Premiati ieri a Saint Vincent i migliori figli della montagna

Premiati ieri a Saint Vincent i migliori figli della montagna Riconoscente lei Voile d'Aosta ai suoi fedelissimi Premiati ieri a Saint Vincent i migliori figli della montagna 83 i nuovi decorati della « legion d'onore alpina » istituita dalla Regione: il più anziano è un «fontinaio » di 92 anni, la più giovane una scolara di 8. Due fra gli agricoltori esemplari per il loro attaccamento alla terra sono oggi gli unici superstiti di borgate che gli abitanti hanno abbandonato DAL NOSTRO INVIATO St. Vincent, lunedì mattina. La Valle d'Aosta è in massima parte montagna. La sua è una storia di montanari i quali, alle origini, detestavano addirittura la pianura e perseguitavano i pigri che si lasciavano allettare dalla facile coltivazione della terra- verso il basso. L'aria di montagna crea e fortifica lo spirito di libertà, che è alla base del piacere di vivere e della robustezza della stirpe; solo che l'accompagna tutta una serie di disagi e il superarli tenacemente è grande merito. Cosi da otto anni, con questo, la Regione autonoma della Valle d'Aosta, ringrazia con un regalo in denaro e con un attestato d'onore, chi si è distinto di più nell'attaccamento alla montagna. Ieri il presidente della Giun- i a a a a a o o e o à o ù n , a a inli e o e ei iri di e aiel e di ui. m a i e ne ù ngef. oni le ceza no clo la a uì tomta, avv. Oreste Marcoz, ha rivolto calde parole di elogio e di ringraziamento a quelli del 1960 raccolti a St. Vincent per la cerimonia ufficiale della premiazione. E' una leva di 83 contro 82 dello scorso anno. Nel passare in rivista tutta la compagnia, daremo il posto d'onore all'età, per il pregio del lungo percorso che moltiplica l'entità del valore. E' in testa con 02 anni Federico Cassiano Olller, di La Saile, specialista in formaggi di alta montagna, ancora in ottime condizioni verticali; seguono con 91 anno Giovanni Giuseppe Obert e Luigi Trognan di Introd. Tutti e due contadini, si può dire, fin dalla nascita; unica distrazione, per il primo, l'alpeggio estivo, ossia il badare al bestiame nei pascoli alti; per il secondo il mestiere aggiunto di calzolaio-zoccolaio. Seguono, con 90 anni, Maurizio Perron di Verrès, «tempra eccezionale del vecchio ceppo valdostano >, Paolo Henchoz di Quart, contadino da sempre, Pietro Pantaleone Rosset da Valpelline, pastore fin dall'infanzia e casaro in latterie ed alpeggi per 75 anni; Samuele Valentino Droz di St. Marcel, contadino-artigiano, uno degli ultimi specialisti nel fabbricare botti, anch'esse ormai detronizzate dal cemento, a dispetto del suo merito infinitamente minore, anzi del tutto discutibile; 89 anni: Bernardo Crétier di Etroubles, contadino tuttora. Ottantotto anni: Cirillo Therisod di Rhèmes-St. Georges, dopo venti anni di « uscierato » al municipio, si diede alla coltivazione della terra ed ancora non smette; Francesco Theodul di St. Denis, ha sempre lavorato la terra e fa tuttora il massimo. Il settore « terra-agricoltura » comprende 44 nominativi, fra cui dieci donne (Clementina Roux, di Aosta, anni 78, per oltre 40 anni ha penato intorno a terreni incolti, ren dendoli fertili; Genoveffa Borbey di Charvensod di anni 81; Maria Clementina Abram, 69 anni, di Cogne, lavora a dispetto della sua salute precaria; Maria Evasina Crétier di Emarèse, 89 anni; Maria Luigia Stévénln di Gaby, 81 anno, rimasta vedova con sei figli, tirò avanti da sola; più figli ancora restarono alla vedova Albina Bionaz di Joven5an, 67 anni, e cioè nove; Marcellina Molley di Verrès, casara ed allevatrice di bestiame per oltre 32 anni; Maria Rosa Charrière di St Vincent, 85 anni d'età, 71 di coltivazione in zona disagiata; Xeuìllaz di Perloz, 65 anni, cui va dato lode di accontentarsi dì terre misere pur di non abbandonare il paese ove riposano i suoi cari; Genoveffa Cheverel di Morgex, 91 anno, levatrice). L'età degli altri agricoltori premiati, oscilla da un massimo di 87 anni a un minimo di 51, con almeno 12 fra ì 70 e gli 80. Il cinquantunenne Benvenuto Stévénin, unico abitante della frazione Alpenzu a Gressoney-St.-Jean; gli è compagno di categorìa Giovanni Janin di anni 77, anche lui unico abitante della frazione Champ di Arnaz. Essi sono le ultime cellule superstiti dì villaggi morti, Accanto ai vecchi, onore ai giovani; Jean Bich, Leonardo e Marcello Carrel, Marcello Lombard, Camillo Pelissler, Pacifico e Pierino Pession, Lino Temoni, 1 quali, oltre ad essere valenti e generose guide alpine, hanno meritato la riconoscenza della Valle e di tutta l'Italia per avere, dopo quattro mesi di stenti, superata per la prima volta la cima del Kaniutsar (mt 7763) nel Karacorum, parete ovest del <K 2». Si tratta di otto montanari, esempio di splendida salute alpina, fieri delle loro vecchie divise, con i cappelli ornati di penne di gallo di montagna. Ad essi hanno rivolto particolari parole di elogio il presidente della Valle e il sen. Renato Chabod. Poi, i giovanissimi. Addirittura bambini. Sono le forze nuove che s'allenano a una vita di sacrifici, con l'aspra fatica di superare ogni giorno, durante il periodo scolastico, anche d'inverno, e quindi con pericolo dì tormenta e di valanghe, la distanza dalle loro case alla scuola, per almeno tre ore dì malagevoli mulattiere, fino ad un massimo di 10 km. Sono cinque ragazzi e sei ragazze. Età da un massimo di 14 anni a un minimo di 8 (Maria Severina Armaud di Aymavilles). Questo capitolo fa parte dell'* attaccamento al dovere >, dove troviamo pure suor Se condina Boero di anni 72 (Aosta), ospedaliera da 50 anni e per lo più tra gli «infettivi»; un portalettere; due insegnanti elementari e Maria Vincenza Seris dì anni 34, St. Vincent, che ha allevato fratelli e sorelle ed assistito parenti e familiari ammalati, tra cui una zia cieca. E' questa la poesia del sacrificio, che assurgerà alle vette massime con madri (4) e padri (3), allevatori di molti figli, con il solo provento del loro lavoro. E' in testa, fra gli uomini, Alberto Pinet di anni 78 (Issogne), 16 flg'ij fra le donne. Maria Sidonia Chevirère di Arvler (anni 68) e Maria Margherita d'Herin di Champdepraz, con 11. Chiudiamo l'elenco con Maurizio Saoy, 72 anni, seultore in legno, Eugenio David 61 anno, suonatore di banda ed il dottor Edoardo Formento, di età imprecisata, medico condotto. Alla premiazione assisteva una folla che il recinto del tiro al piccione era incapace di contenere. sIMnuUditiMtrMinNtemdosaNprNmVeOstObPloTPcavRccSplScdctadSnTSlpTdfTtsvAntonio Antonucci gruppo In costume rappresentante llSnal di Napoli