Presentate le vetture nei modi più impensati

Presentate le vetture nei modi più impensati Presentate le vetture nei modi più impensati Una piattaforma girevole, un laghetto artificiale, un tappeto di foglie morte, giganteschi blocchi di granito sono le vetrine di lusso della moderna produzione Le luci del Salone dell'Auto si accendono stamane e non si spegneranno più per dieci giorni. Ma già ieri, alla « vernice », il palazzo delle Esposizioni era tutto lucente, vivo, trasformato in una immensa e ricca vetrina alla quale ci affacceremo per commettere il nostro annuale peccato di gola automobilistico. Chi si intende di queste cose lo ha definito il Salone delle meraviglie, e le novità tecniche sono tali che l'iperbole non e mai stata tanto esatta come quest'anno. Però i primi a stupire siamo noi profani, venuti per sognare un po'. In fondo il Salone non è solo appannaggio esclusivo degli esperti e degli uomini d'affari (se fosse cosi lo si terrebbe a porte chiuse, senza pubblico) ; e anche per gli altri, per la gran folla di coloro che possiedono un'auto o vorrebbero pofa.sederla. E percorriamo allora, spinti dalla curiosità, In un viaggio in anteprima i padiglioni anco ra pieni di gente che batte martelli e dispone fiori, fra macchina appena uscite dagli stabili¬ Ford, che ha pensato di mostrare una versione della Taunus ponendola a pelo d'acqua su uno stagno artificiale, nel mezzo del palazzo, colpita da fasci di riflettori. La francese Renault ha ricreato un angolo di autunno sotto la gigantesca cupola formando un tappeto di foglie morte ai piedi delle sue vetture (ed una di esse, una Dnuphine speciale, ha la ruota di scorta sul davanti, sbuca fuori dalla carrozzeria e serve da respingente e da paraurti di rinforzo). L'inglese Sunbeam presenta la Alpine sullo sfondo di un paesaggio di montagne innevate e su uno scorcio di metropoli. La Abarth ha portato nel suo stand due blocchi di granito della Valle del Po, di quattromila chili ciascuno, che formano il singolare piedistallo di una lieve 1000 rossa come fuoco, che pesa 550 chilogrammi soltanto. La Flavia e le altre macchine della Lancia sono schierate fra schermi luminescenti e la Alfa Romeo 2000 troneggia in un vortice di lampade policrome, con le menti e che profumano di nuovo, amorevolmente accarezzate con spazzole e panni per essere ripulite un'ultima volta dell'ultimo granello di polvere. Dopo aver sbrigliato la fantasia per costruire una vettura, gli espositori escogitano trovate geniali per presentarla al pubblico in una cornice degna. La Fiat ha -nesso su una piattaforma girevole quattro auto dello stesso colore, un morbido bianco-panna, la 500 D, la 600 D, le 1100 Speciale ed Export con i loro motori sezionati e funzionanti; anche il digiuno di motorismo si renderà conto di quel che avviene, dentro l'automobile, mentre corre sulle strade. Intorno, la Fiat ha sparpagliato i modelli della sua produzione (l'attesa 1300 comparirà l'anno prossimo) e la prodigiosa Abarth, con motore Fiat 1000 e carrozzata da Pinin Farina, la macchina che tocca una velocità di 250 orari e che ha stabilito il recente record a Monza viaggiando per 72 ore di seguito alla media di oltre 186 km. all'ora: C'è una casa tedesca, la gomme affondate in un verde praticello. Nel padiglione del carrozzieri (il « Praesidium » del Salone, l'angolo raffinato per i buongustai, il trionfo della « linea italiana » che si è imposta al gusto del pubblico mondiale) si occhieggiano le vetture di un futuro non troppo lontano: la « X » di Pinin Farina, che prima ancora che s'alzasse il sipario aveva fatto correre fiumi di inchiostro e polarizzato l'attenzione, e la « Selene II » di Ghia; ed i gioielli degli stilisti, la Fìat 2100 S. coupé di Ghia, dal dolce profilo, la Ferrari Super America grigio-argento pure di Farina, la Ferrari 250 G.T. di Bertone che lancia bagliori strani (la vernice è composta di squame di pesci dei mari del Giappone disciolte in misteriosi preparati: ed offre la impressione che l'auto favolosa sia cosparsa di seta. Il prezzo di questa rarità è 12 milioni, senza dubbio la più cara del Salone: ed è già stata acquistata da un appassionato genovese). _ _ g. Ila

Persone citate: Farina, Pinin Farina

Luoghi citati: America, Giappone, Monza