Un rapido itinerario tra le auto più interessanti di Gino Nebiolo

Un rapido itinerario tra le auto più interessanti Da una a cinque ore per visitare gli stands Un rapido itinerario tra le auto più interessanti Vetture, fuoriserie, veicoli industriali ed accessori radunano in quattro gruppi gli appassionati del motorismo Il Salone dell'Automobile, la manifestazione più ghiotta e spettacolare dell'anno, ha finora richiamato nel palazzo de! Valentino oltre centoventimila persone (un primato). Ieri, con il bel tempo, specialmente nel pomeriggio i padiglioni brulicavano di gente. Oggi sarà giornata dì punta, forse si toccherà il vertice dell'affluenza: al pubblico dei torinesi si aggiungeranno comitive di altre città e di altre regioni, tifosi di calcio, appassionati di tecnica, soci degli Automobile Club, ed anche numerosi stranieri che hanno scelto la giornata festiva per un viaggio a Torino. Una visita accurata al Salone prende circa cinque ore. Non tutti le hanno a disposizione. Tenteremo perciò di tracciare un itinerario rapido e sommario, una specie di guida per chi ha fretta e vuol-vedere, di ciò che è esposto, al- meno l'essenziale. Gli altri non hanno bisogno di « ciceroni » e con il catalogo alla mano possono sbizzarrirsi a frugare ogni angolo della grande rassegna. Incominciamo dal settore delle vetture, quello che presenta le novità di maggiore rilievo e di interesse generale. E' nel secondo padiglione, al centro del palazzo. VETTURE — La Fiat espone, nello stand 337, tutti i suoi modelli e, su una piattaforma girevole, la « 500 D », la « 600 D>, la «1100 Speciale > e la < 1100 Export », con i motori sezionati e funzionanti; inoltre mette in mostra, in prima assoluta, la piccola, portentosa Piat-Abarth < 1000 > carrozzata da Pinin Farina, detentrice di un record mondiale e di otto record internazionali. La «Flavia» Lancia è nello stand 335. Dell'Alfa Romeo (stand 388) merita una sosta la «2000 sprint», un coupé che corre fino a 175 km orari e costa 2 milioni 900 mila lire. La inglese Aston Martin esibisce l'auto più veloce dì questo Salone, la berlina sportiva < DB4 » gran turismo, carrozzata da Zaga- a a a 0 2 a to, cilindrata 3700 ce: raggiunge i 290 chilometri all'ora. Abarth (stand 325), accanto al coupé « 2200 », ha lo snello ed elegante « 1600 ». L'ultima nata delle industrie automobilistiche italiane, la Innocenti, nello stand 390, ha portato le sue due creazioni, la « A 40 berlina » e lo spider « 950 » carrozzato da Ghia (costa 1 milione 150 mila lire). Maserati (stand 303) ha la bella berlina « 5000 », carrozzata da Touring, per sportivi che dispongono di molti quattrini: 8 cilindri, velocità massima 270 km orari. E Moretti (stand 303) la nuova linea per la vettura « 1000 », nei tipi berlina, spider e coupé. Osco (stand 301) la stupenda « 1600 » gran turismo accanto allo spider « 1500 ». Il Giappone compare per la prima volta al Salone con una collaborazione nipponico-italiana: la casa Fuji si è fatta disegnare da Michelotti e carrozzare da Alternano il coupé e lo spider della « Skiline sport». La tedesca N3U (stand 330) presenta un modello in movimento del suo nuovo motore a pistone rotante e lo spider della « Sport Prinz », minuscola automobile carrozzata da Bertone. Della Ford,' nello stand 364, vi è la < Taunus » di recente ideazione e, del gruppo delle americane, la Ghrysler (stand 315) e la General Motors (stand 339), con le massicce < compact cars » e le macchine di gran lusso. Abbiamo così concluso il breve giro fra le vetture di serie. Avviamoci al terzo padiglione, nel regno dei carrozzieri. FUORISERIE — Pinin Farina, il principe degli stilisti, su un podio nello stand 637 ha posto la ormai celebre « PFX », vettura sperimentale con ruote a rombo, cilindrata 1100 ce, sempre attorniata dalla folla e dai fotografi. Di Farina vi è pure la prima vettura italiana con aria condizionata, una «Flaminia» coupé e la stupenda Ferrari < Superamerica». Ghia (stand 636) continua a studiare automobili