I capi militari in Algeria di Giovanni Giovannini

I capi militari in Algeria I capi militari in Algeria confermano la loro fedeltà Nessun danno agli italiani (Dal nostro inviato speciale) Algeri, 19 dicembre. «Nel suo discorso di doma ni — ci ha dichiarato stasera il direttore per le informazioni della delegazione generale De Frejac — De Gaulle non annuncerà nessun mutamento per quanto riguarda il refe rendum ». La consultazione popolare — limitata in Francia alla giornata di domenica 8 gennaio — si svolgerà in certi dipartimenti. d'Algeria anche nei due giorni precedenti. Alla campagna elettorale sono stati ammessi soltanto sei rag gruppamenti politici locali, dei quali il portavoce ci ha indi cato il nome: Associazione nazionale a sostegno della politica di De Gaulle, Unione Nuova Repubblica, Movimento Algeria-Sahara, Movimento per la « Comunità », Associazione « Restauration », Movimento democratico federalista euroafricano. Il portavoce non ha saputo o voluto illustrare i motivi dell'esclusione di altre formazioni ; ha confermato pure che non sarà abolita la censura per la stampa locale. Le autorità intendono attuare in Algeria senza esitazioni o perplessità ogni provvedimento atto a garantire l'esecuzione completa degli ordini di Parigi, e a smentire le ultime voci su divergenze fra i civili e 1 militari, per la prima volta dai giorni dei disordini, seno comparsi nella conferenze-stampa di stasera, accanto a De Frejac, due alti ufficiali, il gen. Partiot, comandante delie SAS, e il comandante Ms: re, portavoce dell'esercito. Il uenerale ha smentito che alle manifestazioni degli arabi abbia contribuito anche in minima parte un qualsiasi suo ufficiale; il comandante ha fornito qualche notizia sulle ultime quarantott'ore in zona di combattimento. Ma il fatto più importante era costituito dalla presenza stessa dei due esponenti delle forze armate a fianco del portavoce civile della delegazione, quasi a provare ostentatamente un'assoluta unit di intenti. Gli ultras si rendono perfettamente conto della situazione e non nascondono il loro smarrimento. In certi manifesti comparsi ad Orano a cura di una non meglio identificata <Nuova Algeria francese», si ripetono i concetti della indissolubilità dei legami con la madrepatria, ma si fa marcia indietro parlando per la prima volta di statuto e autonomia regionale Ad Algeri è tornata la calma, ma il volto dei cittadini è sempre scuro: nella incertezza generale, gli affari vanno male, i capitali continuano a fuggire, si cerca di cambiare i franchi locali in quelli metropolitani. Ai primi auguri di buon anno qualcuno amaramente risponde: < Grazie, sarà l'anno della fine ». Per ridare coraggio e speranza a questa folla depressa sta per avere inizio uno sforzo propagandistico su vastissima scala in favore del referendum e di una risposta affermativa. Da domani è attesa in aereo da Parigi buona parte dei due milioni e mezzo di manifesti che verranno affissi contemporaneamente in tutta la Francia col profilo di Marianna sullo sfondo del tricolore nazionale. I muri si copriranno di tre slogans anche in arabo: «Il no significa l'avventura, il sì un avvenire sicuro», «Sì oggi, • sicurezza domani», «La pace dipènde dal vostro si». In Algeria, ciononostante, è n I ! 111111M MIM [ 111 '. MI r IM M1111 ì 11 i I M M MIM111 probabile che buona parte del milione, di europei ^rimanga insensibile all'appello di De Gaulle. Quanto ai nove milioni di arabi, molto dipenderà dallo sforzo organizzativo della struttura amministrativa e militare francese, molto dall'atteggiamento del Fin, il cui capo ha per ora definito W referendum una « tragica mascherata ». Forse nelle sue fasi decisive la partita si gioca nei prossimi giorni più fuori che in Algeria. Sul bilancio sanguinoso della settimana scorsa le autorità non intendono più tornare: ad una nostra domanda sul numero dei feriti deceduti in ospedale negli ultimi giorni De Frejac ha risposto seccamente che non verranno date delle cifre. Ci limiteremo quindi a notare come la nostra colonia italiana — circa quindicimila persone, di cui seimila nella zona di Algeri — non ha subito alcun danno nemmeno materiale, con due uniche eccezioni di modesto rilievo: un negozio da barbiere saccheggiato ad Orano, un connazionale contuso ad Algeri. L'intera comunità italiana ha riscosso solo unanimi elogi e il nostro attivissimo consolato generale non ha avuto motivo d'intervenire. Giovanni Giovannini j t ! ! IM1111M M1 [ IJ111M111 ! 11 II 111M MI ! 111111111 i 111 ] 111111

Persone citate: De Frejac ? De Gaulle, De Gaulle, Movimento Algeria, Unione Nuova Repubblica