I risultati della «Pisana» inferiori alle buone intenzioni

I risultati della «Pisana» inferiori alle buone intenzioni Lo secondo puntata del romanzo sceneggiato I risultati della «Pisana» inferiori alle buone intenzioni Lo spettacolo è allestito enti grandi mezzi e molta cura, ma lascia un'impressione di freddezza - Scrupolosa ricostruzione dei luoghi La Pisana verrà certamente ricordata come una fra le trasmissioni della tv in cui si sono spesi più mezzi ed energie; purtroppo sarà anche ricordata, dal grosso pubblico, come uno spettacolo noioso. L'onestà che ha presieduto al lavoro di riduzione del romanzo in dialogo e immagini è apparsa ancor più evidente nella seconda puntata, in onda ieri sera, che non nella prima. Nessun fatto importante, raccontato nel libro, è stato trascurato; anche a costo di serie difficoltà, sono stati scrupolosamente ricostruiti i luoghi diversi (Fratta, Portogruaro, Venezia) in citi la sorte ha portato Carlino Altoviti e i suoi amici; scene complesse, come la rivolta popolare a Portogruaro, l'arrivo delle truppe francesi, il colloquio del protagonista con Napoleone, le-riunioni dei patrioti a Venezia sono state rese con decoro e per mezzo di efficaci trucchi scenici: la voce fuori campo, che domina l'intera trasmissione, ha raccontato, con le parole dell'autore, tutto ciò che non era possibile far rivivere sullo schermo. Gli attori, più affiatati che la scorsa domenica, erano tutti a posto ; la Mammi, Bosetti e l'Alfonsi ci hanno dato taluni momenti di sincera emozione. Bisogna dunque segnalare un passo avanti, un miglioramento della Pisana rispetto alla prima puntata. Riflettendoci non sapremmo immnqinare in quale modo diverso, con quali accorgimenti o quali altri attori, si sarebbe potuto offrire al grosso pubblico un romanzo com3 questo, di tale mole e complessità. Siamo quasi sicuri che la tv- ha fatto tutto ciò che si poterà fare e nel modo migliore (si può imputarle, e bisognerebbe porvi riparo, l'eccessiva lunghezza di ogni spettacolo: la noia nasce anche da ciò). Purtroppo, come abbiamo detto, la trasmissione della Pisana non è delle più allettanti nella pur scarna settimana televisiva, e il pubblico "oh vi si è ancora appassionato. Gli spettatori amano poco i romanzi (chiamiamo¬ li impropriamente cosi) sto- rlcit Non provano simpatia per giovani ardenti di amor patrio t Sarà, forse. Però ciò è avvenuto anche in passato, con altre opere di diverso soggetto. Il jattoè che il riassunto di qualsiasi grande libro non conserva, neppure pallidamente, la poesia dell'originale. Non è che una storia, più o menu interessante, più o meno lacrimosa. L'atmosfera che ogni grande scrittore riesce a creare, la vita che dà ai suoi personaggi, agli \ ambienti, ai paesUgg}, alle case, tutto ciò non è possibile riprodurre in nessun modo su uno schermo (se non per opera di un altro grande poeta e artista. Queste so-: no occasioni rarissime, imprevedibili, sconosciute comunque sino ad ora in televisione ).' Ecco quindi, che i riassunti restano riassunti e vengono fuori trasmissioni fredde, noiose ed anche un taiitino antipatiche ad onta di ogni ottima intenzione. m. a.

Persone citate: Alfonsi, Altoviti, Bosetti, Fratta, Mammi

Luoghi citati: Portogruaro, Venezia