Proposto a Vienna un «centro medico» contro l'infarto dei direttori d'orchestra

Proposto a Vienna un «centro medico» contro l'infarto dei direttori d'orchestra Proposto a Vienna un «centro medico» contro l'infarto dei direttori d'orchestra La morte di Mitropoulos è l'ultima d'una tragica catena • Guidare dal podio una lunga sinfonia è una delle attività più logoranti - "Ogni maestro dovrebbe portare con sé un cardiogramma e sottoporsi a controlli e periodi di riposo (Dal nostro corrispondente) Vienna, 16 novembre. E' nata quasi una nuova malattia: la c sincope melodiosa >. Poiché l'infarto miete da anni vittime illustri fra i direttori d'orchestra (l'ultima è stata Mitropoulos), il fenomeno ha cominciato a preoccupare vivamente gli ambienti musicali viennesi. C'è chi propone, attraverso la stampa, la costituzione di una speciale sezione medica, finanziata dallo Stato e dalle associazioni artistiche, la quale dovrebbe sorvegliare la salute dei più laboriosi dirigenti, sottoporli a visite periodiche, consigliarli prima delle faticose toumées, eccetera Tra la ridda dei progetti che si vanno ammucchiando sul tavolo degli esperti, uno, per esempio, propone ai più anziani direttori d'orchestra di girare il mondo con l'ultimo cardiogramma, eseguito prima della partenza, a portata di mano. Un noto cardiologo viennese, intervenuto con la sua autorità nella discussione, ha sintetizzato cosi, in una dichiarazione rilasciata al quotidiano Neues Oesterreich, la condizione In cui lavora un maestro d'orchestra: < Perché stupirsi se 11 loro cuore cede ad una certa età, dopo una delle più logoranti attività che si conoscano? Pensate alla terribile complessità degli sforzi richiesti ad un uomo che dirige, sul podio, un concerto o una lunga sinfonia: egli lavo ra con la tensione di tutte le sue forze fisiche e spirituali, talvolta anche per cinque ore, interrotte soltanto da brevissime pause, in un ambiente per lo più surriscaldato e in mezzo ad un'aria cronicamente cattiva». Questa tensione, sottolinea il medico, è ben nota agli interessati: non c'è direttore che non debba cambiarsi almeno una volta, nel corso della direzione di un'opera, il colletto del frac completamente imbevuto di Budore, e spesso bisogna cambiare anche la maglietta e la camicia. Il quotidiano, che sta pubblicando un'inchiesta a puntate sull'argomento, aggiunge che la grande serata di gala, al cospetto del pubblico, non rappresenta che il culmine di tutta una catena di sforzi, di insonnie, di tormenti, di ire che l'hanno preceduta e preparata attraverso prove estenuanti. SI sommino, a ciò, i continui viaggi e le stesse emozioni che a temperamenti costituzionalmente ipersensibili dà l'esecuzione di certi capolavori musicali, che i direttori ricreano ogni volta dall'interno In uno stato difficilissimo dì equilibrio tra l'esaltazione e la lucidità mentale. Da un sondaggio eseguito tra diversi direttori è risultato che la maggioranza soffre di insonnia. Spente le luci della ribalta e taciutisi gli strumenti, i suoni suscitati dalla volontà del direttore continuano a perseguitarlo, così come una scacchiera perseguita, dopo la partita, un giocatore di scac chi. I nervi di un uomo che [ha diretto per una sera una orchestra, seguitano a lavorare meccanicamente anche dopo, fino a notte inoltrata. Dopo ogni concerto perciò diversi direttori cercano spesso una distensione artificiale nei sonniferi, che con il tempo diventa un vizio. Una decina di anni di questa vita corrode il direttore di orchestra con altrettanta intensità, se non più, del dirigente di una grossa azienda moderna. Sono queste, in breve, le ragioni che ora spingono i circoli musicali viennesi a cercare nella costituzione di uno speciale organismo medico il mezzo di difesa e dì prevenzione contro quella che si definisce qui < la sincope melo- diosa ». e. b.

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