Dizionario biografico degli italiani di Luigi Salvatorelli

Dizionario biografico degli italiani Dizionario biografico degli italiani E' vero, ed è anche ovvio, che l'individuo conta, per la storia, secondo quello che ha fatto: chi nulla ha fatto, non merita di esser ricordato. Non c'è, però, nessuno che, alla lettera, sia vissuto senza far nulla: aggiungiamo dunque, per il criterio di scelta storica: nulla di notevole. Che cosa è, però, lo « storicamente notevole »? Difficile, anzi impossibile a definire univocamente. I criteri di Valutazione possono variare da storico a storico secondo il punto di vista, la concezione generale della storia; e altresì secondo il genere della materia storica trattata. Un fatto insignificante per la storia politica — in senso stretto — può essere interessante per quella sociale, economica, religiosa. E' facile accorgersi che i punti di vista della storiografia, dal tempo delle « Vite parallele » di Plutarco, si sono andati modificando, allargando, moltiplicando, in stretta relazione con le trasformazioni politiche, sociali, ideologiche. L'avanzata della democrazia, l'« avvento delle masse », si è ripercosso necessariamente sulla storiografia. La vita quotidiana è assurta al primo piano della ricerca storica. Non per niente vediamo spuntare ogni tanto (specialmente all'estero) monografie e collezioni su « la vita quotidiana » nei secoli passati e presso i diversi popoli, dall'epoca contemporanea risalendo indietro fino alla Grecia e a Roma antica, sino all'Oriente egiziano e assiro. A prima vista, codesto indirizzo storico, che possiamo chiamare sociale, non sembra favorevole alla biografia. L'individuo scompare di fronte all'etichetta sociologica, alla ricerca statistica. Ala il fatto è che, finche si rimane sul piano della sociologìa e della statistica, non si arriva alla storia. Per arrivarci occorre, precisamente, l'individualità. Occorre avere innanzi a sé uomini, persone. L'indirizzo storico-sociale, se portato innanzi con serietà, approda a una moltiplicazione degli individui <t storici ». Si finisce per rendersi conto che i grandi fatti storici, le grandi epoche storiche, sono fatti ed epoche di moltitudini. Non già che scompaiano le grandi personalità; ma ci si accorge che l'opera loro è inizio, interpretazione, riassunto, di quella di migliaia e di,milioni di individui. Non tutti, certo, identificabili, « biografabili »; ma pur tuttavia tanti da fornire Jo schedario di decine e centinaia di volumi; di dizionari biografici universali, nazionali, regionali, locali. * * Non è possibile, non dico agli studiosi di storia, ma ai politici, ai letterati, agli uomini di assemblee e dì associazioni, ai mondani salottieri, ai familiari raccolti in conversazione non più innanzi al focolare, ma nella stanza della televisione, fare a meno dei dizionari biografici. Per una consultazione occasionale immediata, per la rapida identificazione e datazione di ùn personaggio, possono render servizio i dizionari di pochi volumi, perfino di uno solo. Ma per la ricerca scientifica, o più modestamente per la soddisfazione della coltura media, della curiosità non troppo elementare, il grande dizionario biografico è indispensabile. Le maggiori nazioni civili hanno incominciato da molto tempo a provvedere a una simile esigenza, e seguitano a farlo sia rifacendo opere vecchie, sia aggiornando e continuando quelle ancora valide. Siano ricordate qui soltanto due di queste imprese, tanto per concretare il discorso. VAllgemeine Deutsche Biographie, uscita in Germania dal 1875 al 1910 (cinquantacin que volumi), viene adesso rinnovata, in misura più concisa, nella Neue Deutsche Biographie, iniziata nel 1953, e arrivata con soli quattro volumi sino a « Falck ». Più noto, e più gran dioso, è l'inglese Dictionary of National Biography, incomincia to a pubblicarsi nel 1885, e completato via via con nuovi volumi: l'ultimo comprende gli anni 1941-1950, cioè coloro che sono morti entro questi termini cronologici. E', infatti, regola ordinaria