Notevoli affermazioni del centro in quasi tutte le città piemontesi

Notevoli affermazioni del centro in quasi tutte le città piemontesi Notevoli affermazioni del centro in quasi tutte le città piemontesi 1 nomi dei nuovi consiglieri comunali nei centri con oltre 10 mila abitanti Asti. 8 novembre. La democrazia ristiana e il partito socialdemocratico probabilmente, secondo opinione diffusa, saranno soli a formare la Giunta comunale ad Asti. Essi dispongono infatti della maggioranza assoluta in Comune, e precisamente di ventun seggi, di eul 17 de e 4 psdi; ciò sarà permesso dal''aumento che i due. partiti hanno avuto nel numero dei suffragi, che ha visto aumentare nei confronti del 1956 la democrazia cristiana di due seggi e 1 socialdemocratici di uno. Fermi su due seggi (pur con diminuzioni d. voti) i liberali e su uno il partito monarchico; aumentano di un seggio i socialisti (passando dh cinque a sei seggi), a scapito dei comunisti, che scendono da nove rd otto seggi. Pure in diminuzione i seggi de' partito dei contadini, che passano da tre a due. Sempre secondo le voci che corrono In città, se si raggiungesse l'accordo dc-psdi', la de avrebbe il sindaco nella persona del democristiano dottor Giovanni Giraudi, direttore didattico di Asti. Oltre Giraudi gli eletti de sono: Guglielmo Berzano, Cesare Marchia, Terenzio Gentile Carlo Curletto, Leopoldo Baracco, Onorina Rainero, Guido Faccaro, Alberto Schifone, Angelo Vada, Lorenzo Cane, Carlo Rostagno, Francesco Argenta, Alessandro Arri, Davide Borello, Sergio Venturini, Giuseppe Graziano. I liberali nuovi consiglieri sono: Gilberto Barbero, Emilio Nosenzo. I socialdemocratici eletti: Pier Luigi Romita, Bruno Maggiora, Giuseppe Cavanenghi, Angelo Marchisio. I socialisti: Severo Alocco, Giuseppe Cirio, Innocenzo Nosengo, Giuseppe Petroselll, Giuseppe Salla, Leonardo Cendola. I contadini: Carlo Turello, Vincenzo Balestrino, conosciuto come il « mago ». I comunisti sono: Felice Platone, Secondo Amerio, Fontana Arcelli, Oddino Bo, Pietro Cossetta, Giuseppe Gaeta, Giovanni Raviola, Mario Verderio L'unico monarchico riuscito eletto è Franco Nela. Per le provinciali, la democrazia cristiana h.i pure aumentalo il numero dei voti, ma. per il congegno della nuova legge elettorale, passa da dodici a dieci seggi; il psdi, ohe ha avuto un aumento di circa 4 mila voti, passa Invece da uno a due seggi; il psi scende da tre a due seggi; 11 pei vede Invece aumentare I suol seggi di uno, raggiungendo quota quattro; In diminuzione i seggi del pli, che scende da tre a due; stazionaria la posizione del partito del contadini (3 seggi) e del partito monarchico (1 seggio). Anche per l'Amministrazione provinciale, è opinione che si potrebbe formare una giunta rìemocristiana-psdi disponendo questi due partiti esattamente della metà dei seggi. A Nizza Monferrato dove esisteva una strana situazione il sindaco Giuseppe Chiappini ha ottenuto con la sua lista una netta vittoria. Eletto con la de nel 1951 e nel '56, Il Chiappini circa un anno fa veniva sconfessato dal partito per il dissidio con il segretario politico della sezione nlcese. Decide quindi di presentarsi alle elezioni con una lista propria (contrassegnata dalla dicitura « democristiani indipendenti »). Tutti coloro che si schieravano con lui venivano espulsi dal partito. Questi « democristiani indipendenti» hanno ora conquistato oltre il 50 per cento dei voti, tanto è vero che < suffragi ottenuti (2652) superano quelli sommati dalle altre liste: de 1177, pei e psi 1081, pli 223, psdi 151. Ai dissidenti andran nr pertanto 16 seggi di maggioranza, alla de I 'di minoranza.

Luoghi citati: Asti, Nizza Monferrato