Va a chiedere il certificato di nascita e le rispondono che è morta da 22 anni

Va a chiedere il certificato di nascita e le rispondono che è morta da 22 anni L'assurda vicenda d'una cuoca che vuol emigrare Va a chiedere il certificato di nascita e le rispondono che è morta da 22 anni Nel 1932 si era separata dal marito e da Cuneo era venuta a Torino - Più tardi, nel '54, il Tribunale di quella ciiià dichiarò la sua morte presunta - La cuoca si rivolge ora alla Procura per « essere riammessa tra i vivi » Antonietta Cavigliasso di 52 anni, abitante in via San Massimo n. 14, è una cuoca guardarobiera. Nella sua vita ha lavorato molto, un po' presso privati, un po' presso enti. Ha attraversato momenti di benessere, altri di difficoltà. Adesso è senza lavoro. Alcuni giorni fa le era capitata una ottima occasione: di trasferirsi come cuoca in un albergo svizzero; naturalmente doveva avere il passaporto in regola ed ha iniziato le pratiche per ottenerlo. Ila scritto al Municipio di Pancelieri, dove è nata, per chiedere la copia dell'atto di nascita. La risposta è stata sorprendente: l'atto di nascita è arrivato con a fianco, oltre alla annotazione del matrimonio, anche quella della sua morte. Per lo Stato Civile di Pancalieri è nata sì, ma è anche morta. L'annotazione è stata registrata il 7 luglio 1954 e fa riferimento ad una sentenza di morte presunta, emessa dal Tribunale di Cuneo. Il decesso sarebbe avvenuto nel luglio del 1939. Questa assurdità non è per la Cavigliasso una novità assoluta. Già nel dicembre '54, qualche mese dopo la trascrizione di questa sentenza sui registri di Stato Civile, lei ne era venuta a conoscenza e aveva diffuso la notizia, suscitando intorno al suo nome molto clamore. Ne avevano parlato i quotidiani e i settimanali che avevano riportato sue dichiarazioni e fotografie. La Cavigliasso si era convinta che tutto quel chiasso fosse servito a riparare all'errore e che sui documenti le fossero ridati quei 15 anni di vita che le erano stati sottratti. In vece ancora oggi — dopo 22 anni — lei risulta morta. La Cavi gs12mtvasdagqlllIIIIIMHIIIII11l!11S1IIIII Illlllllllllllllilt gliasso stessa ci ha raccontato la sua storia. Si sposò a Saluzzo il 27 gennaio 1D30 con Episcopo Stan che aveva 28 anni, si trasferirono a Cuneo, ma la vita in comune durò soltanto due anni. Un giorno la Cavigliasso scopri che suo marito alla periferia della città, alle Basse di Sant'Anna, aveva un'altra donna; da essa stava addirittura attendendo un bambino. La Cavigliasso rinunciò per sempre, da quel momento, a vivere con il ma- rito e se ne andò. Venne a Torino dove lavorò prima come infermiera e poi come cuoca e guardarobiera. Di tanto in tanto le giungevano notizie del marito; aveva avuto altri figli e viveva con quella dònna come se fosse sua Per breve tempo suo marito lei mandò gli alimenti poi cessò e lei allora gli spedi una raccomandata (era il luglio '47) senza però aver» ne risposta. Altre, due raccomandate gliele fece avere tramite avvocato nell'agosto '53 e in questa data il marito si fece vivo rispondendo al legale. Nel suo racconto la Cavigliasso sottolinea il fatto che il marito sapeva che lei era viva. E si domanda « Come è stato possibile giungere alla sentenza di morte presunta?» «La conseguenza più grave di tutta questa complessa vicenda —. dice la Cavigliasso — è che adesso io non posso avere un certificato di nascita e quindi nemmeno il passaporto: devo lasciarmi sfumare un buon posto in Svizzera. E qui, attualmente, non ho lavoro ». stamane si rivolgerà alla Procura della Repubblica per chiedere che la sua posizione venga sistemata: vuole essere riammessa ufficialmente nel mondo dei vivi. La cuoca Antonia Cavigliasso

Persone citate: Antonia Cavigliasso, Antonietta Cavigliasso, Cavigliasso, Episcopo

Luoghi citati: Cuneo, Pancalieri, Saluzzo, Svizzera, Torino