«Mio padre partì dall'Italia povero emigrante oggi suo figlio ritorna capo di uno Stato»

«Mio padre partì dall'Italia povero emigrante oggi suo figlio ritorna capo di uno Stato» JL« visito ufficiale del Presidente deli9 Uruguay «Mio padre partì dall'Italia povero emigrante oggi suo figlio ritorna capo di uno Stato» Commosso incontro di Benito Nardone con la terra degli avi - " Le distanze sono grandi solo sulla carta geografica, nel profondo del cuore siamo vicini,, - Visite alia Olivetti di Ivrea, all'Associazione laniera di Biella e al complesso Zegna di Trivero- Un discorso del governatore della Banca di Montevideo, di origine genovese (Dal nostro inviato speciale) Biella, 28 novembre. « Un giorno parti dall'Italia un emigrante, un povero emigrante della fine del secolo scorso. Fece il manovale nel porto di Montevideo per molti anni. Oggi ritorna in Italia suo figlio, presidente della Ilepubblica dell'Uruguay. Non vi pare che io stesso sia un esempio vivente della democrazia che vige nel nostro Paese? >. Il presidente della Repubblica e del governo dell'Uruguay, Benito Nardone, ci parlava così, oggi, a Ivrea, nella villa Casana, dove ha sede la direzione generale della Olivetti. Benito Nardone è un bell'uomo vigoroso, capelli d'argento, franco, aperto alle commozioni che la sua origine, italiana e meridionale, gli suggerisce con richiami incessanti, in questo suo viaggio. E' arrivato ieri sera a Milano, accolto dagli applausi di due gruppi che nereggiavano sulla pista dell'aeroporto. Erano i Clerici e gli Scalabrini, un centinaio di Clerici e Scalabrini giunti da Limido Comasco, il paese da cui partirono altri emigranti fin di secolo, i genitori di Bua moglie, Olga Clerici. Benito Nardone e la sua consorte seguiranno in Italia un itinerario che ha accenti patetici, quasi un pellegrinaggio alle fonti della vecchia emigrazione italiana nell'Uruguay: il Presidente andrà a Capua, la città da cui partì suo padre, a Como e a Limido, a Genova, la città da cui partirono altri emigranti, gli avi del governatore della Banca nazionale dell'Uruguay, José Gari, che lo accompagna nel viaggio. Ma dove non andrà Benito Nardone? Vedrà Napoli, Palermo, Venezia, Pavia, visiterà a Torino la Fiat, a Novara la Montecatini; sarà due volte a Roma, l'una per la visita di Stato, l'altra per l'udienza pontificia; due volte a Milano, do ve terrà anche una conferenza. « Insomma, fino all'otto dicembre sarò in casa d'amici. La distanza tra l'Italia e l'Uruguay — ha detto Nardone in un suo brindisi — è grande solo sulla carta geografica. Nel profondo del cuore siamo vioini ». E' giunto con ottantaquaittro colli di bagaglio: i doni che porta, al Papa e alle popolazioni dei paesi che più sono cari al suo cuore. Nardone si vanta delle sue umili e faticate origini. «Non ho mai fatto politica. Mi sono battuto per la democrazia, questo sì: ma la nostra politica è il lavoro ». Da vnnt'anni, Benito Nardone si occupa di leghe rurali e di propaganda agricola dai mi crofoni dell i « Radio rural » che egli stesso ha fondato. Ancor oggi, presidente della Re pubblica, dedica mezz'ora al giorno ai contadini parlando alla radio e aggiornandoli sull'attività sua e del suo governo Il presidente uruguayano ha incominciato il suo itinerario stamattina, con lo stato d'ani mo del parente che ritorna da un lungo viaggio durato due generazioni. La prima tappa e Ivrea, dov'è stato ricevuto dal presidente delia Olivetti, dottor Pero, e dai massimi esponenti dell'azienda. Benito Nardone e il suo seguito hanno compiuto un lungo giro nella fabbrica delle macchine da scrivere; hanno poi percorso in auto mobile le vie dei quartieri ope rai e residenziali. Infine, Benito Nardone ha così riassunto le sue impressioni: <E' una visita indimenticabile. Mi è sembrato dì vivere un grande sogno. Vi ammiro perché siete riusciti a fondere il progresso meccanico con il progresso umano. Chi bada solo a costruire macchine e non pensa all'uomo, credetemi, prepara soltanto delle bombe a orologeria ». Per comprendere quest'espressione bisogna chiarire che Benito Nardone è seriamente preoccupato d'un troppo rapido passaggio della economia uruguayana dalla fase agricola e pastorale in cui si trova alla fase industriale cui è avviata. A visita finita,, perciò, il Presidente ha chiesto alla direzione della Olivetti un dono: il materiale didattico usato nelle scuole professionali dell'azienda. « Porterò questi libri e la vostra esperienza nel mio Paese, perché abbiamo bisogno di preparare i giovani alle nuove esigenze della vita moderna v. - Nel pomeriggio il corteo delle automobili ha puntato su Biella. Nella sede dell'Associazione laniera attendevano il Presidente dell'Uruguay: il ministro degli Esteri Homero Martinez Monterò e il governatore della Banca nazionale di Montevideo, José Gari, ; massimi rappresentanti della industria e del commercio biellesi. Il prefetto di Vercelli, Abbrescia, ha rivolto agli ospiti un breve benvenuto e quindi il Governatore della Banca uruguayana ha esposto i termini delle questioni commerciali che interessano particolarmente il suo Paese. < Noi vorremmo — ha detto — che gli industriali biellesi collaborassero con l'Uruguay, che ha tanta lana da espor tare * Il presidente della Laniera, marchese Fracassi, gli ha risposto: < Il mercato è libero: tra Italia e Uruguay non ci sono problemi se non di prezzi e di qualità. Noi esportiamo ì nostri manufatti in tutto il mondo; ci mandi pure la sua lana l'Uruguay, saremo ben lieti di mandare, a nostra volta, i prodotti dell'industria laniera italiana nel vostro paese, che finora non ne ha acquistato ». Benito Nardone ha concluso rincontro con parole amichevoli": « Siamo tra amici, ci metteremo certamente d'accordo. Ma di prezzi e di mercati, parlatene con Gari, che è di origine genovese e se ne intende più di me. Io sono di origine meridionale e mi piace di più il canto ». Da Biella il Presidente, la consorte ed il seguito hanno proseguito in serata per Trivero dove hanno visitato il complesso Zegna, guidati dal figlio del titolare, dott. Angelo Zegna. «E' molto bello tutto ciò che mi avete fatto vedere quest'oggi — ha detto 11 Preaddente a visita finita — e mi fareste veramente felice se nei vostri telai potesse entrare un po' della nostra Merinos ». Gigi Cfrirotti Il d Il presidente Nardone e la moglie durante la visita allo stabilimento Olivetti