Dalla cabina dell'Ambrosio penetrano attraverso il muro in una tabaccheria

Dalla cabina dell'Ambrosio penetrano attraverso il muro in una tabaccheria Dalla cabina dell'Ambrosio penetrano attraverso il muro in una tabaccheria Per aprire il varco si sono serviti degli attrezzi trovati nel cinema - Hanno rubato denaro, gioielli e accendini per un milione - Sopraluogo della « scientifica » I ladri sono entrati nella tabaccheria di via Carlo Alberto 42, quasi all'angolo di corso Vittorio, passando per il solilo buco nel muro II furto è stalo scoperto ieri mattina dal titolala Dario Rocchi, che ha l'abitazione al terzo piano della medesima casa La Mobile ha rilevato alcune sospette impronte digitali, ma sinora le indagini non sono state coronate da successo. A iato della tabaccheria si apre un corridoio clfe conduce alla cabina di proiezione del cinema Ambrosio. I ladri sono riusciti ad aprire l'uscio sulla via facendo scattare una serratura a otto mandate. Nella cabina hanno trovato una cassetta con ferri diversi per riparazioni: sicuramente essi sapevano di poter contare su questi ferri perché se ne sono serviti per aprire un foro attraverso il muro tra li corridoio ed il retro della tabaccheria. Foro largo 35 em., che indica come uno dei ladri fosse un ragazzo oppure un uomo di corporatura molto esile II ladro dal retro passò nella tabaccheria e, temendo che ci fosse un collegamento elettrico di allarme tra il negozio e l'abitazione del titolare, al terzo piano, tagliò 1 fili della luce Prese dai cassetti 14 mila lire in contanti, valori bollati, portasigarette, accendisigari. Si impossessò persino di un pesante bracciale in oro che la moglie del titolare aveva acquistato il giorno stesso e che aveva dimenticato in un cassetto. La Mobile ieri ha interrogato I i due operatori dell'Ambrosio che si erano fermati nella cabina sino al termine uello spettacolo. Pietro Cabodi ha dichiarato di eapccvberpds essere uscito alle 0,25 dopo aver fatto un giro di controllo per la sala in sostituzione di un collega ammalato. Era uscito in corso Vittorio, ma era tornato in via Carlo Alberto a prendere la bicicletta lasciata nel corridoio e ad attendere il secondo operatore, Carlo Duro, che nel frattempo aveva riavvolto le pellicole del film «Tutti a casa». I due si salutarono ed ognuno si avviò verso la sua casa. Tutti e due hanno assicurato di non aver inteso nulla, di non aver visto nulla, di non saper nulla. I coniugi Rocchi si sono ricordati che sabato scorso due ragazzoni si erano Intrattenuti a lungo nella tabaccheria chiedendo di vedere mille oggetti e non comperando niente. Però guardavano attorno curiosi: forse studiavano sul posto il piano di attacco ?

Persone citate: Carlo Duro, Dario Rocchi, Pietro Cabodi, Rocchi