Catturato il folle che ha ucciso a fucilate una bimba, una donna e ha ferito due nomini

Catturato il folle che ha ucciso a fucilate una bimba, una donna e ha ferito due nomini Conclusa dopo venti ore d'incubo la sanguinosa vicenda di Olina di Pavuìlo Catturato il folle che ha ucciso a fucilate una bimba, una donna e ha ferito due nomini // pazzo s'è arreso a due carabinieri che lo hanno scoperto mentre tentava di rientrare in casa Ricostruita la tragica sparatoria nelle vie del paese - Una piccola undicenne è stata fulminata sulla piazzetta dove giocava - L'agore della strage è un ex-alpino tornato minato dalla guerra (Dal nostro corrispondente) Modena, 9 gennaio. Il pazzo omicida di Olina di Pavullo, che ieri in una folle corsa per le strade del piccolo borgo aveva ucciso a fucilate una bimba undicenne, una donna madre di due figli e ferito gravemente due uomini, è stato catturato stamane poco prima delle dieci da due carabinieri mentre stava tornando alla sua casa. L'uomo non ha opposto alcuna resistema. Era Mremato per il freddo e la fatica, gli abiti zuppi d'acqua gli si erano nhiacciati addosso. Tremava ner la febbre. La gran barba era che gli incornicia il volto era intessuta di ghiaccioli. Si cosi conclusa, dopo venti ore di incubo per gli abitanti della zona che auernnp trascorso la notte serrati nelle rispettive case in preda al terrore, la sanguinosa vicenda. Da questa sera il pazzo è rinchiuso nelle carceri giudiziarie di Modena. Interrogato dai carabinieri, ha balbettato poche frasi sconnesse, poi s'è chiuso in un mutismo completo. L'indagine condotta dal procuratore della Repubblica ha frattanto ricostruito passo per passo la sanguinosa corsa dell'omicida. Palmo Migliori, il protagonista dello strage, è un ex-alpino che tornò dalla guerra, combattuta sui fronti greco e russo, profondamente minato nel morale e nel fisico (suo i e o e a è o o l i o a a o i e a a e a a e . a a r l n o o fratello Erio, che fu soldato nel suo stesso reggimento e condivise le sue stesse ficissitudini, venne ricoverato qualche anno fa in manicomio). Viveva dei proventi di un campicello e di caccia di frodo. Ieri quando uscì dalla sua casupola dove abitava solo tenendo la doppietta imbracciata, i suoi compaesani ritennero appunto che partisse per una battuta venatoria. L'uomo invece si diresse verso il paese di Olina. Si fermò alla casa di un suo cugino, Palmo Molinazzi, di ' £3 anni. Lo chiamò dalla strada e il giovane si affacciò alla finestra. « Vtent giù un momento >, disse il Migliori. Il Molinazzi uscì all'aperto. Vi fu tra i due un concitato scambio di frasi, poi i famigliari del Molinazzi, che erano nella cucina a pianterreno, intesero uno sparo. Corsero fuori. Il giovane era a terra sanguinante. Il pazzo stava correndo via ed era ormai lontano una cinquantina di metri. La seconda vittima fu una bimba di 11 anni, Loretta Arrighi. Giocava dinanzi alla porta di un'osteria nella, minuscola piazzetta del piccolo borgo. C'era una trentina di persone in piazza, data la giornata festiva e la temperatura mite per il bel sole. Il folle sbucò da un vicolo brandendo il fucile. Mosse qualche passo qua e là, poi fulmineamente iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin sparò alla bimba da pochi passi. La piccina spirò dopo una brevissima agonia. Correndo fra la gente inebetita dalla sorpresa, il Migliori fuggì via. La sua. successiva tappa fu una casa colonica distante circa duecento metri. Nel cortile un cane gli abbaiò contro e una massaia, Ermentina Donini, di ~>i anni, si affacciò sulla soglia. Il pazzo sparò anche a lei da circa tre metri e la donna, raggiunta in pieno, fu fulminata dalla scarica. Accorsero due coniugi che risiedono pure nella cascina, Demetrio e Marcella Leoni. La donna urlò in viso allo sparatore: « Che hai fatto t perché hai sparato t »; l'uomo si strinse nelle spalle e corse via. Dal paese due uomini lo avevano frattanto inseguito: Pietro Cortelloni e Aldo Gaetti. Il Cortelloni aveva un fucile. Lo raggiunsero e il Cortelloni gli infimo di gettare la doppietta e di arrendersi. « Buttala prima tu », rispose il Migliori. Il Cortelloni si consultò rapidamente con l'amico, poi lasciò cadere il fucile. Il pazzo sparò subito due colpi in successione rapidissima. I due uomini si buttarono a terra, ma il Cortelloni fu raggiunto da alcuni pallini ad un braccio e al viso. Da quel momento il folle si diede alla macchia, riuscendo a sottrarsi alle ricerche, protrattesi tutta la nottata, di oltre duecento carabinieri e poliziotti. Stamane alle otto circa bussò alla, casa di un agricoltore a Montecenere (un paesino a tre chilometri da Olina), Duilio Servi. Chiese pane e formaggio e un bicchiere di vino. Mangiò e bevve avidamente, sempre tenendo il Servi sotto la minaccia del fucile, poi-corse di nuovo via in direzione dì Olina. Il Servi diede l'allarme ai carabinieri, che nel volgere di mezz'ora circondarono completamente la zona, precludendo cosi al folle ogni via di scampo. Ma il Migliori non voleva più. fuggire. I due carabinieri che tutta la notte avevano piantonato la sua casa se lo videro improvvisamente dinanzi con la doppietta imbracciata, a trenta metri. « Butta il fucile e arrenditi >, intimò uno dei militi, Giovanni Caruso. « Butta il mitra, che io butterò il fucile », rispose il pazzo. L'altro carabiniere s'era frattanto appostato dietro la soglia della casa. Il Caruso lasciò cadere il mitra sulla neve, essendosi accorto che il folle era ormai allo stremo delle forze. Infatti il Migliori depose a terra il fucile, poi cacciò le mani nelle tasche della giacca da cacciatore e ne trasse due manciate di cartucce, che sparpagliò sulla neve. Poi si fece avanti a braccia alzate e si lasciò catturare senza opporre alcuna resistenza. L'autorità giudiziaria ha oggi ricostruito minuto per minuto la pazzesca sparatoria ed è giunta alla conclusione che l'uomo agì in preda ad un'improvvisa follia. Ai magistrati e prima ai carabinieri che lo hanno interrogato il Migliori ha infatti balbettato soltanto frasi sconnesse. In certi momenti mostrava di essersi già scordato di quanto aveva fatto. Le condizioni dei feriti sono migliorate. Il Cortelloni è fuori pericolo. Ancora riservata invece la prognosi per il Molinazzi, che è stato raggiunto da alcuni pallini al fegato. Il giovane ha superato però nella notte una grave crisi e stamane la febbre era diminuita. I medici però ancora non si pronunciano sul suo stato. v. m. L'uccisore pazzo Palmo Migliori, 6! 44 anni, viene scortato-in carcere (Telefoto)

Luoghi citati: Modena, Montecenere