Costernata sorpresa nella capitale francese

Costernata sorpresa nella capitale francese La sommossa araba può compromettere il "piano De Gaulle Costernata sorpresa nella capitale francese I gravi torbidi di Algeri dimostrano che non solo i coloni, ma anche i musulmani si oppongono ai progetti governativi per il Nord Africa - Continuano le operazioni di polizia contro elementi di destra Dal nostro corrispondente Parigi, lunedì mattina. Uscendo alla fine del pomeriggio dai cinematografi che erano stati particolarmente affollati a causa del freddo, i parigini erano assaliti ieri sera dalle urla degli strilloni: « Morti e feriti ad Algeri; sommossa araba ad Orano e nelle altre città». Coloro che, preoccupati dalle notizie, erano corsi al telefono per poter parlare con familiari residenti in Algeria, si sentivano rispondere che le comunicazioni erano interrotte, mentre la compagnia Air France annunciava la soppressione dei voli per la capitale algerina. E' probabile che, come avvenne già due giorni or sonò, gli aerei disponibili siano Utilizzati per l'invio di rinforzi. Un fatto è apparsos ieri con evidenza (e l'opinione pubblica lo registra osservando che la propaganda ufficiale aveva avuto il torto di non volerne tener conto): il grido mille volte ripetuto di « Ferhat Abbas al potere» e di «Algeria ma sulmana », lanciato dagli arabi di Algeri nella loro disperata offensiva. Esso dimostra come siano vane le illusioni di coloro che vorrebbero far la pace senza trattare col Fronte di Liberazione Nazionale anzi, esigendo addirittura dal F.L.N. una resa senza condizioni.' E' ormai chiaro non soltanto che la politica detta di «integrazione » per la « franceslssazione » degli arabi è un'utopia, ma che gli arabi vogliono il Fronte di Liberazione Nazionale . Nel complesso 1 sanguinosi avvenimenti algerini sono stati a Parigi accolti con un senso di costernato stupore. Si sapeva che De Gaulle avrebbe ricevuto la più dura e la più oltranzistica opposizione da parte degli « ultras > ; si sapeva che la polizia e forse anche l'esercito avrebbero penato non poco a domarla. Ma il fatto nuovo, quello di masse di musulmani inneggianti all'Algeria algerina e ai ribelli, ha colto di sorpresa anche i più pessimisti. ' Sul plano politico questo in tervento dei musulmani, se conferma la cecità dell'atteg gianrento dei colonialisti e degli « ultras », rischia di superare la stessa posizione di De Gaulle e renderla inutile e forse anche dannosa. Parlando ieri mattina a Viilemomble, durante una cerimonia, Debré aveva dichiarato a proposito del conflitto algeri no: «La Francia ha il rude dovere di cercare di por fine ad una insurrezione iniziata più di sei anni fa. « La fiducia concessa al ge nerale De Gaulle deriva dal sentimento, condiviso nel mondo intero, che solo il suo prestigio e la sua autorità, tanto fra le folle musulmane che fra quelle europee, possono permettere alla Francia di superare il punto difficile che ha davanti e che consiste nell'imporre la pace e nel garan tire la creazione della nuova Algeria, avente una sua per sonaiità insieme a stretti legami con la Francia >. Queste frasi, dopo gli avvenimenti di ieri ad Algeri, ac quistano .quasi un significato amaramente ironico Le autorità governative sono preoccupatissime, e gli arresti di personalità di estrema destra si susseguono. Più di duecento operazioni di polizia sono state effettuate fra sabato e domenica, specialmente a Parigi, a Tolosa, a Balona, a Marsiglia, a Montpellier, a Béziers, Bordeaux, Nimes, Clermont, Ferrand, Lione, Grenoble e Le Havre, Rodez e nella Van dea; le perquisizioni hanno portato all' incarcerazione di decine di individui, soprattutto ex-ufficiali e poujadisiti. Quali ripercussioni avranno in Francia gli avvenimenti di Algeria è troppo presto per dirlo; ma di certo ne avranno Il «fronte nazionale per l'Algeria francese » ha già diramato un comunicato per affermare che gli avvenimenti « dimostrano che una sola politica conduce alla pace e al rispetto della Costituzione, delle leggi sacre della patria e nell'armo nla delle comunità: quella dell' Algeria francese, mediante l'integrazione ». I colonialisti, quindi, si osti nano. Contemporaneamente gli «excombattenti Rhln et Danube> (organizzazione di destra) dichiarano di «essere pronti a lottare affinché l'Algeria rimanga nella repubblica francese ». Queste iniziative avranno l'appoggio dell'esercito? E' questa la domanda che ognuno si fa oggi, osservando che la campagna per il refe rendum dell'8 gennaio (con il , = - quale i francesi e gli arabi do- vranno dire se accettano la politica del generale De Gaulle) corre il rischio di essere agitatissima. Molti si domandano persino se il referendum, nelle attuali circostanze, potrà avere luogo in Algeria • L. Mannucci In testa a un lungo corteo di musulmani una donna portata a spalle sventola una bandiera dei nazionalisti algerini (Telefoto a «Stampa Sera»)

Persone citate: Clermont, De Gaulle, Ferhat Abbas, L. Mannucci, Lione