Via Roma: una fiumana di folla

Via Roma: una fiumana di folla Via Roma: una fiumana di folla Forse centomila persone si sono assiepate ieri lungo la "passeggiata delle meraviglie,, - Alcuni negozi sono stati costretti a chiudere i battenti Secondo le ultime statistiche Torino è ormai prossima al milione di abitanti. Sarà stata un'illusione, ma ieri abbiamo pensato che una metà della città si fosse rovesciata in via Roma. In realtà, per la nota legge della impenetrabilità dei corpi, coloro che sono accorsi al richiamo di questa vera « passeggiata delle meraviglie » non devono essere più di centomila o giù di lì: ma lo spettacolo è stato impressionante lo stesso. Da Porta Nuova a piazza San Carlo, da piazza San Carlo a piazza Castello, per ore ed ore una fiumana ininterrotta di gente, su- tutti e due i lati dei portici, si p spiaccicata davanti alle vetrine, è traboccata sui marciapiedi, ha fatto siepe all'ingresso degli sfavillanti negozi, si è urtata, pigiata, compressa alla ricerca di un regalo da far buona figura e magari meno caro che nel negozio visto il giorno prima. Oppure, più semplicemente, per il piacere di far festa in mezzo a tutti gli altri, in una gigantesca anteprima di quelle che saranno le giornate natalizie di questo già favoloso 1960. Purtroppo mancava ancora a via Roma una delle sue attrattive maggiori: la luminarla (sutoinddtemreptueuscebhavd (si sa che le piogge di quest'i ultime giornate hanno impedito di terminarla in tempo, la inaugurazione si avrà mercoledì sera), ma la gente non vi badava troppo. Fra urtoni e spinte la marea avanzava lentamente, ben decisa a percorrere tutta via Roma senza aver perso una vetrina, e c'era in tutti un senso di serenità, una euforia che faceva sopportare senza male parole la calca in certi punti davvero insostenibile. Anche gli automobilisti non hanno levato alte proteste, pur avendone, in certi casi, ampio diritto: raramente el è visto tlsmepB agli incroci un caos simile a quello di ieri. Chi doveva attraversare via Roma, inutil■nente attendeva che il sema loro, lanciando verso di lui la sua luce verde speranza, gli aprisse la strada: la via restava ostruita dalla doppia fila di macchine, che andavano anche esse in formazione massiccia da Porta Nuova a piazza Ca stello e viceversa e che i semafori non riuscivano a smi stare in tempo. Per cui molti preferivano rinunziare all'im presa, aggirare l'ostacolo e, invece di passare per esempio da via Principe Amedeo in via Bertola, andare a «fare n giro» per i Giardini Reali. Ma non c'erano 1 vigili urbani? Certo i vigili c'erano, ma hanno trascorso ore durissime, lottando bravamente contro il caos che stava per sommergerli, gridando, agitandosi, soffiando a per diflato nel loro fischietto: ma la circolazione stradale ieri era così straordinaria che anche i noiicemen londinesi (dicono che siano i migliori del mondo) avrebbero esitato ad affrontarla. La punta massima si è avuta fra le diciotto e le diciannove. A quell'ora nei negozi di giocattoli e di tessuti non si poteva assolutamente entrare, i grandi magazzini dove si vende di tutto erano costretti, di quando in quando, a sbarrare le porte: e chi restava fuori aveva l'impressione di essere tagliato fuori da un mondo meraviglioso, come se gli fossero sfuggite di mano le ultimo vere « occasioni ». Un'illusione, beninteso: i negozianti hanno previsto esattamente la portata di questo «boom» degli acquisti e le loro scorte sono ben lontane dall'esaurirsi, anche se certi oggetti si vanno facendo rari (per esempio: certe statuette di gran marca, certi tipi di liquori esotici, alcuni giocattoli scientifici giapponesi) Alle otto i negozi si sono chiusi, le commesse esauste, disfatte, hanno potuto finalmente Re dorsi, respirare, accorgersi che anche per loro, in fin dei conti, ora giorno di festa. Né l'atmosfera delle altre vie centrali è stata molto diversa Via Garibaldi ad esemplo, ha segnato un record di affluenza a cominciare dalle quattro del pomeriggio, quando i suoi innumerevoli negozi (ed era ancora giorno) hanno acceso tutti assieme le luci con effetto fantasmagorico e da un capo all'altro della via si è sentito quel prolungato « Oh... » di compiaciuta meraviglia, che una volta si udiva nei teatri quando si accendevano i lampadari. Folla, folla, folla anche in via Viotti ed in via Venti Settembre, in via Pietro Mieca ed in via Po dove sono apparsi diversi Babbi Natale al servizio dei fotografi ambulanti. Una trovata per allettare I bimbi a farsi ritrarre in braccio ad un personaggio cosi illustre. Kd anche i Babbi Natale (In realtà giovani imberbi), hanno riscosso un loro personale successo. Forse gli unici che ieri non hanno avuto fortuna sono i borsaioli: i torinesi, evidentemente, hanno imparato a tener ben stretto Il borsellino, poiché nessun furto, in tanta favorevole calca è stato denunciato. dltsdTA mpossibile circolare ieri pomeriggio eotto i portici di via Roma, mentre colonne dì auto ingorgavano la strada

Persone citate: Babbi Natale

Luoghi citati: Torino