I mille anni di vita del comune di Settimo

I mille anni di vita del comune di Settimo I mille anni di vita del comune di Settimo mècpcacSi preparano festeggiamenti Settimo, 12 gennaio. (a. a.) Settimo Torinese ha in programma di celebrare il primo Centenario dell'unità d'Italia, abbinandolo al primo millenario della sua fondazione. Veramente, parlare di «fondazione» è un dir troppo. Non risulta che Settimo sia stata « fondata >, se con il deliberato proposito di farne qualche cosa di preciso, come una città, un emporio, una residenza principesca, o una fortezza, altrettante qualifiche che non ebbe mai. Però, a un certo momento, il centro venne su, fino a diventare parrocchia e, come tale, immessa nell'elenco delle « Regie Regalie ». La prima notizia ufficiale su di ciò, pervenuta sino a noi, è dell'anno 961, donde il millenario da festeggiare. La festa non riguarda le j « Regali Regalie » ma l'età rag- ! giunta. Le « regalie regali » non costituivano un dono del principe ai sudditi, come potrebbe ! sembrare, ma una tassa anche \pesante. Il feudalesimo, parten-1 do dal presupposto che tutto | quanto era del principe, si de- j gnava di assegnare la proprietà provvisoria di questo o di quello a privati, mediante un certo contributo, che graziosamente si chiamava « regalo » ; le « regalie regali » erano regali dovuti al re (o a chi per lui). Il nome di Settimo deriva dal settimo miglio di distanza da Torino, a partire dalla porta Palatina sulla via delle Gallie, chiamata più tardi via Romea, perché convogliava i pellegrini delle Gallie a Roma. Il settimo miglio, come altrove, aveva molta importanza per il valore magico attribuito a' numero sette. In pratica, come ■ltlllllllllllllllllllllllllllllllllIIMIIIIIIIIIItlllItlll luogo dì sosta delle truppe o dei pellegrini, aveva molta più importanza Remartino al decimo miglio (Remartino non trae le sue origini da un Ro Martino, imprecisabile, ma da un rio Martino, sicuro). Settimo celebrerà il suo millenario con un concorso folcloristico provinciale, dove, forse, saranno messi in luce i suoi principali avvenimenti storici, clamorosi o magari apparentemente umili come l'apertura di una « bealera » (piccolo canale d'acqua) tratta dalla Stura, con una questione giudiziaria non ancora del tutto sopita. Essa diede un grande incremento all'agricoltura, unica risorsa del paese, prima che, come ora, lo invadano e gli diano prosperità, le industrie. Il suo cavolo (attualmente moribondo) ebbe grande rinomanza. Molte le manifestazioni minori. Animatore, diciamo cosi, storico di tutto quanto è il giovane geometra Francesco Bessone. Egli spera di pescare notizie inedite nell'archivio del comune, se sarà aperto in tempo utile, alla sua curiosità o a quella altrui.

Persone citate: Francesco Bessone, Gallie

Luoghi citati: Italia, Roma, Settimo Torinese, Torino