Dispute ideologiche a Praga per il film "Carosello napoletano,,

Dispute ideologiche a Praga per il film "Carosello napoletano,, Mentre dilaga l'entusiasmo del pubblico Dispute ideologiche a Praga per il film "Carosello napoletano,, (Dal nostro corrispondente) Vienna, 12 novembre. H film Carosello napoletano è arrivato in questi giorni per la prima volta a Praga e si è subito trovato al centro di un incrociato "uoco polemico. Poiché la discussione ideologica non è frequente in Cecoslovacchia, cauto paese comunista in cui si evitano le disquisizioni che possano diventare rischiose, vale la pena di esaminare più da vicino quello che sta succedendo a causa del successo del film italiano e dell'ondata di e. napoletanismo » che esso ha diffuso al repertorio musicale della radio e della televisione di Praga. Mentre la sala cinematografica in cui si proietta la pellicola è esaurita ogni sera ed i dischi con canzoni napoletane si vendono nel negozi e la radio diffonde le melodie contenute nel film, diversi critici cinematografici, anche di riviste specializzate, hanno cominciato ad occuparsi del lavoro ed a lodarlo. Il bimensile «Kino», di Praga, prende le mosse da lontano e, dopo essersi dilungato in una disamina del nèo-realismo, conclude che « per troppo tempo si è creduto che degni di nota siano soltanto quei film italiani contrassegnati dallo stile neorealista»; e qui s'intona un panegirico a Carosello napoletano: «Anche se il film del regista Ettore Giannini, tratto da un testo dello scrittore Maretta, è mille miglia lontano dal neorealismo, anche se la vita dì una parte dell'Italia vi è stilizzata in maniera non realistica, con tonalità stravaganti e colori Vivaci, ciò non di meno esso piace al nostro pubblico e riscuote un grande successo >. La rivista se ne compiace e domanda solo «se la pellicola potrà essere compresa in tutto quello che gli autori si proponevano di esprimere *■. IÌa critica, a questo punto, da cinematografica si fa sociale: l'autore dello scritto, anche da tale punto di vista, si dichiara soddisfatto « perché sotto le migliori canzonette popolari napoletane, sotto il colore delle danze per le strade, si nasconde molto di più dì un egregio divertimento: da lungo tempo non vedevamo qualcosa di simile sui nostri schermi ». Il clamore suscitato intorno al film italiano ha finito con l'insospettire i massimi censori: con una dura stroncatura sìa del film che delle critiche favorevoli ad esso, è intervenuto addirittura il «Tvorba», organo ideologico del comitato centrale del partito comunista: « Ogni scena di questo film, è bene dirlo con chiarezza, rappresenta una menzogna — scrive il "Tvorba" — si tratta di una spacconata, simile a quelle riviste confezionate nei teatri borghesi di BroadwaV; unico scopo del film è quello di diffondere menzogne sulla realtà italiana». A queste parole qualcuno, non si sa bene se la radio, che continuava a lodare Carosello napoletano o i funzionari dell'ufficio addetto all'importazione di film stranieri, deve aver reagito: ihfatt! qualche giorno dopo il « Tvorba » è tornato ancora all'attacco, e riferendosi alle ragioni della prima stroncatura, ha deprecato che i difetti del film « lascino indifferente la radio cecoslovacca», a sentire la quale «Napoli sarebbe la città dell'amore e delle serenate dove persino i soldati andrebbero alla guerra cantando » e « Carosello napoletano sarebbe un film modello per i cinematografi di un paese socialista». e. b.

Persone citate: Ettore Giannini, Maretta

Luoghi citati: Cecoslovacchia, Italia, Napoli, Praga, Vienna