del futuro, come la « Selene II », ove i posti dei passeggeri volgono la schiena al guidatore, in una scocca dì alluminio e di cristallo; e vale la pena di soffermarsi anche accanto alla sua Fiat coupé « 2100 » speciale, alla fastosa «L6.4», riservata a compratori di eccezione (è l'auto dei divi di Hollywood, costa quasi dieci milioni) e allo «studio» di carrozzeria per vetture da primato, in cui il pilota è in posizione quasi supina e non ha volante, poiché il bolide è progettato per record su piste lineari, senza curve. La macchina più cara del Salone è il coupé Ferrari « 250 g. t. » di Bertone (stand 636): prezzo 12 milioni, ha 3000 di cilindrata, un* carrozzeria con elementi smontabili, un cruscotto da aeroplano supersonico ed una vernice madreperlacea ricavata dalle squame dei pesci. Una carrozzeria particolare, del tutto priva di sporgenze, è di Boneschi (stand 629) sul' lo spider Fiat « 1500 ». La Triumph inglese è stata rivo luzionata ed abbellita da Vi gnale che, con la « Italia 2000 » ha fatto una vettura dal profilo dolce e morbido, tipicamente italiano. Sotto l'emiciclo del palazzo, nell'ampio seminterrato — il terzo padiglione — vi sono i rimorchi, i veicoli con applicazioni speciali e pubblicitari; il profano che ha fretta può li mitarsi ad un'occhiata all'autobus per trasporto degli alunni (il primo « school bus » ita liano) di Boneschi e l'aula ino bile con una biblioteca che può contenere duemila volumi. E intanto scende verso il lungo tappeto rotante che in pochi attimi lo accompagna nel re¬ parto dei veicoli industriali, al quinto padiglione sotterraneo. Anche qui ci limiteremo a indicare le curiosità. AUTOVEICOLI INDUSTRIALI — UAerfer di Napoli espone l'autobus « Metropoi » a due piani, su Fiat 412, lungo 11 metri: ospita sino a 150 passeggeri; un analogo autobus con l'imperiale è di Viberti, con la capacità di 140 persone, 50 al primo piano e 90 al pianterreno (ed il pubblico 11 gremisce, ne prova il comfort in attesa che i pullman entrino in funzione nelle nostre città). Ed ancora autobus per gli aeroporti, autoambulanze, autolibrerie, l'autocarro Fiat « 690 » che con il rimorchio ha una portata di 22 mila 500 chili, il filobus destinato alle linee urbane di Atene che ha già le ' scritte in caratteri greci, una camionetta pronta per spedizioni nel Sahara. Ritornato al piano superiore, il visitatore può concedersi una distrazione sulle gallerie del secondo padiglione o ne gli stands del , primo, verso l'ingresso principale, dove sono gli accessori. Non è tempo perduto, soprattutto se la sua automobile ha bisogno di qualche ritrovato per essere aggiornata, abbellita o resa più co moda e sicura. ACCESSORI — Vi è ogni prodotto, dall'accendisigari di sicurezza, che evita di bru- ciarsi i pantaloni e rischiar di uscire di strada, al clacson dal suono argentino ed inconsueto, alle stoffe per ricoprire i sedili, alle calandre cromate e piene di fantasia, alle radioline per automobile. Una ditta tedesca presenta una cintura di sicurezza che viene ancorata per una estremità al pavimento della macchina e per l'altra al piantone tra 1 due sportelli ed impedisce al passeggero di volar fuori in caso di scontro o di capovolgimento. Né mancano modelli di frigoriferi per vetture e roulottes, che funzionano con le batterie dell'auto; e imbottiture speciali dei sedili per il sollievo di chi, al volante, deve compiere lunghi tragitti. Il veloce viaggio nel 42° Salone è finito. La guida è, na¬ tb turalmente, incompleta ed ha lasciato in un canto moltissima parte delle cose che sarebbe utile, o singolare, passare in rassegna. Una seconda visita potrà completare il gusto della scoperta. L'esposizione nasconde fra le sue pieghe altri segreti e altre tentazioni che è meglio svelare da soli, senza l'aiuto di nessuno. Gino Nebiolo La linea tondeggiante della vettura DS19 esposta al Salone torinese (Foto Moisio) i li ihi di tlli d idi l tlt ilt d ha

Luoghi citati: Atene, Giappone, Hollywood, Italia, Napoli, Torino