Aumentata dell'11 per cento la produzione industriale

Aumentata dell'11 per cento la produzione industriale Dal issa al 1BBO tn Italia Aumentata dell'11 per cento la produzione industriale La più recente indagine conferma il favorevole andamento della congiuntura - Incremento del 31,4% nelle esportazioni - Costante sviluppo della domanda interna Roma, 5 novembre. Il ritmo elevato dell'attività imprenditoriale e il clima generalmente ottimistico continuano a caratterizzare il sistema economico italiano, nel momento in cui per altre economie occidentali sono avvertibili sintomi di rallentamento nei tassi di sviluppo. Lo attestano, oltre ai dati statistici resisi disponibili nell'ultimo periodo e alle prime notizie sul ritmo della ripresa autunnale, anche i risultati della quinta inchiesta congiunturale trimestrale condotta, nella prima decade di ottobre, dall'Istituto per lo studio della congiuntura e da < Mondo economico >. Per quanto riguarda i dati statistici, nel mese di agosto, ultimo per il quale si abbiano dati completi, l'indice generale della produzione industriale — rettificato per tener conto della componente stagionale — ha raggiunto un nuovo massimo, portandosi a 185,7. Fra il primo e il secondo quadrimestre del 1960, l'attività produttiva è aumentata, sulla base degli indici dell'Istituto di Statistica, del 3,4 per cento. Questa percentuale è la sintesi di un aumento del 2,3 per cento nella produzione di beni di utilizzazione immediata per l'industria, del 3,5 per cento in quella di beni di consumo, e del 4,1 per cento in quella dei beni di investimento. Riportato ad -anno, l'incremento medio quadrimestrale equivale a un tasso di accre¬ scimento di quasi 1*11 per cento-, il che significa che l'attività industriale italiana ha continuato ad aumentare, anche nei mesi più recenti, in misura superiore a quella che è stata la tendenza di fondo dell'ultimo decennio. Il settore degli scambi con l'estero sembra offrire ulteriori indicazioni favore voli circa l'evoluzione del sistema produttivo italiano. La domanda industriale di materie prime e semilavorati continua a mantenersi non solo elevata, ma anche in regolare espansione, fornendo cosi una indicazione significativa circa i programmi di lavoro dell'industria italiana. Le importazioni di questi prodotti sono pertanto aumentate notevolmente, così come le Importazioni di beni finali strumentali sono aumentate in media del 50 per-cento rispetto allo stesso periodo del 1959. Anche le esportazioni continuano a mostrare una evoluzione sostanzialmente positiva. Aumentate nei primi otto mesi del 1960, in termini di quantità, del 31,4 per cento nei confronti del corrispondente periodo del 1959, esse si sono accresciute fra il primo e il secondo quadrimestre di questo anno dei 4,9 per cento, più che fra il primo e li secondo quadrimestre del 1959. Riguardo la domanda interna dei consumatori — prosegue la nota dell'Iseo — essa continua à segnare consistenti progressi in tutti i settori, e soprattutto in quello dei beni durevoli. La domanda di autoveicoli ha raggiunto nei mesi estivi punte insolite, tanto che le autovetture nuove di fabbrica entrate in circolazione nel solo bimestre luglio agosto hanno toccato le 80.000 unità, contro poco più di 45.000 nel corrispondente bimestre 1959, mentre il numero degli abbonati alla tv, contempora neamente, ha segnato incre menti inconsueti, quali, del resto, ha registrato tutta la domanda di beni e di servizi, a carattere ricreativo, sportivo, eccetera. D'altra parte, le migliorate condizioni di occupazione e di reddito non possono non avere come immediata ri percussione un allargamento della domanda di consumo, messa in evidenza del resto da tutti gli indici disponibili La nota conclude rilevando che, al momento, unico punto debole dell'evoluzione economica italiana rimane il meno favorevole andamento del settore agricolo, la cui produzione — malgrado gli ulteriori progressi della zootecnia — registrerà in sede di consuntivo regressi sul 1959. Il che significa che — pur tenuto conto della migliore intonazione assunta dai mercati e del proseguito alleggerimento demografico delle campagne — i ricavi degli agricoltori, e quindi la domanda da essi provenien te, sono destinati ad avere uno sviluppo comparativamente più contenuto.

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