di questi grandi dizionari biografici, di non comprendere i viventi, per i quali ci sono altri strumenti (come il notissimo Who's IVho, che ogni anno si aggiorna escludendo i morti e aggiungendo altri viventi divenuti di notorietà mondiale). * * Era veramente ora che anche l'Italia avesse un'opera del genere; la sua mancanza era sentita non solo come una lacuna culturale, ma come una inferiorità nazionale. Possiamo finalmente rallegrarci, perché è in corso il riempimento della lacuna, e la scomparsa della inferiorità. E' uscito il primo volume («Aaron» - «Albertucci») del Dizionario biografico degli Italiani; e possiamo considerare assicurata la continuazione dell'opera sino in fondo, essendo essa intrapresa dall'* Istituto della Enciclopedia italiana ». Possiamo anche constatare, dall'esame di questo primo volume (si annuncia prossimo il secondo), che l'organizzazione dell'opera è tale da rispondere alle esigenze scientifiche e pratiche di una simile impresa, così da porre il nostro paese, anche in questo campo, alla pari con i maggiori paesi civili. La preparazione dell'opera risale al 1925, e l'iniziativa di essa fu dello stesso fondatore dell'Istituto della Enciclopedia italiana, Giovanni Treccani degli Alfieri. Il primo presidente dell'Istituto, Giovanni Gentile — cedo qui la parola al presidente attuale, Aldo Ferrabino — « ne affidò la direzione a Fortunato Pintor, lucida eruditissima mente, di nobiltà rara » (non posso fare a meno, qui, di interrompere la citazione per mandare il mio personale, affettuoso e reverente saluto alla memoria dcluomo egregio, da poco scomparso: veramente uno dei migliori da me conosciuti durante una ormai lunga vita. Seguita il Ferrabino): «Per trentacinque anni, due generazioni di dotti hanno atteso a questo complesso lavoro... Adesso, per un fausto incontro di date, il primo volume del Dizionario biografico degli Italiani vede la luce in coincidenza con le solenni manifestazioni che celebrano in questo paese il centenario dell'Unità ». Il Ferrabino seguita nella prefazione facendoci sapere che furono apprestate, nel terzo di secolo di preparazione, circa quattrocentomila schede, da cui risultò che il dizionario avrebbe dovuto includere duecentomila voci. Fu giudicato che fosse necessaria una riduzione, a circa quarantamila biografie, in quaranta volumi. Non per questo il materiale in più andrà perduto. Esso è riserbato a « un Repertorio futuro, nel quale saranno adunate le notizie necessarie e sufficienti alla precisa indicazione delle minime voci ». Il nuovo direttore dell'opera è Alberto Maria Ghisalberti, presidente dell'Istituto per la storia del Risorgimento italiano: e il suo nome è garanzia ulteriore per il felice e rapido progresso dell'opera. Ho scorso tutto il primo volume, soffermandomi su parecchie e diverse voci. Per quel che ho visto — e per quel che potevo giudicare — mi paiono soddisfatte le. due esigenze principali di una simile opera: dare tutte le notizie di qualche rilievo sui personaggi biografati, e darle con ordine, chiarezza e concisione. Mi è parsa anche aiimiiimiiiiiiiiiiiiiiiiimiiiHimiiimiim generalmente soddisfacente la proporzione di sviluppo fra le diverse voci, da quelle contenenti, per i nomi poco noti e di minore importanza, le pure notizie biografiche, alle vere e proprie monografie, pur concise, per i grandi personaggi. Questa esigenza della proporzione è veramente fondamentale; e sia ccito raccomandare alla Direzione dell'opera di seguitare a vigilarla sempre, rigorosamente. Non rimane che augurare un ritmo regolare e rapido di pubblicazione tale da permettere in un decennio o al massimo in un quindicennio il compimento dell'opera, che poi sarà facile aggiornare con volumi complementari: poniamo, ogni dieci anni, come già si fa per l'« Enciclopedia italiana ». Luigi Salvatorelli •IIIMIII IllIMMMIIIII llllllll II1IIIIII1I1

Persone citate: Alberto Maria Ghisalberti, Aldo Ferrabino, Alfieri, Fortunato Pintor, Giovanni Treccani

Luoghi citati: Germania, Grecia, Italia, Roma