"Recital,, al Gobetti di Paola Borboni

"Recital,, al Gobetti di Paola Borboni "Recital,, al Gobetti di Paola Borboni Il Teatro Stabile di Torino ha offerto ai suoi abbonati un « recital » Ai Paola Borboni. Lo spettacolo sì ripeterà al Gobetti per qualche sera. E' intitolato Volti di donna e si compone di cinque atti unici: La bottiglia di acqua minerale di Riccardo Bacchelli, Emilia di Aldo Nicola;), Sola in casa di Dino Buzzati, La Formica di Carlo Terron, Fine di giornata di Stefano Pirandello. Già alcuni anni fa, la Borboni diede questa rappresentazione a Torino, in un'altra sala di teatro. Vi appare sola, come in cinque variati monologhi, senza ausilio di compagni, di « repliche », di complessi movimenti scenici: tutta l'azione è concentrata in lei, nella sua energia espressiva, nella capacità di tratteggiare un carattere, un tipo, un sentimento o, magari, la sintesi, la somma patetica, ironica, desolata di tutta una vita. Nel primo « pezzo » c'è una signora ricca e anziana, una ghiottone che s'è goduta l'esistenza, ha banchettato sempre, tartufi e champagne, in- o saziata, vorace e un po' stol a a ta, ed ora è a regime, beve l'acqua minerale; nel secondo c'è una passeggiatrice devastata dal tempo, racconta la sua storia dalla prima guerra in poi, storia di una povo-n prostituta che, dice, in fin dei conti, una pensione potrebbe avercela anche lei; nel terzo una cartomante scopre nel cliente, al quale va dicendo la sorte, quegli che tra poco tenterà di strangolarla, atmosfera di terrore, procedimento granguignolesco; poi c'è la vecchia soubrette che ha fatto il gruzzolo, e si annoia, quanto si annoia, e ogni tanto si paga una distrazione, ma ancl 2 i gio'"Uiotti compiacenti costano >gni giorno di più- e infine una donna di casa, finiti i lavori, il un momento di quiete, di pace delicata e lieve, pensa a se stessa, fantastica, sogna... Dalla comicità cordiale, distesa, faceta dì Bacchelli agli incubi di Buzzati, dal sarcasmo amaro di Nicolaj alla facilità burlesca di Terron, al sentimentalismo letterario e gentile di Stefano Pirandello, Paola Borboni ha saputo modulare una sequenza di vivaci, e intense, e piacevoli « caratterizzazioni ». E' stata molto brava. Con raffinata esperienza teatrale ha riempito il palcoscenico di quello ch'era detto e visibile e di quello che soltanto era suggerito ed evocato. Truccature che subito, al suo apparire, stupivano ogni volta lo spettatore; maschere colorite, beffarde o tristi, amene o canagliesche, lepide o dolci e drammatiche. E il.discorso, quello strano discorrere sempre sospeso, interrotto, ripreso, in modo che tra parola e parola si insinuasse il resto dell'azione, degli stati d'animo, e balenassero gli altri personaggi invisibili, e si intuissero i loro motti e detti, quel discorso un po' segreto un po' confessato e aperto, fu condotto dall'attrtce con accorta misura, con agile brio, con forza. Non tutto ciò ch'ella rappresentò e disse era della stessa levatura scenica e stilistica, e non tutti i suoi tratti descrittivi e dimostrativi e comici e drammatici furono egualmente felici e schietti. Ma quella volontà di far bene, e l'impegno vigoroso, e il gusto del pittoresco, e la vivacità maliziosa e caricaturale divertirono il pubblico, lo tennero attento e compiaciuto per due ore di spettacolo, che ella resse da sola. E non è poco. E il successo fu caloroso. Applausi molti ad ogni atto, ed alla fine, quando l'attrice si presentò alla ribalta, una lunga, cordiale ovazione. f. b. Teatro Carignano — Stasera alle ore 21, Inaugurazione della stagione lirica autunnale, organizzata dall'Ente Teatro Regio. L'opera di apertura sarà « Il matrimonio segreto » di D. Clmarosa, diretta e concertata dal maestro Tullio Serafln. Regia di Riccardo Moresco.

Luoghi citati: Emilia, Torino