Il novarese Fallarini trionfa nella Bernocchi battendo a Legnano sei compagni di fuga

Il novarese Fallarini trionfa nella Bernocchi battendo a Legnano sei compagni di fuga Crii a ss ss I del jyecf «ale ssi stono dati Ib attaglia sbommsbsè x*i$siMÌtato Il novarese Fallarini trionfa nella Bernocchi battendo a Legnano sei compagni di fuga Sfumato un tentativo di Defilippis sulla salita del Brinzio - Una corsa condotta ad oltre quaranta chilometri di media - Il biellese Pizzoglio al terzo posto - Il campione mondiale di ciclismo Van Looy arriva con il gruppo staccalo di oltre un minuto DAL NOSTRO INVIATO Legnano, lunedi mattina, Pippo Fallarini ha fatto centro nella Coppa Bernocchi ciclistica. Il corridore novarese, dopo aver dato recentemente segni evidenti del suo buon grado di forma imponendosi nella classifica finale a punti del Gran Premio UVI per professionisti di seconda categoria, ieri ha ottenuto meritatamente la prima « vera » vittoria della stagione sfrecciando primo sul traguardo di Legnano, davanti ai sei compagni di fuga Alberto Assirelli, Pizzoglie», Barale, Velucchi, Branca e Pellicciar!. Il fatto che una corsa che aveva richiamato alla partenza, accanto al campione del mondo Rik Van Looy, quasi tutti i nomi migliori del ciclismo italiano, da Battistini a Baldini, da Defilippis a Carlesi, da Brugnaml a Conterno, da Pambianco a Zamboni, sia stata dominata da un corridore che non ha e non ha mai avuto una posizione di primo piano sulla scena ciclistica nazionale, non vuol dire tuttavia che la quarantaduesima edizione della Coppa Bernocchi sia stata una competizione fallita, vuota di contenuto agonistico e di fasi emozionanti. Basta la media, superiore al quaranta orari, per dimostrare che nessuno fra 1 protagonisti ha dormito sui pedali, anche se la rivalità fra gli uomini più in viBta si è risolta alla fine in un vantaggio pe- il modesto e simpatico Fallarini e per i suoi coraggiosi compagni di avven¬ tura, ultimi e più fortunati protagonisti di un riuscito tentativo di fuga, dopo che mille altri tentativi avevano animato, sin dalle prime fasi, la «classica» lombarda. Tanto la Maglia iridata che Baldini, Carlesi, Brugnaml, Defilippis e gli altri più attesi protagonisti della com¬ petizione — salvo Battistini, presente In corsa, ma assente dalle fasi più vivaci della lotta — hanno cercato ostinatamente l'occasione propizia per passare al comando della corsa, ma l'energia con la quale tutti si sono battuti in difesa dei propri interessi ha sistematicamente annul¬ lato ogni offensiva. L'unico tentativo 'andato abbastanza vicino al successo è stato quello scatenato da Defilippis poco prima del Brinzio. Alle porte di Varese, in seguito alla «bagarre» scatenatasi per una foratura di Baldini, anche questo tentativo è sfumato e la corsa si è avviata verso la conclusione favorevole a Fallarmi. La «Bernocchi», scattata da Legnano alle 9,35, si è animata sin dalla partenza per la combattività dei meno noti fra i protagonisti tanto che, il gruppo è rimasto a lungo frazionato e si è ricomposto, per un brevissimo periodo di calma, soltanto a Seregno (km. 51). La quiete è durata poco e a Lecco (km. 78) guidavano la corsa Benedetti, Ciampi, Martin, Cainero, Brandollni, Fontana, Ricco, Tinarelli, Braga, Dal Col e Zorzi. Questi undici corridori, pur frazionandosi in diverse pattuglie lungo le salite del Ghisalìo