Antonello avrà il cognome Riva non quello autentico di suo padre

Antonello avrà il cognome Riva non quello autentico di suo padre Antonello avrà il cognome Riva non quello autentico di suo padre Deiasione dopo le prime speranze e affrettate notizie - Derna Mossoli afferma di non aver negato il consenso perché fosse attribuito al piccolo il cognome «Bonavolontà» (Nostro servizio particolare) Roma, 26 dicembre. Il Aglio di Mario Riva non potrà aggiungere a quello della madre il cognome del padre, ma soltanto il' nome d'arte dell'infelice presentatore del «Musichiere». Alla gioia collegata con la notizia che il Capo dello Stato alla vigilia di Natale aveva accolto l'istanza presentata dalla compagna di Mario Riva perche fosse in quel certo senso regolarizzata la situazione del piccolo Antonello, è subentrata la delusione. Che il caso sotto il profilo giuridico non fosse dei più semplici era un elemento che non aveva autorizzato nei parenti di Mario Riva alcuna illusione. •Tuttavia gli sviluppi di queste ultime settimane avevano dato origine a molte, per quanto infondate, speranze. Antonello nacque a Roma il 15 ottobre 1951. Non poteva essere riconosciuto né dal padre né dalla madre Agnese Mancinelli in arte Diana Del, i quali si erano uniti nel 1944 dopo essersi separati legalmente dai rispettivi coniugi: lui dalla signora Derna Massoli, lei dal cittadino ungherese Giorgio Foldes. Ma quale cognome doveva essere attribuito al piccolo? L'attore pregò l'ufficiale di stato civile di iscriverlo con quello pseudonimo con cui egli era noto: Riva, e l'impiegato non ebbe alcuna difficoltà ad esaudire questo desiderio. Nel marzo scorso la situazione di Antonello Riva doveva avere uno sviluppo impensato. Sua madre Agnese Mancinelli, in arte Diana Dei, infatti riuscì ad ottenere l'annullamento del proprio matrimonio contratto nel dicembre 1936 ad Assisi con il cittadino ungherese Giorgio Foldes e, rese esecutiva per l'Italia la sentenza della magistratura ecclesiastica, decise di iniziare un'azione perché all'anagrafe risultasse come suo il figlio avuto da Mario Riva. La conseguenza fu che Antonello Riva diventò per la legge Antonello Mancinelli. Questo nel luglio 1960. Due mesi dopo si ebbe il dramma che determinò la scomparsa dell'attore, DngdrcauBpnpncreagcepqtNlBccDiaia i Dei pensò di assumere una nu'ova iniziativa perché suo figlio potesse portare il nome d'arte del padre, se non addirittura il cognome di lui. « Si chiede — venne fatto presente al Capo dello Stato attraverso un'istanza presentata dall'aw. Bruno Ughi — che Antonello possa essere chiamato Riva se non addirittura Buonavolontà>. L'iniziativa non aveva, né poteva averlo, lo scopo di ottenere che Antonello venisse riconosciuto come figlio di Mario Riva. La legge è molto esplicita in proposito: i Agli adulterini — ed Antonello lo è non possono essere mai legittimati dal padre. Tutto ciò che Antonello poteva sperare era quello di aggiungere al proprio cognome (Mancinelli) quello di suo padre. E così in effetti è stato. Il presidente Gronchi ha autorizzato il piccolo Antonello, a chiamarsi con il nome d'arte del padre e con il cognome della madre: Riva Mancinelli. Per Antonello, comunque s'è trattato d'un grosso regalo di Natale: chiamarsi Riva è per lui importante come chiamarsi Bonavolontà. Ma c'è un particolare che dev'essere ancora chiarito: era stato detto che al piccolo Antonello non poteva essere dato il cognome vero del padre a causa delia opposizione della prima moglie e del figlio di questa, ma Derna Mas soli e il Aglio, ing. Franco, hanno smentito in serata, con alcune dichiarazioni fatte al giornali romani, di aver mai fatto un passo in tal senso. Si attende pertanto ora, per venire a capo della faccenda, di conoscere le motivazioni contenute nel decreto del Capo dello Stato. 8- g.

Luoghi citati: Assisi, Derna, Italia, Roma