La Callas assiste con Onassis a un gala di danza a Montecarlo

La Callas assiste con Onassis a un gala di danza a Montecarlo Interrompendo per ore le prove del "Pollato,, La Callas assiste con Onassis a un gala di danza a Montecarlo Montecarlo, lunedì mattina. Maria Callas ha lasciato per ventiquattro ore Milano — dove come è noto sta provando il « Poliuto » che inaugurerà la stagione scaligera — ed è venuta ad assistere sabato sera al nuvossimo balletto creato da Serge Lifar e allestito in ^omaggio ai Principi di Monaco per la festa nazionale del Principato. DI questa geniale trascrizione da « La Dama di picche » di Ciaicowski sul piano della danza, si era parlato da tempo: era un sogno di Lifar, un'impresa grandiosa (sette quadri, quarantotto ballerini, due ore di spettacolo) quale nella storia del balletto non ha riscontro se non forse ne « La bella addormentata nel bofico > dello stesso Ciaikowski presentata di recente a Parigi dalla troupe del marchese da Cuevas, e nel < Romeo e Giulietta» di Prokoflev. Nella cDama di picchè» però si tratta di trasformare un'opera in una vera tragedia danzata esprimendo i sentimenti e le passioni proprie dell'anima russa, seguendo a passo a passo la musica di Ciaikowski. Serge Lifar non ei è concesso alcuna alterazione salvo in un punto: nella ecena del ballo ha sostituito la « Pastorale », un po' pesante, con un valzer dello «Eugenio Onleghin» Il soggetto, tratto da una novella di Puskln, è la storia di Hermann, un ufficiale povero della corte di Alessandro I (impersonato dal ballerino Yuli Algaroff) innamorato di Lisa (la ballerina Claire Sombert) nipote di una vecchia contessa che in giovinezza era stata a Parigi l'amante del conte di Saint Germain, discepolo di Cagliostro. Questi le aveva insegnato un segreto con le carte, con cui la contessa si era rifatta una fortuna già perduta al gioco. L'ufficiale vuole carpire il segreto della dama, la minaccia con l'arma in pugno ed essa muore di spavento. Le carte, sottoforma di tre bellissime ballerine — Yvonne Meyer, Hélène Sadovska, Caterine Verneuil — lo assillano con ronde infernali, n fantasma della contessa finalmente gli appare e gli svela il segreto: dovrà puntare sul tre di cuori, il sètte di fiori, l'asso di quadri; ma dovrà pure sposare Lisa che ha compromesso. Ad un appuntamento con .la fanciulla, il giovane appare distratto, sempre ossessionato delle carte e Lisa disperata si getta nella Neva. Al circolo militare, l'ufficiale finalmente gioca puntando sul tre e vince, sul sette e vince e infine sull'asso ma esce la dama di picche, vendetta postuma della contessa. Il giovane impazzisce e crolla inanimato. «La dama di picche» è fra le opere del cartellone della Scala per quest'inverno e proprio alla Scala Lifar -aveva proposto di realizzare la sua creazione, ma ne ha avuto un rifiuto, come pure dall'Opera di Vienna e da quella di Parigi. Montecarlo, culla dei balletti russi di Diaghilev, gli ha detto di sì e dopo 11 successo ottenuto sabato sera è da prevedere che egli porterà la sua troupe per l'Europa, al giudizio di un pubblico assai più vasto e severo che non quello, elegante ma ristretto — i Prìncipi, la loro Corte e i loro cinquecento invitati — che affollava la Salle Garnìer Nel palco dei sovrani, Grace, stupenda e regale in un « gran sera» di jersey bianco, con a tracolla il nas-tro bianco e rosso dell'Ordine di Saint Charles, aveva al fianco Ranieri in alta uniforme e decorazioni e il principe Pierre, ed era attorniata dalle dame e dignitari di Corte. Nel palco di sinistra, con la Maharani di Baroda in « sari» rosso e oro, sedeva Maria Callas, più esile che mai In una semplice toilette lunga a fuso: jronna nera e corpetto di rase bianco ricamato in oro. Dopo l'inno monegasco, si sono spente le luci e tanto la Principessa di Monaco che la Callas hanno infilato gli occhiali per non perdere le sfumature del raffinato spettacolo, che hanro poi entrambe applaudito ccn calore. Non si sa se la cantante sia andata a salutare la Principessa drrante gl'intervalli perobé ai tre palchi, che hanno ingi,ssi separati, era rigorosamente vii tato accedere, tanto più che 11 «gala » era strettamente privato. Alla fine, i Principi sono tornati a Palazzo mentre molti invitati sono scesi al Cabaret. Onassis ha accompagnato la Maharani di Baroda (che da due anni è suddita monegasca) e Maria Callas al séparé loro riservato e lì il trio 'ha cenato a base di caviale, aragosta e «Dora Périgor». In realtà, ha fatto onore al menu soltanto la Maharani; l'armatore si è limitato a bere tre succhi di pomodoro e a fumare una decinadi sigarette, confabulando fitto fitto con la sempre bella principessa orientale. Maria Callas, seduta di fianco, ha appena toccato il cibo, bevuto pochissimo, gustato due cucchiaini di un gelato che, in omaggio alla festività monegasca, era bianco e rosso. Ha parlato un po' con Lifar venuto a salutarla al suo tavolo e ha inforcato gli occhiali sul begli occhi miopi per rendersi conto dei convitati. Alla lunga tavola sedevano gli ospiti di Louis Chiron, il corridore automobilista grande amico di Ranieri che sta scrivendo le sue memorie sportive (« snero riescano divertenti » ha detto) Accanto alla signora Chiron c'era un biondo giovanotto occhialuto, Martin A Dale, Il nuovo consigliere privato del Princine. l'americano che è uscito ner due anni dalla carriera diplomatica per occuparsi dello svilunpo economico dsl Principato Maria Rossi Serge Lifar ha presentato ai principi di Monaco e a cinquecento invitati il suo nuova balletta Maria Callas e l'armatore greco Aristotile Onassis dopo la prima del grande spettacolo di gala dei balletti «La dama di picche» a Montecarlo (Telefoto a «Stampa Sera»)