Scarcerati il prof. La Loggia ed i due braccianti ritenuti estranei all' uccisione di Aldo Tandoj

Scarcerati il prof. La Loggia ed i due braccianti ritenuti estranei all' uccisione di Aldo Tandoj Il «giallo» di Agrigento ripiomba nel più fitto mistero Scarcerati il prof. La Loggia ed i due braccianti ritenuti estranei all' uccisione di Aldo Tandoj L'ordinanza del giudice istruttore motivata da «mancanza di indizi» - Lo psichiatra ha lasciato il carcere di S. Vito alle 19,20; pochi minuti dopo sono usciti Salvatore Caiacione e Salvatore Pirrera - Le dichiarazioni dei difensori (Nostro servizio particolare) Agrigento, 22 dicembre. Il professor Mario La Loggia ed i braccianti Salvatore Caiacione e Salvatore Pirrera, detenuti da diversi mesi in quanto coinvolti nell'omicidio del commissario di P. 8. dott. Aldo Tandoj, sono stati- scarcerati stasera per insufficienza di indiai a loro carico. L'ordinanza del Giudice istruttore dott. Tumminello cita infatti l'articolo S69 del. Codice di Procedura Penale il quale prevede la concessione dell'immediata libertà, nel corso dell'istruttoria, allorché vengono a mancare gli indizi di colpevolezza a carico degli imputati detenuti. Il primo ad uscire dal grigio iiiùiiiiiiiiiiiaiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiii edificio del carcere è stato il prof. La Loggia. Alle 19£0 il portone della casa di pena si è dischiuso e nel vano è apparso lo psichiatra agrigentino che indossava un impermeabile marrone, il cappello di feltro abbassato sugli ,occhi coperti da lenti scure e niella destra stringeva un giornale. Ad attenderlo, dinanzi al carcere, vi era l'€ Opel > color amaranto di uno dei suoi difensori, l'avvocato Caroselli. Il professor La Loggia ha fatto un bre- ve cenno di saluto agli agenti]di custodia ed £ salito sulla vettura. Dieci minii.fi dopo è arrivato a casa, una graziosa villa solitaria sulla strada che conduce alla « Valle dei Templi ». Il professionista ha ab- iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiisiiiiitiiiiiiiiiiiinn bracciato a lungo il figlio Enrico, di dodici anni, che lo attendeva al cancello ed ha ricevuto le feste di < Vampiri,, il grosso mastino inglese al quale è molto affezionato. Sull'ingresso di casa lo aspettava la moglie, Danika La Loggia: uhi, rapido abbraccio; poi la coppia è sparita nell'interno dell'edificio. Pochi minuti dopo, alle 19^5, hanno lasciato il carcere di San Vito il contadino Salvatore Caiacione e il minatore ]Salvatore Pirrera; il primo era statò accusato di essere l'au tore materiale dell'omicidio di Aldo Tandoj, il secondo di aver preso parte all'organizzazione del crimine. Il commissario di P. S. era stato ucciso a revolverate, la sera del SO marzo scorso, in viale della Vittoria ad Agrigento mentre a braccio della moglie Leila Motta (che successivamente doveva essere arrestata) stava tornando a casa. L'autore della sparatoria aveva esploso diverse revolverate contro il funzionario; uno dei proiettici aveva raggiunto ed ucciso anche 10 studente Antonino Damanti che camminava a poca distanza dai coniugi Tandoj. Salvatore Caiacione e Salvatore Pirrera, appena usciti dal carcere, sono saliti su un'auto pubblica, chiamata telefonicamente dal posto di guardia, che li ha condotti a Favara, il loro paese di residenza. Come 11 professor La Loggia, essi non hanno voluto rilasciare dichiarazioni: « Rivolgetevi ai nostri legali. Noi non abbiamo nulla da dire. Anche la Giustizia si è accorta che siamo innocenti ». I patroni del prof. La Loggia, nelle loro dichiarazioni, non si sono sbilanciati. L'avvocato Caroselli ha detto: « Non appena gli atti istruttori vennero depositati in cancelleria, ci rendemmo conto che il nostro cliente era completamente estraneo ai fatti che gli si volevano addebitare. Avremmo potuto presentare istanza di scarcerazione anche pochi giorni dopo l'arresto; preferimmo invece attendere che l'indagine della magistratura, minuziosissima, arrivasse fino in fondo onde non potesse sussistere più alcun dubbio sul niiimnnniinninniinin iiimiiiniiiiiiiii l'innocenza del professor La Loggia ». L'avvocato Cavallaro, difensore di Salvatore Caiacione, ha spiegato che l'istanza di scarcerazione, per mancanza di indizi sufficienti, provvide a presentarla subito dopo la perìzia medico-legale compiuta dai professori Petrina e Cavadi di Palermo sulla persona del suo difeso: <Le testimonianze dirette sulla sparatoria di viale della Vittoria affermavano che l'assassino del commissario di P.S. era claudicante e aveva un'andatura caratteristica di chi ha una imperfezione agli arti inferiori. La perizia medico-legale ha escluso, nel modo più tassativo, che Salvatore Caiacione possa correre come l'omicida del dott. Tandoj ». La ordinanza del giudice istruttore dott. Tumminello — lo stesso magistrato che il B dicembre concesse, con l'identica formula di < insufficienza di indizi », la libertà a Leila Motta — non è stata ancora depositata in cancelleria; non si conoscono pertanto gli estremi della decisione: il < giallo » di viale della Vittoria, comunque, ripiomba con questa decisione nel mistero iniziale. Si dice, ad Agrigento, che gli inquirenti vennero posti sulla pista della coppia La Loggia-Motta e Calacione-Pirrera da una confidenza raccolta nei primi giorni dell'indagine sull'omicidio del commissario Tandoj. Stasera il professor La Loggia ha ricevuto numerose visite; dopo essere sceso in giardino per qualche minuto è però rientrato frettolosamente in cna dichiarando di essere « molto affaticato > e di desiderare « qualche giorno di tranquillità». La notizia del provvedimento del giudice Tumminello, poco dopo le 21, si è diffusa a Palermo e, alla assemblea generale siciliana, è stata portata da un giornalista all'onorevole Giuseppe La Loggia, ex-presidente della Regione e fratello dello psichiatra agrigentino. . ni. e. iniiiiiiiiiniiiniiiniiiniiiiiiiiiiiiiiiimiimiiiD