Il Torino in vantaggio al primo minuto raggiunto nel finale dal Vicenza (1-1) di Giulio Accatino

Il Torino in vantaggio al primo minuto raggiunto nel finale dal Vicenza (1-1) Fulminea partenza dei granata che segnano con Torneassi Il Torino in vantaggio al primo minuto raggiunto nel finale dal Vicenza (1-1) Il pareggio ottenuto da Puja - Negato ai torinesi un rigore per atterramento di Tomeazzi in area - Mazzero ha sostituito Danova ■SAL NOSTRO INVIATO Vicenza, lunedì mattina. I giocatori del Torino, e Santos in modo particolare, hanno accettato a malincuore questo lai con il Lanerossi. Prima della partita avrebbero sottoscritto volentieri un pareggio, dopo si lamentavano, perché le vicende dell'incontro avevano fatto sperare qualcosa di più. Recriminavano sul comportamento dell'arbitro Annoscia, sul loro stesso gioco, sul come gli avversari erano riusciti a pareggiare. Santos era furente: « Non si può prendere un goal a quel modo, è madornale. Questa settimana oltre agli allenamenti sul campo stabilirò lesioni teoriche; spero capirete come ci si debba sistemare quando si subiscono calci di punizione ». Lo sfogo di Santos era in parte giustificato, perché il Torino pareva avviato veramente verso la conquista di un successo pieno. Jl goal di Tomeazzi,realizzalo al primo .minuto- di'gippOf aveva 'detèrmi' nàto uWa' 'situazione partico"Idrmente felice per la squadra granata. Un goal semplice, lineare: calcio di punizione per fallo di Zoppelletto su Tomeazzi, tocco intelligente ed improvviso di Ferrini, scatto elegante del giovane modenese, che sorprendeva l'intera difesa battendo con tiro ravvicinato il portiere Bazzoni. II Torino era in vantaggio ed il Lanerossi non trovava il ritmo giusto per imporre il suo gioco. Si capivano allora i motivi dei recenti e gravi insuccessi della squadra di Lericì. Manovra confusa, atleti in scarse condizioni, difesa aperta quasi come prova di unmomento di crisi collettiva. Sarebbe bastato insistere all'attacco per creare le basi d'una splendida vittoria. Invece ' i granata hanno ritenuto di chiudersi in difesa, quasi a proteggere quel goal del primo minuto: Ferrini sulla linea dei mediani, Cella impegnato a controllare Bomfaci, che giocava' sempre indietro, Mazzero nell'insolito ruolo di ala destra tornante a proteggere la zona di Bearzot. Troppa difesa! La assenza di Danova, che all'ultimo momento aveva dovuto rinunciar'', per non aggravare il malanno accusato a Roma durante l'allenamento di' giovedì si è fatta sentire più del previsto, perché Mazzero non è adatto al contropiede. All'attacco rimanevano cosi soltanto Tomeazzi e Traspedini, aiu- .. tati a volte da qualche uc.io che, arrivava di cprsa, ,dalle retrovie, ormài'stanza' per''aver fatto tutto il campo. Né To meazzi, né Traspedini, del resto, sono scattisti nel senso vero della parola. Ieri mano vravano abbastanza bene in coppia ma era'uh gioco senza mordente, senza' là t'g'rìnta » necessaria per superare la rude difesa veneta, che è pur sempre un baluardo difficile anche se alcìini elementi oc cusavano scarsa iniziativa e poche idee. Qualche tiro in alto, qualche parata, più spettacolare che difficile del portie re Bazzoni. Per il Lanerossi le cose non andavano meglio neppure all'attacco, ed i difensori gra nata non avevano difficoltà a controllare le disordinate ozio ni dei bianchi, i quali in mezz'ora di pressione hanno creato in tutto una sola vera oc casione da rete: il tiro di testa di Conti, che aveva sorpreso Vieri fuori posto, è stato re spinto con tutta tranquillità da Ferrini. Il pubblico, scontento, non aveva più animo di incitare i suoi beniamini; si sono udite grida ostili all'indirizzo di Lerici, accusato di voler « dimenticare » in tribù na Pinti e Siciliano. La folla delusa non ha mezzi termini ed il Lanerossi, con Savoini all'ala sinistra, non è né può essere squadra d'attacco. Il Torino <navigava» cosi, diremmo anche. taciuti ente, verso un traguarda* tìt&ìfSWfr. Anzi, il vantaggi*) d^i'.gifdnàta avrebbe potuto anóofà àùtnentare se l'arbitro alljèf deua ripresa avesse punito' -con il rigore un fallo plateale di Panzonato .su-.zv^èo&^'^/wft*zo era 'xfuggitoÌ8èfo>*ji0/wo custode, ed il priMo'^intervento falloso del centro mediano veneto era avvenuto proprio sulla linea di demarcazione dell'area. Tomeazzi aveva superato l'ostacolo e Panzanato allora l'ha atterrato senza com¬ plimenti con un plateale abbraccio. Annoscia era a pochi passi; non aveva fischiato il primo urto, ha voluto chiudere gli occhi anche sul secondo. Incredibile! La fatica (il terreno era fangoso per la pioggia dei giorni scorsi, anche se la giornata era limpida e piena di sole) cominciava a fare le prime vittime, su un campo e sull'altro, ed il gioco diveniva sempre più rude. Attaccavano con più insistenza i padroni di casa, sfioravano il goal all'lV minuto con Puja, e pareggiavano al SS", sempre per merito del longilineo interno sinistro: fallo di Bearzot su Conti, lungo centro di Boni faci sulla punizione, un po' di con¬ fusione in area proprio davanti a Vieri, e « testa > finale di Puja, che sorprendeva" tutti buttando in rete. Era il pareggio. Riprendevano lena i vicentini, che volevano a tutti i costi la vittoria, si difendevano ora con un po' di orgasmo i torinesi, tra i quali comunque spiccava ancora, per decisione, volontà e merito, Invernizzi. Più nulla di importante sino alla fine, che è stata accolta dal pubblico con tanti fischi e con pochi applausi. Delusione logica per i tifosi biancorossi, che attendevano una prova gagliarda dai loro beniamini, rammarico anche da parte dei torinesi, che si son visti sfuggire di mano una vittoria che pareva ormai con quistata. Non è questo il mo mento di cercare le cause del mancato successo. Un punto in trasferta è sempre un risultato buono, ma perché tanta smania di difendere un solo goal di vantaggio? E' bastato un errore, ed il sogno è svanito come d'incanto. La squa dra, comunque, pare avviata sulla strada del miglior rendimento. Invernizzi ha dato un tona franco gi settori di difesa; l'attacco 'potrà certamente far meglio quando ' rientrerà Crippa e quando potrà giocare Danova (forse già domenica contro la Fiorentina) e spe cialmente quando Tomeazzi avrà raggiunto un buon grado di forma. Ieri è apparso affaticato, pesante nella corsa, mancante del guizzo necessario ' per fare < l'uomo di punta». Dicono che Herrera abbandoni a se stessi j giocatori di riserva, per curare soltanto i titolari della domenica. E Tomeazzi, trapiantato all'ini zio del campionato da Modena all'Inter, non ha trovato a Milano l'ambiente ideale per maturare convenientemente: nel Torino la situazione è nettamente diversa, e Tomeazzi potrà far molto. E' soltanto que stione di tempo. Giulio Accatino

Luoghi citati: Lerici, Milano, Modena, Roma, Tomeazzi, Torino, Vicenza, Zoppelletto