Per due volte il Milan raggiunge la Samp: 2-2

Per due volte il Milan raggiunge la Samp: 2-2 A Marassi davanti a quarantamila spettatori Per due volte il Milan raggiunge la Samp: 2-2 I bliicercfiia.i dominano nei primo tempo che chiudono in vantaggio; i rossoneri prevalgono nella ripresa - Ghezzi in stato di choc per incidente di gioco DAL NOSTRO INVIATO Genova, lunedi mattina. In fintesi la partita potrebbe esaere espressa così nel primo tempo, una squadra lenta, il Milan, contro un avversario veloce, la Bampdoria; nella ripresa una squadra ancora fresca/ il Milan, e una compagine stanca, la Bampdoria. Il punteggio ha sintetizzato queste due diverse situazioni: vantaggio della Bampdoria nel primo tempo, pareggio del Milan nella ripresa. Se la squadra milanese ha arrancato nella prima fase dando rilievo ai suoi difetti sostanziali che sono l'insufficienza di ritmo, le marcature sommarie e mal disposte, il gioco appena abbozzato e privo di mordente', quella genovese ha nettamente deluso nella ripresa apparendo slegata,1 spaesata di fronte al ritorno int- ' previsto degli- avversari, confusa nelle idee, fragile nella tessitura del gioco, avventurosa nelle fasi conclusive. Il risultato sanziona meriti e colpe e non potrebbe essere più giusto. Il gioco scadente del Milan nel primo tempo sembrava giustificare le previsioni meno liete. Liedholm avrebbe dovuto essere, così pareva, Vanti Brighenti, ma in effetti faceva il libero davanti a Balvadore. Galli e Rivera si mantenevano in posisione. arretrata per coprire il centro campo davanti a Hedholm e questo poteva far supporre dei lanci in serie alle ali e al centro, ma se ne sono visti pochi. Altaflni non era in buona giornata e lo sorvegliava un difensore della classe di Bernasconi, ma è un fatto che una spalla degna di lui non l'ha mai avuta. Radice stava su Bkoglund che operava nel settore opposto al suo. Ciò richiese lo spostamento del giocatore a destra, in conseguenza di che il suo settore rimase vuoto. Vi scendeva qualche volta Trebbi quando arretrava Mora e non lo copriva mai Rivera per la vecchia ragione che un attaccante arretrato non è e non può essere un mediano. Maldini stava naturalmente su Cucchiaroni, quando c'era, e diventava laterale od addirittura attaccante quando. Cucchiaroni divagava cercando spazio in altri settori, ti che avveniva spesso. Per la sua dinamica, per il suo istln to offensivo e noti poco anche per gli sconfinamenti di Cucchiaroni, Maldini ha avuto una parte note voi* nel gioco, non solo come: di¬ fensore ma anche come elemento d'attacco. Le sue proiezioni all'offensiva erano sempre tempestive come è dimostrato dal fatto che esse hanno ogni volta avuto una conclusione utile. Noi mettiamo la sua prova sullo stesso piano di quella di Radice, i due elementi del Milan che hanno avuto, a nostro avviso, il maggior rilievo. Su questo telaio, il gioco del Mi¬ lan, nel primo tempo, si è mosso a fatica. Qualunque disposizione tattica può essere giustificata e costituire un piano di manovra valido purché dentro vi scorra il gioco. Ma il Milan era lento e disorganico, mancava di genialità, di spinta, di fervore. La Bampdoria invece imperversava. Tutto il svo attacco si sosteneva su tre piloni: Ocwick, Bkoglund e Cucchia- rotti. Brighenti era in cattiva giornata e doveva restarlo sino alla fine. Mora ha perduto la freschezza d'un tempo, Ocwirk operava alle spalle dell'attacco marcando ora Rivero, ora essendone marcato, ma ad ogni modo Ubero sempre di fare il gioco che voleva. L'attacco sampdoriano rivelava Quindi i suoi punti di forza e li esponeva alla marcatura avversaria, ma questo non ha giovato molto al Milan. La squadra locale teneva le redini della manovra, o almeno le ha tenute dal primo minuto «n avanti perché proprio all'inizio il Milan fu ad un soffio dal segnare in seguita ad uno sbandamento della difesa avversaria, ma l'azione si concludeva con un rimpallo, veramente fortunoso di Rivera sul portiere in uscita. Questo non fu ehe uno squillo d'allarme. Al 16' la Bampdoria già andava in vantaggio. Allungo di Octeirk a Bkoglund in profondità, quest'ultimo saltava Liedholm e Balvadore, anticipava il portiere in