Entra in un alloggio dalla finestra e tenta di strozzare la cameriera

Entra in un alloggio dalla finestra e tenta di strozzare la cameriera Entra in un alloggio dalla finestra e tenta di strozzare la cameriera In piena notte in una casa signorile della collina - La ragazza, che era sola, sviene per lo spavento, e l'aggressore fugge senza rubare nulla La Squadra Mobile si sta occupando da ieri mattina di uno strano ed allarmante episodio clm sarebbe accaduto — secondo la denuncia di una giovane cameriera — in una signorile casa della collina. La cameriera ha ventun anni, si chiama Maria Marchese ed è a servizio presso la famiglia dell'ing. Francesco Migneco in via Tonco 18. Ecco il suo racconto: l'altra notte si trovava sola nell'alloggio (che è al pianterreno) : l'ing. Migneco e la signora si erano recati fuori Torino. La ragazza stava dormendo nella sua stanza, allorché veniva destata da un rumore proveniente dalla camera attigua. Accendeva la luce. L'orologio segnava l'una e trenta. Infilava la vestaglia e andava nella camera accanto. Terrorizzata, scorgeva la tapparella della finestra che dà sul giardino che s'alzava lentamente: sul davanzale apparivano due mani. Per lo sbigotttmento — è sempre la Marchese che parla — non riusciva né a gridare né a muoversi. La tapparella, manovrata dall'esterno, si alzava del tutto e con un agile salto s'introduceva nella camera un giovanotto che la cameriera descriverà più tardi come tarchiato, abbastanza ben vestito, con un abito scuro e la camicia bianca; età sui 24-26 anni. Lo sconosciuto le si avvicinava con viso minaccioso e le intimava rudemente dl non parlare: nel tempo stesso le afferrava con forza un braccio. La Marchese finalmente si scuoteva: si divincolava con energia e riusciva a liberarsi. Correva in anticamera, ma io sconosciuto le era sopra e le stringeva la gola. A questo punto la cameriera perdeva i sensi. Rinvenuta dopo una mezz'ora, constatava di essere sola. Dal1 alloggio non era sparito nulla. Dava l'allarme uscendo sul pianerottolo e interveniva il custode dello stabile, Giuseppe Carrer. Immediatamente il Carrer telefonava alla questura e una macchina della Mobile accorreva a tutta velocità. La Marchese veniva prudenzialmente accompagnata all'istituto Maria Ade laide, ma qui i sanitari la dimettevano subito, non avendole riscontrato nessuna contusione Gli agenti chiedevano alla Mar chese se il fatto di dover pas sare sola la notte non le avesse arrecato un forte turbamento, tale da causarle allucinazioni. Ma la Marchese Insisteva con sicurezza nel suo racconto.

Persone citate: Carrer, Francesco Migneco, Giuseppe Carrer, Maria Marchese, Migneco

Luoghi citati: Torino