I delitti comuni in aumento nel Veneto

I delitti comuni in aumento nel Veneto I delitti comuni in aumento nel Veneto La relazione sull'anno giudiziario del Procuratore Generale Caprioglio - La delinquenza minorile non è preoccupante Venezia, 12 gennaio. Il nuovo anno giudiziario della Corte d'Appello di Venezia è stato aperto nella sala maggiore di Palazzo Grimani, presenti oltre al patriarca Urbani le maggiori autorità di Venezia, i magistrati della regione, personalità di tutto il Veneto, esponenti del mondo forense e le rappresentanze del distretto giudiziario veneto. Dopo aver commemorato i magistrati e gli avvocati scomparsi, il Procuratore generale della Repubblica dott. Alessandro Caprioglio ha tenuto la sua relazione sull'andamento generale della giustizia nel distretto veneto durante il 1960. Ha ricordato che in materia civile non si sono avute notevoli varianti rispetto al passato: sono però in aumen &^niug? chedÌdaSl6airaZsoSo salite a 387. Sensibile invece l'incremento dei reati penali sia contro la famiglia sia soprattutto contro la morale pubblica, e tale peggioramento — ha sostenuto il magistrato — è in relazione alla legge Merlin. Denunciando il dilagare della prostituzione con il conseguente aumento delle malattie celtiche, ha auspicato la sollecita approvazione del progetto' di legge Sceiba per una maggior difesa del costume, della morale pubblica e per reprimere anche la piaga degli sfruttatori che si è' andata aggravando. Per quanto riguarda le vertenze di lavoro la situazione è stata sufficientemente buona, sia per un certo atteggia¬ mento distensivo dei datori di lavoro che per la presenza di strumenti più idonei in mano ai sindacati. Il dott. Caprioglio ha ancora ricordato che lo scorso anno le denunce sono state 76.671, dodicimila In meno cioè rispetto al 1959, e questo per una diminuzione delle contravvenzioni automobilistiche anche se, invece, gli incidenti della strada sono aumentati del 18 per cento. In aumento ancora i delitti comuni: furti, rapine, estorsioni e violenze carnali, le quali ultime da trentanove sono salite a cinquantacinque, mentre 19.368 sono state le sentenze di non luogo a procedere per la mancata identificazione dei responsabili dei reati: a tale riguardo il dott. Caprioglio ha tratto motivo per auspicare un riordinamento e potenziamento degli organi di polizia anche dal punto di vista dei mezzi tecnici. Ha ricordato ancora che nel Veneto la delinquenza minorile non assume tinte drammatiche, anche se dal 1606 casi del '59 si è saliti a 1993. Dopo aver illustrato il progetto di legge del ministro Gonella per il rinnovamento della giustizia, il dott. Caprioglio ha concluso ricordando il centenario dell'Unità d'Italia ed ha formulato un invito a tutte le forze sane del Paese. Successivamente il dott. Giovanni Migliardi, facente funzione di primo presidente della Corte d'Appello, ha dichiarato aperto, in nome del popolo Italiano, il nuovo anno giudiziario della Corte veneta.

Persone citate: Alessandro Caprioglio, Caprioglio, Giovanni Migliardi, Gonella, Grimani, Merlin

Luoghi citati: Veneto, Venezia