uscita e metteva in rete. La necessità di ricuperare non accelerò molto il gioco del Milan. Tuttavia Marocchi risolse al SS' una mischia pericolosa davanti alla porta e un minuto dopo un centro spiovente di Maldini con mira all'angolo alto della rete costringeva Rosin ad una parata volante in extremis. Bkoglund e Cucchiaroni, scambiandosi sovente di posto, bastavano da soli a tenere in allarme la difesa rossonera, il gioco sampdoriano incalzava, sconnessa, lenta e saltuaria era la reazione milanista, incolore l'anione delle mezze ali che avrebbe dovuto alimentare la spinta del gioco, Aliafini tenuto a freno da Bernasconi, le ali sbandate. Eppure doveva essere proprio Barison al 40' a portare il Milan in pareggio. L'azione partiva da un allungo di Rivera a mezza altezza verso la rete, Rosin caricato da Altaflni cadeva e perdeva la palla che era riuscito a bloccare, se ne impadroniva Vernazza che la spostava verso Barison libero e il gol era fatto. Passavano appena tre minuti di frtoco affannoso, Cucchiaroni allungava a Ocwirk che spaziava libero in quella zona lasciata scoperta dallo spostamento di Radice. Lo affrontava in area Balvadore ma con poco successo. Ocwirk tirava, respingeva di piede Ghezzi, mezzo coperto dal com\pagno, riprendeva Ocwirk e que¬ sta volta il pallone filava indisturbato nella rete. La ripresa cambiò tutto. Il < lento » Milan sali in cattedra, fresco come se la partita cominciasse allora. Padrone del centro campo, i suoi uomini sempre primi sulla palla, una vivacità di ^loco da stupire, dopo quel grigio primo tempo. L'occasione di sorprendere Ghezzi con un insidioso pallonetto sfuggi a Brighenti al 9" minuto, ma Gliezzi avrebbe meritato un grande applauso per la sua portentosa parata che ha salvato il Milan. La partita filava ora su un binario nuovo. Cucchiaroni e Bkoglund palleggiavano da fermi, portavano la sfera invece di stringere i tempi e ciò bastava a bloccare tutta la squadra. Dominata, essa cercava ora il contropiede, ma Liedholm aveva trovato la posizione giusta al centro e calamitava tutti i palloni. Svanito quel senso di squadra col flato grosso che suscitava il Milan nei primo tempo, accelerato il ritmo della manovra, le ali ridiventate punte pericolose dell'attacco, specialmente Barison, una impressione di gioco ripulito e liberato di tutti i tentennamenti, di tutte le lentezze e le incertezze di prima. Nessuno mostrò di stupirsene quando al tuo minuto Altaflni, che già al 16' aveva colpito un montante, raccolto il pallone da Galli, lo spediva nella rete per U definitivo pareggio. La partita^ non finì qui. Al 26' Bkoglund, solo davanti alla rete, tirava su Ghezzi uscito dai pali. Al 58' Rivera, dopo aver scartato due avversari, si vedeva il tiro bloccato da Rosin. Poi a cinque Diiiiuti dalla fine toccava a Brighenti, in pessima giornata, a mancare in una occasione favorevole il gol tirando a lato. Queste notazioni completano il quadro della partita ma non aggiungono nulla al giudizio. Forse si comincia appena ora a vedere il vero Milan. Viene su un no' adagio, ma viene. E' un undici di fondo sia nel giro di una partita come nel corso di un campionato. Liedholm i stato splen dido nel secondo tempo. Bella la Sampdoria nei primo tempo e deludente nella ripresa. Essa ha fatto il cammino inverso del Milan. Il risultato rispecchia questo equilibrio e ne valorizza il significato Abbiamo omesso di accennare ad un particolare che era sembra to per il momento di poco conto ma che si rivelò in seguito più grave. Al 35' del primo tempo, poco prima del gol di Barison, Ghezzi caricato da Brighenti, cadeva battendo violentemente la schiena e la testa a terra. Il giocatore restò disteso sul terreno, poi lo rial- •arono p parve del tutto rimesso dal colpo. Egli continuava infatti a restare fra i pali sino alla fine, ma conclusa la partita le sue condizioni consigliavano l'immediato ritorno in albergo, dove gli venivano prestate le prime cure da un sanitario. La diagnosi è dt leggero stato commotivo. A guanto pare, nulla di grave per cui si spera elle il Giocatore possa rimettersi in pochi giorni. ETTORE BERRÀ

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