Uno studente processato per rapina impietosì i giudici con falsi voti

Uno studente processato per rapina impietosì i giudici con falsi voti Aveva derubato una ragazza invitata sull'automobile Uno studente processato per rapina impietosì i giudici con falsi voti Sul libretto universitario s'era dato la promozione in quattro esami - Il giovane « studioso » fu scarcerato - Inchiesta dei professori e denuncia per alterazione del documento E' stato denunciato alla Frocura della Repubblica uno studente del Politecnico — Ettore Dell'Amico — perché aveva scritto sul libretto voti di esami non dati e vi aveva falsificato le firme' dei professori. Egli era riuscito in questo modo a ottenere la benevolenza della Corte di Assise di Appello nel processo, recente, che lo aveva visto imputato di rapi na ai danni di una donna e di lesione. Il giovane, la sera del 14 marzo scorso, insieme con un amico di 17 anni si era recato con l'auto del padre in corso Massimo d'Azeglio ed aveva invitato una donna, Maria Petronella, di 37 anni, che colà sostava, ad una passeggiata nel vicino corso PIonia. Giunti in un punto male illuminato, aveva finto un guasto alla automobile: si era fermato, aveva aperto la portiera, al l'improvviso aveva strappato la borsetta della ospite e l'aveva spinta giù nella strada, ripartendo a gran velocità. Tanto improvvisa era stata la mossa che nell'auto era rimasta una scarpa della donna. La Petronella si era fatta medicare alle Molinette per abrasioni riportate battendo sull'asfalto ed alla polizia aveva dato i primi due numeri della targa con altre indicazioni che avevano permesso agli agenti di rintracciare la vettura e trovarvi ancora dentro la scarpa. Arrestato, in Corte di Assise di primo grado, 11 Dell'Amico'' era stato condannato, nel maggio scorso, a 13 mesi di reclusione. i il; prolasso i*i;.Coi'io di Assise al appello si discusse il 4 ottobre. Nel corso della udienza risultò che il giovane aveva commesso la rapina in un momento di stanchezza intellettuale... Molto studioso, forse tròppo affaticato, si era lasciato Indurre a impossessarsi dei denari di una donna per pagare certi suoi debiti di universitario. Presiedeva il dott. Ottello, il quale chiese le prove di tanta buona volontà negli studi. « Ci sarà disse — il libretto. E' possibile vederlo?». Il giovane rispose che era a casa. Allora dal recinto riservato al pubblico si udì la voce di sua madre: « SI, è veè a casa, so io dov'è ». Gli avvocati difensori. Durand e Noya, ben lontani dal l'immaginare un falso e convinti invece di avere un buon argomento per la loro arringa, sollecitarono la madre ad andare a prenderlo Mezz'ora dopo il libretto era In aula. C'erano i roti di sei esami difficili, voti non ottimi, da 21 24, ma già buoni. La sentenza fu di 11 mesi; in modo che il Dell'Amico potè uscire di carcere beneficiando della condizionale. Egli andò ad iscriversi al second'anno del Politecnico, ma il consiglio dei professori, prima di accettarlo, lo sottopose a procedimento di disciplina e per volu tare la sua posizione richiese alla Corte di Assise di appello una copia della sentenza con la motivazione. Cosi i professori lessero che egli aveva dato prova di essere un bravo studente per aver superato sei esami; e tutti e sei erano elencati con I relativi voti. Ma dai registri del Politecnico ri¬ 'sultava che ne aveva dati soltan llllllllllllllllllllMIlllllllMIIIIIIIllllllllllllllllllll to due. Gli chiesero allora il libretto ed il Dell'Amico non potè far altro che dire d'averlo smarrito. I voti però erano trascritti In sentenza e fu presentato un esposto alla Procura della Repubblica. Il falso esiste: semmai sarà da vedere quale valore ha il libretto di università per rubricare il possibile reato di cui si è reso responsabile il malaccorto giovane. E' stato accertato che egli non 10 falsificò in occasione del processo, ma che esami, voti e firme li aveva scritti prima ancora della rapina, per convincere il padre, del suo buon esito negli studi. 11 Dell'Amico subiva un conìplesdi inferiorità a causa di una ostinata balbuzie: si trovava male nell'ambiente universitario, ma non osava confessarlo ai genitori per non dar loro un dispiacere Per questo motivo, superati solo due esami, compi il falso per gli altri quattro. Cosi il padre, illuso, era contento, e lui poteva tirare avanti senza sempre sentirsi esortare agli studi e richiedere notizie dei risultati. Ettore Dell'Amico, di 23 anni

Persone citate: Assise, Dell'amico, Durand, Ettore Dell'amico, Maria Petronella, Noya, Petronella