Come si può anche vivere nella città più prospera d'Italia

Come si può anche vivere nella città più prospera d'Italia Come si può anche vivere nella città più prospera d'Italia Ieri. su « Specchio del tempi » abbiamo pubblicato tre lettere che rivelavano situazioni penose. Un artigiano chiedeva al 'fisco una tregua: è in arretrato con le tesse a causa di una lunga ma' lattla che lo ha costretto ad Interrompere il lavoro. Due anziane donne, madre e figlia, confidavano la loro tristezza di non poter più ascoltare la radio, loro unico svago. Avevano portato a riparare il piccolo apparecchio, nell'attesa 11 negoziante gliene aveva prestato un altro. Appena Inserito nella corrente, era avvenuto uno scoppio: bruciati 11 trasformatore, le valvole e l'Involucro* Non potendo rifondere I danni, avevano dovuto rinunciare al ritiro della radio aggiustata. Il terzo caso riguarda un uomo che ha perduto la gioia d' vivere perché gli sono caduti quasi tutti 1 denti. Suo unico desiderio, una dentiera che gli permetta di « assaporare ancora un pezzo di pane ». Slamo andati a trovare i protagonisti di quéste dolorose vicende L'artigiano è uscito domenica dall'ospedale di San Vito, dopo duo mesi e mezzo di degenza per bronco-polmonite e pleurite. 'Ha 46 anni, in passato era propriej'iario di un'officina di biciclette. Da 16 anni la moglie è malata ai polmoni, trascina la speranza da un sanatorio all'altro. Per provvedere alle cure, l'uomo ha speso tutti i risparmi ed ha affrontato fatiche superiori alle sue forze. La bottega è ora in un bugigattolo, Il lavoro scarso, i clienti sono operai poveri. 11 figlio sedicenne si storta di aiutare i genitori con il modesto salario di apprendista. Abitano nel retro dell'officina, in una povertà sconcertante. « Specchio dei tempi » provvedere oggi stesso a pagare le tasse dell'artigiano. Le due donne rimaste senza radio abitano in una < casa popolare » del Regio Parco. La più agpnLlttrtmppadgcedmocbprvlacgzSlsmtmpfms«ttnlttdclrrt11111i 1 <11■ 1111■ 1111111<ii■ 11111111111lim1111 111trim11 anziana ha 86 anni. Vedova di guerra, percepisce 17 miln lire d! pensione. La figlia, di 68 anni, ne. ha 9 mila dalla Previdenza. L'affitto rosicchia, da solo, 10 mila lire al mese. Con le rimanenti 16 mila devono nutrirsi, pagatré la luce, 11 gas, 11 riscaldamento. La figlia è appassionata di musica, per vent'anni ha fatto parte della corale « Stefano Tempia». Oggi «Specchio dei tempi» andrà a ritirare la radiolina delle due. sventurate, versando al negoziante 1' importo dell'apparecchio danneggiato. Sarà anche esaudito il desiderio delle due donne: possedere una radio a modulazione di frequenza. Glie la offre la Ditta Michele Bricco di coreo Vittorio 86, insieme all'abbonamento per il 1961 e ad un panettone per Natale. L'uomo che sospira una dentiera è un immigrato di 52 anni, invecchiato precocemente dalle malattie e dalla povertà. E' venuto a Torino tre anni fa dalle Puglie, con la moglie e 4 figli. La famiglia abita in due squallide stanze, in fondo ad un cortile, in via San Domenico. Pagano lo mila lire al mese di pigione; l'unico salario — tremila lire alla settimana — è quello del primogenito, che lavora da apprendista. La moglie guadagna qualcosa quando può, con servizi ad ore presso famiglie. Il marito è Inabile, la mancanza dei denti aggrava le sue condizioni. Anche per lui « Specchio del tempi » ha trovato la soluzione. Ieri ci hanno telefonato due odontoiatri: sono disposti a fornirgli « gratis » la protesi. Una ditta specializzata, la «Dentonium». offre gratuitamente la parte meccanica de il'apparecchio. Forse centinaia e centinaia di casi analoghi — e anche più dolorosi — esistono a Torino, città ricca e prospera. Ne siamo tutti responsabili, dovremmo sentire tutti un po' di rimorso. sndcnnpsncdrdDeKsFalagVdbtnnlgdsdrnabsn—ti111e111li■ 11111111111ti111111m11il11■ 11>mil11111li11111ti | i

Persone citate: Stefano Tempia

Luoghi citati: Italia, Torino