La diversa interpretazione del regolamento calcistico causa degli incidenti avvenuti a Milano e Newcastle

La diversa interpretazione del regolamento calcistico causa degli incidenti avvenuti a Milano e Newcastle La diversa interpretazione del regolamento calcistico causa degli incidenti avvenuti a Milano e Newcastle Ai falli evidenti degli inglesi, gli italiani hanno risposto con irregolarità meno palesi - Lo stile di gioco delle squadre britanniche è per tradizione assai deciso e può causare seri infortuni agli avversari - Ricomincia il campionato con l'atteso confronto Juventus-Milan Le due partite di, carattere internazionale che erano in programma nel corso della presente settimana, hanno, complessivamente, .■■■•••j.to esito favorevole per il calcio nostro. Se si fosse andato ai punti, facendo una classifica secondo l'uso, noi avremmo vinto con un totale di tre, ed 4 nostri avversari avrebbero perso con un punto isolato. V'è da esserne lieti, senza andare in euforia e senza perdere la testa. Senza sprofondarsi nella pubblicità per gente che di pubblicità vive. V'è da essere lieti secondo le ultime notizie, anche per lodevole comportamento della nostra rappresentativa « sotto ai SS anni di età », che su suolo straniero e di fronte ad un oppositore deciso, angoloso e certo più esperto dei nostri in fatto di incontri internazionali, ha retto bene alla prova. Lo abbiamo già detto in altra occasione: v'è del buono in questa nostra unità dei giovani, basta andare adagio con essa, lasciarla maturare senza fretta, e qualche cosa di buono ne dovrebbe scaturire. Tutto sta ora, ripetiamo, nel non montarsi la testa dopo il successo conseguito: nel mantenere la linea. Basta guardare con calma a chi, coll'immaginazione, è solito salire troppo in alto, per convincersi di certa necessità. L'esempio ci viene dagli inglesi, che pure sono noti come gente flemmatica: un paio, di nette e convincenti vittorie\ne avevano acceso la fantasia,ed ora un rovescio ha avuto il potere di gettarli subito in orgasmo grave. L'andamento delle due partite, piuttosto, dà luogo a considerazioni diverse. Ambedue hanno avuto uno svolgimento parecchio movimentato. A tratti, sono state giuocate con durezza, con violenza anche. Il secondo tempo della prima è stato brutto senz'altro; esso ha, in qualche n\omento, rasentato addirittura la rissa. Difficile -è sempre, in simili casi, stabilire di chi sia la colpa. Genericamente, essa è sempre da accollare ad ambedue i contendenti. Chi sia stato il primo a peccare, è raro che lo spettatore possa dire con certezza. Tanto pronta è la reazione. Chi dovrebbe poterlo stabilire con immediatezza è la stessa persona che dovrebbe provvedere: l'arbitro. Guai do peggiore Alla base di se egli non- provvede. Martedì scorso, quando vide l'andazzo che stavano prendendo le cose, avrebbe dovuto espellere un uomo per parte. E le acque sarebbero tornate quiete. Preferi lasciar fare agli uomini: e questi < fecero » nel mo- e . . tutto, sta una questione che è vecchia quanto il giuoco stesso. Il giuoco, in Inghilterra, è duro, rude, maschio, forte, poco complimentoso. La carica, di fianco, all'uomo — anche se fa volare l'avversario a qualche metro di distanza — se regolamentare è ammessa. La carica al portiere, quando questi è in possesso della palla, non è proibita. E' un problema, quest'ultimo, che si è discusso quasi ogni volta in cui inglesi ed italiani si sono trovati di fronte. E guai a non discuterlo prima, che allora lo discutono i giuocatori dopo. L'inglese aborre invece il fallo po co chiaro nostro: l'uso delle braccia, il tenere per la maglia, il lasciare la suola della scarpa dove l'avversario deve picchiare, lo sgambetto occulto. Questione di abitudini inveterate e dì interpretazioni di regolamenti. Ad esse si sono tentati palliativi le cento volte: soluzioni recise e radicali non sono state trovate mai. Loro sono più plateali c grossolani, i nostri più subdoli e difficili da scoprire. Chi, da noi, facesse volare un avversàrio ad un paio di metri di distanza con una carica onesta ma vigorosa, farebbe scoppiare una mezza rivoluzione fra il pubblico e gli avversari. Chi fra loro — gli inglesi — trattenesse un oppositore per la maglia, ingenererebbe nell'ambiente un mezzo putiferio. E' così anche fra inglesi ed inglesi. In una finale della Coppa, non molto tempo fa, la squadra perdente ebbe il suo portiere spacciato da una carica durissima. Me Parland, l'ala sinistra di martedì, quello che a Belfast litigò con Fer rario, è uno specialista nel fare quello che mercoledì Baker fece ad Anzoìin a Newcastle. E, se non ci si intende prima se non si interviene dopo, allora il giuocatore inglese — precisaìnente come il nostro lasciato a se stesso diventa cattivo, e fa i falli che fa il nostro. Chi scrive queste linee non ha mai dimenticato il colpo basso di Londra, quello con cui Drake ruppe l'alluce croudovtrgs D e n o . Luisito Monti. Guai a permei fere che il giuocatore si ecciti e che i suoi istinti abbiano libero sfogo sul campo. E' stato il grande e grave errore commesso martedì dall'arbitro tedesco Ternieden, che doveva fare il carabiniere e preferì fare il padre di famiglia bonario. Lezioni che rinfrescano la memoria, e che devono servire per un'altra volta. Ora, per fortuna o per disgrazia — «on si sa bene — torniamo ad altre battaglie. Di tipo interno. Tutta una piccola schiera di giuocatori porta sul corpo le tracce delle ferite riportate nei recenti incontri internazionali. Altri trascinano vecchi acciacchi. Ed altri ancora scontano pene loro inflitte dall'Ente giudicante della Lega prima della sospensione del campionato. Domina il campo l'incontro di Torino,fra la Juventus ed il Milan. E' l'unico incontro della giornata n che si possa veramente definire come diretto, perché in ognuna delle altre partite, le unità che occupano posizioni di testa, o che aspirano ad occuparle, si misurano con avversari che stanno ad una certa distanza in classifica. Il Torino va a Padova, partita angolosa e difficile senz'altro. Ritornando alla Juventus, esficonosuchtaCCsidite essa sta ancora, dopo la sconfitta subita a Firenze, al secondo posto della classifica, e non ha perduto nessuna delle sue possibilità avvenire. Mancherà piuttosto, nella giornata, di Emoli, ed allineerà un Charles menomato alquanto. Conterà su Sivori invece, che si spera in condizioni normali di forma e rendimento, e sul terzino Burgnich, reduce dalla buona prova fatta sul difficile campo di Newcastle on Tyne. Ed il Milan sarà privo di Liedholm. Ambe le squadre hanno bisogno di vincere. Vittorio Pozzo m Hamrin, uno de'; protagonisti dell'incontro Interleghe

Persone citate: Baker, Burgnich, Emoli, Hamrin, Liedholm, Sivori, Vittorio Pozzo

Luoghi citati: Belfast, Firenze, Inghilterra, Londra, Milano, Newcastle, Padova, Torino