La morte della scolara fa scoprire una truffa alle aspiranti attrici

La morte della scolara fa scoprire una truffa alle aspiranti attrici La morte della scolara fa scoprire una truffa alle aspiranti attrici La dodicenne di Ostuni, deceduta mercoledì a Roma, era fuggita da casa attratta da un allettante annuncio su un giornale a fumetti - Arrestati gli autori del raggiro (Nostro servizio particolare) Roma, 19 dicembre. Maria Teresa Giannotte, la scolara dodicenne fuggita da Ostuni per venire a Roma a fare del cinema », è stata attratta nella capitale da una inserzione fatta pubblicare su un giornale da una coppia di coniugi che aveva aperto senza alcuna autorizzazione uni ufficio di «collocamento per| giovani attori » in via Tuscolana 36. Credendo di poter fare l'attrice e di guadagnare! «un milione al giorno» —| come aveva scritto nella lettera di addio ai genitori — la fanciulla lasciò il paese j natale per venire a Roma dove, stroncata dalle emozioni e dal freddo patito girovagando di notte per la città, spirò in ospedale per emorragia cerebrale e infezione broncopolmonare, come ha potuto stabilire la perizia necroscopica effettuata ieri. Questa la conclusione cui è giunta la polizia svolgendo le indagini sul caso della ragazza di Ostuni che mercoledì scorso era stata rinvenuta infreddolita sotto la pensilina della stazione ferroviaria di Termini e che qualche ora dopo era deceduta all'ospedale « S. Giovanni ». Indagando sulle ragioni che avevano indotto Maria Teresa Giannotte a lasciare la casa paterna per fuggire a Roma, la polizia ha fatto piena luce sull'attività dell'agenzia di via Tuscolana giungendo all'arresto dei titolari sotto l'accusai 'di truffa. Si tratta del « generico » Giuseppe Canta di 321 anni, da Camaiore (Lucca), e| di sua moglie Vincenza Modica di 48 anni di Palermo. Nell'ufficio di via Tuscolana 36, dove un maresciallo di PS si è introdotto fingendosi un aspirante attore in cerca di scrittura, è stata rinvenuta una Atta corrispondenza con ragazze minorenni che avevano risposto ad una inserzione che diceva: «Aspiranti attrici e attori caratteristi di tutte le età cercansi. Inviare due fotografie. Carriera sicura. Scrivere a Momec-Film, via Tuscolana 36, Roma». Decine di fotografie di fanciulle sono state sequestrate e su ogni nominativo rintracciato verranno svolti accertamenti. La prima ad essere truffata I dai due coniugi fu la v;ntenne| Luciana Mencuccetti, da Collazzone (Perugia), giunta a| Roma con l'intenzione di intraprendere la carriera cinematografica. La Mencuccetti eral stata invece assunta dai due i-| quali, promettendole un brillante avvenire nel mondo dello | schermo, la facevano nel frattempo lavorare come cameriera. La sigla « Mo.Me.C » rappresenta le iniziali dei cognomi Modica-Mencuccettl e Canta. Tra i truffati è un contadino di Ceccano, dal quale i due coniugi si erano fatti firmare cambiali per un valore di 400 mila lire promettendogli la parte principale nel film «Il vampiro scende dalle rocce ». Successivamente, attraverso numerosi annunci economici, i due avevano truffato altre persone dalle quali si facevano consegnare somme aggirantesi sulle cinquantamila lire, che dovevano servire per affrontare le spese del provino. E' stato appunto scorgendo | l'Inserzione della « MomecFilm » su un giornale a fumetti, di cui era appassionata lettrice, che la giovane Maria Teresa Giannotte era stata colta dal desiderio di cambiare vita e tentare la fortuna I nella grande città, nel mondo | dorato della celluloide. «Ho trovato una nuova | mamma » aveva lasciato scritto la povera fanciulla, « sono I stanca di questa vita di stenti. | Guadagnerò un milione al giorno e potrò aiutare i miei ge- nitori^ g. fr. Vincenza Modica, di 28 anni, che aveva indotto la piccola Maria Teresa Giannotte a fuggire di casa (Tel.) 11111M111 ! M111111 f 11 i 11111111 II 11 f IM1M11111 i i 11111M1111111111111M1111 j 11 ! 111H 11 i 111 i I 11111 ] ! 0

Persone citate: Canta, Luciana Mencuccetti, Maria Teresa, Maria Teresa Giannotte, Vincenza Modica