Ansiosa attesa a Parigi delle decisioni di De Gaulle

Ansiosa attesa a Parigi delle decisioni di De Gaulle tmpeneirabiie riserbo dei tr&neese Ansiosa attesa a Parigi delle decisioni di De Gaulle II ministro della Guerra e il Capo di Stato Maggiore stanno esaminando in Algeria le possibilità strategiche di una "tregua unilaterale„ - Delouvrier a Parigi per riferire - Non dissipate le inquietudini sull'atteggiamento dell'esercito Dal nostro corrispondente PARIGI, lunedi mattina. I,'opinione pubblica e gli ambienti politici francesi sono - in ansiosa attesa della " spettacolosa " decisione già annunciata da De Gaulle: e cioè della tregua militare che la Francia applicherebbe unilateralmente con la speranza che anche l'avversario cessi 11 fuoco per creare le condizioni favorevoli ad una ripresa del negoziati. Ma prima di tutto il generale De Gaulle intende «disarmare > l'opposizione colonialisti. Col duplice scopo di preparare il terreno alla tregua unilaterale e di tastare il polso dell'esercito, il ministro della guerra Pierre Messmer e il capo di Stato maggiore generale Ely sono attualmente In Algeria. Dopo aver parlato a lungo col delegato del governo Paul Delouvrier, 11 ministro della guerr asi è recato nella regione di Tlemcen a una cinquantina di chilometri dalla frontiera marocchina, dove ha visitato in elicottero, senza farsi preannunciare, 1 principali posti militari della zona, fermandosi soprattutto in quello di Nemours. Il ministro ha parlato con molti ufficiali, ha osservato il loro stato d'animo e ha illustrato i proposito del pdesidente De Gaulle. Mentre il ministro della guerra visitava la zona di Tlemcen, 11 generale Ely, capo di Stato maggiore, ha ieri esaminato la situazione strategica col generale Crephi, comandante in capo dell'esercito in Algeria. Contemporaneamente nello stesso pomeriggio, il delegato del governo Delouvrier si è recato a Parigi per riferire. Ora che l'Eliseo ha accen tuato la svolta della sua poli tlea di- pacificazione, occorre evitare che l'esercito più 0 meno apertamente fiancheggi quanti potrebbero tentare un colpo di forza. Basterebbe probabilmente un < pronunciamento > dei capi militari a favore di De Gaulle per eliminare qualsiasi velleità di sedizione. Nei comandi di Algeria, però, regna viva perplessità. L'atteggiamento del generale Salan e del maresciallo Juln, che si schierano apertamente contro 11 Presidente della V Repubblica, ha provocato disorientamento. Ely tenterà dunque di spiegare ai capi militari del Nord Africa il pensiero di De Gaulle e convincerli che soltanto la promessa dell'* autodeterminazione > può indurre 1 ribelli arabi a porre fine al conflitto. Compiuta questa missione per così dire propagandistica, Ely deve inoltre esaminare fin d'ora come e quando una tregua militare potrebbe essere applicata nei rispettivi settori, a cominciare probabilmente dal settore di Ne mours. Domani il ministro Pierre Messmer sarà di ritorno a Pari 1 e riferirà al Capo dello Stato, 11 quale deciderà la sorte dèi generali e colonnelli rive' latioi più riottosi e che di con' seguenza andrebbero sostituiti. Ohe De Gaulle intenda agire con fermezza è dimostrato dal fatto ohe un nuovo e grave provvedimento è stato adottato nei confronti di André Jacomet, ex segretario generale dell'amministrazione statale in Algeria, li quale si dimise dalla carica dopo il discorso del Presidente del 4 novembre nel quale per la prima volta si accennò chiaramente alla possibile creazione di una «repubblica algerina». Come noto le sue dimissioni vennero respinte ed egli fu «tout court» revocato dalle sue funzioni in Algeria. Ora Jacomet è stato anche destituito dal ruolo di « maitre des requetes » che ricopriva in seno al Consiglio di Stato. Questo secondo provvedimento, del tutto eccezionale, è oggetto di un decreto apparso ieri mattina sulla Gazzetta Ufficiale, e recante le firme del Presidente della Rpubbllca, del Presidente del Consiglio Debrè e del Ministro della Giustizia Michelet. Il completo piano d'azione che il gen. De Gaulle Intende seguire non lo conoscono neanche I suoi ministri. Sembra ohe abbia rinunciato allo scioglimento della Camera per evita¬ re un indebolimento dell'Unione Nuova Repubblica. Avreb^ be del pari abbandonato l'idea di applicare, almeno per ora, l'articolo 16 della Costituzione, che. consente al Capo dello Stato di avocare' a sé tutti i poteri. Più probabilmente De Gaulle ricorrerà all'articolo 11 che gli permette di rivolgerai di* rettamente al Paese per una consultazione attraverso un referendum. Con questo stesso referendum (di cui si fa un gran discorrere) il Presidente potrebbe far approvare dai francesi uno statuto autono-. mo provvisorio per l'Algeria. Ma sono ipotesi. Nessuno sa qualcosa- di sicuro. Il generale De Gaulle deciderà da solo, nel momento che giudicherà opportuno. Più che mal s'è rinchiuso nel suo austero e solitario riserbo. L. Mannucci