Vedova accusata d'aver costretto due suoi mariti a gettarsi dal balcone

Vedova accusata d'aver costretto due suoi mariti a gettarsi dal balcone Vedova accusata d'aver costretto due suoi mariti a gettarsi dal balcone Sono morti entrambi - La donna arrestata - Anche il primo fidanzato si sarebbe tolta la vita - Avrebbe sottoposto i suoi nomini ad esasperanti sevizie morali e materiali (Dal nostro corrispondente) Bolzano, 17 gennaio. Gli agenti della Questura hanno arrestato, su. mandato di cattura spiccato dal Procuratore della Repubblica di Bolzano, la signora Gemina Zor betto di 44 anni, nata e' .res: dente a Monselice in provincia di Padova ma domiciliata si no a due anui or sonò a Boi zano. La donna è accusata di aver provocato ' la morte del due mar'itt da'lei avuti e di aver sottoposto il secondò, Ruggero Berardo' di 53 anni, un -mediatore di automobili originario di Verona, ad atti degradanti fisicamente e. moralmente, portandolo- ad un punto tale di esasperazione da provocarne il suicidio. - Il Berardo, verso le 4,40. del 7 febbraio '58, fu trovato. In una pozza di sangue sotto il balcone della sua abitazione, al terzo piano di via. Druso, da un cameriere di passaggio Dopo un primo esame, fu accertato che la morte risaliva a circa un'ora prima. Si pensò ad un malore, ma senza convinzione, apparendo poco probabile che 11 poveretto si fosse alzato in piena notte per affacciarsi al balcone. La moglie non si era accorta di nulla è disse che il marito aveva datn segni di nervosismo negli ul timi tempi, per cui aveva ri tenuto opportuno andarsene e dormire, in cucina, come già faceva da diverse sere. Quel che .insospettì la polizia fu <1 fatto che già il precedente marito, l'autotrasportatore Bruno Marcato di 47 anni, si era tol to la vita In analoghe circostanze, gettandosi dal balcone della sua abitazione al quarto piano di un edificio di via Mi lano. Il tragico gesto del Marcato avvenne alle ore là del 5 lu glio 1955. Pochi secondi dopi, il fatto, dal portone dello sin bile uscì urlando un giovane di 20 anni, Ildebrando, primo genito del Marcato, il quale aveva avuto dalla donna an che una femmina, lldevina. ora quattordicenne. In base - alla ricostruzione del dramma, si accertò che pochi minuti prima del sulci dio, nella casa in cui si tro vava anche una cognata della Zerbetto, regnava un'atmosfe ra assai tesa, dovuta ad uno dei frequentissimi litigi dei coniugi. Improvvisamente il Marcato, nella foga della discussione, sì era alzato e, sco stato' il' far da -paciere, si era diretto verso il balcone. Pochi attimi dopo, prima che qualcuno po tesse intervenire, scavalcata la ringhiera, si era lasciato cade re nel vuoto da un'altezza di venti metri. Quando avvenne, come si è detto, il suicidio de,l Berardo ir circostanze del tutto analoghe, il fatto destò legittimi sospètti anche nelle autorità inquiren ti. Stando a 'voci non controllate, la donna'tra l'altro, prima ancora di unirsi al primo marito, aveva avuto un fidanzato flglto^heTcTr'^ che pare si fosse tolto anch'egli la vita. Attualmente, a Monselice, la Zerbetto sarebbe stu ta- vista in compagnia di un altro uomo. Sono voci difflc'l mente controllabili. Sta di fat to però che la complessa figura di questa donna — che Topi nione pubblica ha denominato « vedova nera > — ha provoca to da mesi l'interessamento della magistratura, ed ora le indagini si sono concluse con il mandato di cattura. Si è potuto apprendere, maigrado il riserbo, che la donna avrebbe sottoposto i suol uomini a vere e proprie sevizie morali e materiali, oscure minacce e continui maltratta menti. Bisognerà comunque attendere l'esito dell'istruttoria per conoscere altri particolari più -esatti Gemma Zerbetto. In «vedova nera», è già stat-i tradotta a Bolzano e rinchiusa nelle carceri, dove sarà sotto posta probabilmente domani ad un interrogatorio da parte del giudice istruttore dottor Santovito. e. p.

Persone citate: Gemina Zor, Gemma Zerbetto, Santovito

Luoghi citati: Bolzano, Monselice, Padova, Verona