Sono in aumento i passeggeri degli autobus e delle tranvie

Sono in aumento i passeggeri degli autobus e delle tranvie L'azienda tranviaria ha superato la erisi? Sono in aumento i passeggeri degli autobus e delle tranvie Il deficit per il 1960, previsto in 358 milioni, si riduce a un centinaio Diminuito il numero dei dipendenti - L'incremento dei viaggiatori dovuto all'accresciuta popolazione e alle difficoltà del traffico delle automobili La situazione dell'Azienda Tranviaria è in fase di miglioramento. Il passivo per l'anno in corso, previsto in 358 milioni, si ridurrà in sede di consuntivo a un centinaio di milioni. Per il 1961 il disavanzo si annuncia di 270 milioni. « Un risultato — sottolinea la direzione — che sarà conseguito sema una politica di rigide economie; nei prossimi mesi entreranno in servizio 1S nuovi autobus snodati, 12 autobus a due piani e SO autobus normali tipo Fiat 411La reto urbana raggiungerà la. lunghezza complessiva di 35r chilometri, mentre per il periodo delle manifestazioni di "Italia '61 " funzioneranno tre nuove linee facenti capo a corso Polonia, con un percorso complessivo di 33 chilometri ».' La contrazione del deficit del corrente anno è dovuta in parte alla riduzione del personale, sceso di 250 unità con un risparmio di 400 milioni, grazie all'entrata in servizio dei grossi automezzi articolati che riducono l'impiego di autisti e fattorini. Gli autobus e i filobus di questo tipo, che nel 1952 non esistevano affatto, sono oggi 52. Benefiche ripercussioni ha anche avuto sul bilancio l'aumento nel traffico passeggeri registrato a partire dal luglio e che si è accentuato costantemente nei mesi successivi, specie sulle autolinee, che pur avendo tariffe maggiorate, dimostrano di incontrare sempre più il favore del pubblico. Il bilancio preventivo per il 1961 può essere riassunto in queste e'Tre: ricavi 10 miliardi e 600 milioni, spese 10 miliardi e 870 milioni, con una perdita di 270 milioni. Rispetto al preventivo del 1960, le entrate risultano aumentate di 740 milioni e le uscite di 652 milioni. RICAVI — I previsti 10 miliardi e 600 milioni saranno forniti per la maggioranza dai proventi del traffico che ammonteranno a 10 miliardi netti. Vi sarà inoltre un rimborso del Comune di 415 milioni, per concessioni gratuite e abbuoni a particolari categorie di utenti. Il resto è dato da interessi sur fondo rinnovi e da altri l'imborsi. COSTI — Le Bpese in preventivo ammontano a 10 miliardi e 870 milioni. La voce principale è rappresentata dal personale: 6 miliardi e 999 milioni pari al 64 per cento delle spese totali ed al 73 per cento di quelle di puro esercizio. Naturalmente la previsione di questo capitolo si basa sull'attuale contratto, anche se per l'anno prossimo si profilano novità. Al 31 dicembre scade infatti l'accordo nazionale degli autoferrotranvieri; inoltre la commissione interna dell'Azienda ha già presentato richieste per alcuni miglioramenti e indennità. Nella sua relazione, l'ing. Fogliano, direttore tecnico dell'Atm, rileva che l'imprevedibile ca.povolgimento della situazione verificatosi a partire dai mesi estivi, quando il nu¬ mero dei passeggeri ha ripreso ad aumentare, è da attribuire all'alta percentuale di occupazione che si verifica-nella nostra città. «Se la ripresa accertata nello scorcio del 1060 costituisce un elemento positivo — egli afferma — lo sviluppo della motorizzazione privata è lungi dall'essere concluso. Perciò né la prima giustifica imprudenti ottimismi, né l'andamento del secondo dive indurre a una visione eccessivamente pessimistica di contrazione del traffico. Latendenza ad ulteriori riduzioni della domanda di trasporto pubblico va controbilanciata dalla previsione di aumento della popolazione e di un parziale recupero dei passeggeri in seguito alle difficoltà per la circolazione e il parcheggio delle auto ». Nella relazione, ring. Fogliano accenna anche a un altro fenomeno che preoccupa l'Azienda per le ripercussioni tecniche ed economiche che potrà avere: il decentramento di molte industrie medie, piccole e grandi in una fascia che varia fra i 10 e i 15 chilometri dal centro cittadino. « Per servire le maestranze di questi nuovi quartieri cittadini afferma il direttore dell'Atm — si tende ad istituire, con rimarchevole disordine, i più svariati collegamenti, senza studiarli nell'insieme. Il decentramento delle industrie altro non è che l'estendersi dell'influenza economica della città stessa oltre i suoi margini e tocca pertanto all'Azienda che serve il nucleo urbano il compito di far fronte a queste nwoi/*c necessità».

Persone citate: Fogliano

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