Rintraccia a Berlino-Est e fa liberare il padre dopo quattordici anni di ricerche

Rintraccia a Berlino-Est e fa liberare il padre dopo quattordici anni di ricerche Rintraccia a Berlino-Est e fa liberare il padre dopo quattordici anni di ricerche Un professore universitario tedesco fu arrestato dai russi nel '46 - Rilasciato nel '59 e catturato di nuovo per un'incauta frase - La figlia, che vive a Londra, è stata aiutata da un deputato laburista (Dal nostro corrispondente) Londra, 7 .gennaio. Dopo quattordici anni di speranze e di tentativi, una signora è finalmente riuscita a ottenere la liberazione di suo padre, imprigionato prima dai russi, quindi dalle autorità della Germania Orientale. L'anziano genitore è il prof. Karl Plalh, un tedesco, ex-docente di filologia all'università di Berlino: il lungo calvario ha purtroppo lascialo nel fisico e nello spirito di quest'uomo segni indelebili, fra cui una tubercolosi contratta, nelle carceri sovietiche: egli è ora ad Amburgo, ospite j congiunti; dovrà essere ri\coverato all'ospedale. La malinconica storia del prof. Plath è stata narrata oggi da sua figlia, la signora Charlotte Cubiti, colei che, più di ogni altro, ne ha reso possibile il ritorno al mondo ocj cidentale: nella tenace e dispeella è stata as¬ irato impresa sistita da Ron Ledger, il deputato laburista che rappresenta la sua circoscrizione; la signora Cubiti vive a Rom- ford, nell'Esse.r, una contea a |nord-est di Londra Il prof. Plath, il quale ha ora 65 anni, scomparve nel 19^6, senza lasciare tracce, durante una visita al settore orientale della ex-capitale tedesca: l'anno seguente, sua figlia Charlotte sposò il militare inglese Lawrence Cubiti, col quale si stabili a Romford dopo il suo congedo. Tutte le ricerche compiute dai vari membri della famiglia Plath sulla sparizione del professore non diedero alcun risultato ed esito negativo ebbero pure le investigazioni eseguite dalla polizia della Germania Occidentale. Finalmente, quattro anni fa, un raggio di luce: la signora Plath, la madre di Charlotte, era ricoverata in un ospedale di Berlino quando, per caso, udì un paziente parlare di suo marito; l'interrogò e scoprì che aveva incontrato il professore oltre cortina. Le sue informazioni diedero alla polizia la possibilità di far breccia nell'arcano e, all'inizio del '60, la fosca avventura era stata ricostruita in quasi tutti i suoi particolari. Che cos'era avvenuto* Il prof. Plath aveva scritto, durati te la guerra, una grammatica inglese, ma non voleva darla alle stampe senza aver prima ricevuto il giudizio di un suo collega: nel '46, egli mise lo scritto in una borsa e si recò a trovare l'altro filologo, il quale viveva nel settore orientale. « Af io padre non arrivò mai a destinazione — ha narrato oggi Charlotte Cubitt — fu fermato da militari russi i quali, insospettiti dal dattiloscritto, lo arrestarono: per ben due anni fu tenuto in varie carceri e sottoposto a duri interrogatori; nel '49 venne processato e condannato a dieci anni di penitenziario perché < trovato in possesso di letteratura sovversiva >. Nel '59, scontala la pena, il professore fu rimesso in libertà ma, appetta sceso dal treno effe dalla Russia lo aveva ri¬ , ì'' 0 Berlino-Est, fu nuo- vantante arrestato: questa volta, dalla polizia della Germania Orientale. 1 t suacolpaT Un'incauta frase: durante la prigionia in Russia, aveva esclamato che, se fosse riuscito a tornare in Occidente, avrebbe narrato le sue tribolazioni. Per i comunisti, era ormai un uomo < pericoloso >: fu rinchiuso in carcere vicino a Berlino e ivi sarebbe ancora se sua figlia non avesse mosso mare e monti per ottenerne la liberazione. Il governo britannico, purtroppo, non poteva far nulla, non riconoscendo quello della Germania Orientale: la donna si rivolse allora al suo deputato, il quale cominciò a tempestare di lettere le autorità di Berlino-Est ; nell'ultima, spedita verso Natale, diceva: c Come vi ho fatto notare altre volte, l'amicizia fra i popoli è più salda se è retta sulla clemenza che sulla durezza >. Queste parole venivano ascoltate e pochi giorni fa il prof. Plath rimetteva finalmente piede, dopo quattordici anni, al di qua del sipario di ferr°- m • m. ci.