Kruscev interrompe un oratore "Metà del granturco è stato rubato" di Alberto Ronchey

Kruscev interrompe un oratore "Metà del granturco è stato rubato" Drammatiche discussioni al centrale Kruscev interrompe un oratore "Metà del granturco è stato rubato" Il relatore sulla situazione ucraina, Podgmiy, riconosce le accuse: «.Avete ragione, compagno Nikita» - Statistiche e rendiconti addomesticati - Oltre tre milioni di capre morte nel Kasakstan - Si prevedono espulsioni dal partito e procedimenti penali (Dal nostro corrispondente) Mosca, 12 gennaio. Il vecchio Kruscev è implacabile. A uno a uno, i capi di governo e di partito delle 15 Repubbliche sovietiche sono chia_ mati a spiegare dirtanzi al Co' mltato centrale, adunato a porte chiuse al Cremlino, che cosa è accaduto nelle campagne. Come procuratore generale di questo processo, Kruscev pone domande, denuncia eufemismi e contraddizioni: «Dite la verità, siate uomini oppure andatevene >. Ieri abbiamo appreso che Polìanski, il primo ministro della Repubblica russa, aveva denunciato ì rendiconti falsi di alcuni dirigenti regionali. Organizzazioni che avevano comprato burro e carne al mercato libero per mascherare il mancato adempimento dei piani, bilanci truccati, intrighi. Oggi abbiamo saputo che fatti analoghi sono avvenuti anche in Ucraina, in Bielorussia 6 nelle Repubbliche dell'Asia Centrale. E' opinione comunemente accettata, ormai, che questa discussione sia la più tesa e drammatica degli ultimi anni. Si discute del pane. Volano gli sputnik e le navi cosmiche, ma l'Urss è ancora alle prese col problema del pane. L'industria pesante ha superato i piani, ma l'agricoltura e al di sotto e la gente non può sentire i successi nella borsa della spesa. Kruscev" tuona che non è lecito mentire, addomesticare bilanci statistiche. Si preannunciano espulsioni dal partito e procedimenti penali. I resoconti stenografici dei giornali, anche se in qualche misura denicotinizzati, non ci svelano soltanto un cumulo di problemi economici e tecnici, ma pure il problema del materiale umano (i quadri dirigenti, il costume). II capopartito dell'Ucraina, Podgorny, ha riconosciuto che la sua Repubblica è venuta meno ai piani di consegna dei cereali e del latte agli ammassi statali. ■ Nella fertile terra nera ucraina era previsto un raccolto cerealicolo di 18 quintali per ettaro, mentre è stata raggiunta una media di appena 15,7 quintali per ettaro. Kruscev ha interrotto più volte anche il relatore ucraino, il quale rispondeva invariabilmente: «Lo capisco, Nikita Serghieievic >, < capisco anche questo, Nikita Serghieievic >. Mentre Podgorny parlava della siccità, delle tempeste nere, e del raccolto di granturco, Kruscev lo ha interrotto: « Sono sicuro che le vostre cifre costituiscono solo la metà del vero raccolto; l'altra metà è stata dissipata o rubata già sulle radici >. Podgorny — E' giusto, Nikita Serghieievic. Kruscev — Allora che c'entra il maltempo? Il raccolto è stato dissipato, rubato, e voi dite che il maltempo non ha consentito un buon lavoro. Si può ragionare cosi? Podgorny si è scusato dicendo che secondo i dirìgenti locali anche il maltempo ha ridotto il raccolto, poiché ha reso necessaria una seconda semina e le sementi, l concimi e i mezzi tecnici a disposizione non erano sufficienti. Kruscev — Questa spiegazione non è giusta. Ne pario con sicurezza perché conosco il problema. Il granturco non può dare in Ucraina soltanto 16-17 quintali per ettaro. Se è seminato col sistema dei nidi quadrati 70 per 70 centimetri, ci sono 20 mila nidi in un ettaro e in ogni nido due fusti e su ogni fusto due pannocchie. Dunque, dovremmo avere 35-40 quintali di granturco per ettaro. Non si può averne di meno. Se dicono che si è ottenuto un raccolto minore, significa che rubano. Oppure c'ingannano: hanno seminato 20 ettari e sul rapporto scrivono 25, ma i conti non tornano e allora si giustificano con Domineddio, perché sanno che non possiamo andare a domandare niente a, Domineddio. Più oltre, Kruscev ha ripreso la parola per avvertire: « Chi ci ha ingannato paghe rà. Mi decido a fare questa dichiarazione perché non è importante solo per l'Ucraina. Altri potrebbero pensare che se in Ucraina sono passati certi trucchi, passeranno an che altrove ». Podgorny — Avete perfettamente ragione. Si è appreso poi che non so lo in Russia, ma pure in Ucraina e nel Kasakstan sono stati falsati alcuni rendiconti sul compimento dei plani. Il capopartito del Kasakstan, Kunialev, ha riferito che nella sua regione era stato preventivato un raccolto cerealicolo di 10,5 quintali per ettaro, ma sono stati ottenuti invece 8,4 quintali per ettaro. Sono stati consegnati agli ammassi statali 642 milioni di pud contro i 794 previsti dal plano. Il raccolto del '60 è stato inferiore a quel 10 del '58 e a quello del '66. Sono state consegnate agli ammassi 175 mila tonnellate di cotone su 205 mila previste dal piano. Kruscev ha interrotto spes so anche Kunialev e questi ha risposto sempre: c Capisca >, oppure: < Ne Bono convinto > H costo di produzione d'ogni quintale di cereali è stato di 45 rubli e 83 copechi, mentre 11 piano prevedeva un costo medio di 39 rubli a 59 copechi al quintale. Una moria ha colpito nel Kasakstan 3 milioni e 306 mila pecore e capre. Sokolov, il segretario del putito per la regione delle Terre Vergini, ha detto che solo 336 su 923 kolkos, e sovkos hanno adempiuto i plani. Anch'egli ha risposto alle obiezioni di Kruscev: <E' giusto, Nikita Serghieievic ». Mazurov, il segretario del partito bielorusso, ha dichiarato: < Kruscev ha promesso un'alimentazione migliore, ma il paese non apprezzerà i nostri sforzi se i prodotti saranno insufficienti nei mercati e nei negozi ». La Bielorussia non ha adempiuto il piano per il raccolto cerealicolo nella misura di 47 milioni di pud e Mazurov ha lamentato che la sua Repubblica non riesce ad importare le sementi da altre regioni. Kruscev lo ha interrotto — E perché non le importate? Mazurov — Siamo pronti a farlo, ma non^ci è stato detto con quali organizzazioni dobbiamo metterei in contatto. Kruscev — E trovatele da soli! E' possibile che siate così timidi? Mazurov ha riconosciuto che anche nella sua regione « alcuni dirigenti si pongono sulla via criminale del bluff e dell'inganno»: le statistiche e rendiconti addomesticati, c Comprendiamo perfettamente — ha concluso — l'indignazione di Nikita Serghieievic». Alberto Ronchey