In Assise tre autisti tedeschi che hanno offeso il tricolore

In Assise tre autisti tedeschi che hanno offeso il tricolore Snrannn processati in stato d'arresto In Assise tre autisti tedeschi che hanno offeso il tricolore —i ■ -■— ■ — L'altra notte a Rivarolo staccarono la corona dalla lapide dei Caduti e strapparono il nastro bianco-rosso-verde - « Eravamo ubriachi », ma i testi li smentiscono A Rivarolo tre camionisti tedeschi lacerarono lunedi notte un nastro tricolore e strapparono dalla lapide commemorativa dei caduti la corona di alloro; furono arrestati dai carabinieri e denunciati alla Procura della Repubblica. Ieri pomeriggio il sostituto procuratore dott. Pennello, dopo di averli interrogati con l'aiuto di un interprete, 11 ha deferiti alla Corte di Assise per rispondere di vilipendio alla bandiera. I tre tedeschi sono Friedrich Dettmar. nato a Dresda nel 1929 e residente a Biarwedel; Albert Karl Ernest nalo nel 1933 a Neunsotlineck e ivi residente; Friz Franz Schubrikoff nato nel 1928 a Krampec ed abitante in quella località. v Erano partiti da Hannover ed avevano portato macchinari per gli stabilimenti del Cotonificio Valle di Susa in Rivarolo. Alle 22 di lunedi erano entrati a bere nel bar del Municipio. Si erano trattenuti poco tempo. Alla mezzanotte si trovavano davanti al Municipio, e Agostino Cerrano, titolare del bar, che è di fronte, guardando fuori dal vetri per vedere come si mutava 11 tempo, li scorse presso la lapide del caduti della guerra 1915-1918. Sotto la lapide, appesa al muro era la corona di alloro con 11 nastro tricolore che nel mezzo aveva scritto in oro: «4 novembre ». La corona era stata deposta quel giorno con grande solennità. II più giovane dei tre tedeschi — l'Ernest — strappò il nastro tricolore, lo appaile.,oli'i, rimase incerto che cosa farne, poi se lo inniò sotto la giubba di cuoio. Un altro staccò dal muro la corona e se la infilò a tracolla. Cantando a squarciagola si avviarono per via Ivrea verso via Torino: incontrarono un passante che rincasava, Giovanni Merlo, e lo salutarono allungando minacciosamente verso di lui ì pugni. All'angolo delle due vie quello che aveva la corona a tracolla se la tolse e la gettò lontano Poi tutti e tre entrarono nel caffè-pasticceria Vicario. Intanto il Cerrano era corso fuori a cercar gente; In breve si raccolsero due vigili e due carabinieri che erano in paese per servizio. Quasi subito li raggiunsero Il maresciallo Gamba ed un sottufficiale. I carabinieri fecero alzare 1 tre tedeschi, già seduti ad un tavolino in attesa di essere serviti, e II accompagnarono in caserma. Furono Identificati e il maresciallo li dichiarò in arresto perché sorpresi in flagranza di reato; l'Ernest aveva ancora sotto il giubbotto il nastro tricolore. Ieri pomeriggio, Interrogati dal magistrato dott. Pennello, si sono difesi affermando di non ricordare nulla, t Non sappiamo che cosa dire, non siamo In grado di rispondere alle sue domande, perché eravamo ubriachi ». E l'Ernest: < Il nastro tricolore? Se lei dice che lo tenevo sotto il giubbotto avrà ragione; ma :o non so nulla». I testimoni Invece hanno assicurato che 1 tre non erano affatto ubriachi; Il reato di cui sono stati accusati è previsto dall'art. 292 del Codice penale: «Chiunque vilipende la bandiera nazionale o un ■ altro emblema dello Stato è pui ulto con la reclusione da uno a ,lre anni». L articolo, all'ultimo capoverso, precisa che risponde del medesimo reato < anche chi vilipende I colori nazionali raffigurati su cosa diversa da una bandiera ». I tre tedeschi si presenteranno In Corte di Assise in stato di arresto. Il processo è previsto per dicembre, perché la sessione della Corte si aprirà il 13 di quel mese. Difensore dì ufficio è stato nominato l'ovv. Rogozinski del Foro di Torino.

Persone citate: Agostino Cerrano, Albert Karl Ernest, Cerrano, Friedrich Dettmar, Gamba, Giovanni Merlo

Luoghi citati: Biarwedel, Dresda, Hannover, Rivarolo, Torino