e di San Fermo (con Martin primo ad entrambi i traguardi della montagna) sono rimasti all'avanguardia fino ad Olgiate (km. 153,5). A questo punto la reazione del plotone ad un'offensiva di un gruppetto comprendente anche Baldini, Pellegrini, Van Looy e Fallarinl ha provocato indirettamente il fallimento del tentativo di Martin, Benedetti e compagni, che sono stati riassorbiti dal gruppo. Pochi attimi di calma poi un allungo di Velucchi scatena nuovamente la lotta. Il corridore dell'Atala non dovrebbe insistere — questi sono gli ordini del suo direttore sportivo Sivocci — ma l'andatura del gruppo si è fatta tanto stracca che il fuggitivo, transitato al primo passaggio da Varese con 30" di vantaggio, non solo non viene riassorbito, ma continua anzi la fuga insieme ad Alberto Assirelli e a La Cioppa evasi a loro volta dal plotone. Mentre i tre attaccano la salita del Brinzio (in vetta al quale passerà primo La Cioppa) si susseguono le sortite dal plotone. Dapprima se ne vanno Fini e l'altro Assirelli, poi li inseguono e li raggiungono Fabbri, Brugnami, il tenacissimo Cainero e Dante e poi ancora il «carpanino» Pizzoglio solo, Ciancola e Pellicciar!, indi Defilippis, Fallarini e Bui. A metà salita il < Cit >. che aveva approfittato delia breve ma ripida discesa da Ganna fino a Rancio Valcuvla per scatenare il suo attacco, si viene a trovare ti poche centinaia di metri dai fuggitivi insieme a Fabbri, Brugnami e Bui, i soli a non aver ceduto sulla salita. Nella discesa verso Sant'Ambrogio e poi verso Varese i vari Cainero, Dante, Assirelli, Pizzoglio eccetera recuperano il terreno perduto, ma intanto una foratura di Baldini ha scatenato la « bagarre > nel gruppo. Defilippis e il suo gruppetto cedono, mentre la situazione in testa alla corsa cambia nuovamente; nel caotico e periglioso attraversamento di Varese intravvediamo Pizzoglio e Fallarini alternarsi alla guida di un gruppetto di « desperados > comprendente anche Branca (un altro piemontese in cerca di gloria) Pellicolari, Assirelli, Velucchi e Germano Barale, quarto piemontese della serie. Il plotone insegue con veemenza fin tanto che Baldini è attardato ma dopo che il romagnolo ha coronato il suo inseguimento, la combattività nel gruppo si spegne ed i primattori lasciano che la corsa si avvii ad un epilogo in fondo non dannoso per nessuno. Fallarini e compagni proseguono quindi lanciatissimi verso Legnano, do¬ ve il novarese vince la volata davanti ad Assirelli, Pizzoglio, Barale, Velucchi, Branci e Pellicciar!. A 35" Bruni, con Pellegrini, DeQlipplf, Garau e Brugnami, ad 1,15" il plotone, regolato allo sprint da Paoletti. Gianni Pignata ORDINE D'.VRRIVO: 1. Fallarini (G. S. Ig iis) che copre 241 km. del pe -:orso in 5 ore 57 alla media oraria di km. 40,504; Assirelli Alberto (Legnano) ; 3. Pizzoglio (G. S. Carpano); 4. Barale; 5. Velucchi; 6. Branca; 7. Pellicciari tutti col tempo di Fallarinl; 8. Bruni a 35"; 9. Pellegri ni; 10. Defilippis; 11. Garau; 12. Brugnami, tutti col tempo di Bruni; 13. Paoletti, che vince la volata del gruppo comprendente Van Looy, Battistini, Baldini, Pambianco e tutti i migliori, a l'15" dal vincitore. A Fallarini è stato assegnato l'artistico Trofeo Fausto Coppi, donato dagli organizzatori della corsa per onorare la memoria del Campionissimo. Fallarmi taglia sorridendo il traguardo della Coppa Bernocchi ciclistica (Telefoto)