Un giorno di lavoro e i guadagni di un medico iscritto alla Mutua

Un giorno di lavoro e i guadagni di un medico iscritto alla Mutua Mju categoria in agitazione da domani Un giorno di lavoro e i guadagni di un medico iscritto alla Mutua In un'ora e mezzo al giorno deve visitare in ambulatorio da 15 a 20 ammalati: stipendio mensile 46 mila lire nette - Poi ci sono le visite a domicilio da 10 a 12 al giorno : per ciascuna riceve 480 lire Con il 90 per cento della popolazione assistita dalle mutue, essere medico mutualista è oggi l'obbiettivo di una gran parte dei laureati in medicina. Rimanere fuori dagli elenchi significa per qualcuno non riuscire a guadagnarsi da vivere, nonostante una laurea che è costata sacrifici e lunghe fatiche. Questo un aspetto del problema. L'altro è del tutto negativo; le mutue, come sono organizzate oggi, rischiano di fare del medico un burocrate assillato da mille scartoffie; di soffocare la sua dignità e snaturare la sua opera. Prendiamo un esempio: un medico dell'Inani, sui 45 anni, di medicina generale. Presta servizio nella mutua da 15 anni. Al mattino, tra le 7 e le 8, l'ambulatorio gli comunica l'eleneo delle visite che deve fare a domicilio nella giornata. SI prepara un itinerario sulla carta per non sprecare tempo e benzina e lo mette in tasca. Fa qualche visita subito, le più urgenti, poi corre in ambulatorio per il suo servizio in sede: un'ora e mezzo, dalle 9 alle 10,20. Quando arriva, lo aspettano davanti alla porta o nel piccolo atrio 15-18 talvolta persino 20 ammalati. Una visita accurata richiede da 20 a 40 minuti. Il medico mutualista ha a disposizione da 4 a 6 minuti per paziente (per fortuna non tutti hanno bisogno di una visita; qualcuno viene per 11 controllo o per farsi rifare una ricetta). In questo brevissimo tempo il medico deve fare tutto, compresa la compilazione di un numero indefinito di moduli (sBtte per una semplice bronchite). Limitare il numero dei pazienti vuol dire mandarli indietro, costringerli a chiedere un altro permesso (se lavorano) e a fare un'altra coda. Il medico non li manda via. Per questa ora e mezzo ogni giorno, il medico riceve un compenso di 46 mila lire nette al mese. Una media di 100 lire per ogni visitato. Terminato il servizio in ambulatorio, il mutualista riprende il giro delle visite a domicilfo. Quante ne fa ogni giorno? Dipende. Durante un'epidemia d'influenza le chiamate arrivavano anche a 50. Ma normalmente sono 10-12. Anche meno per i giovani. Scale e scale da salire (nel vecchio contro gli ascensori sono rari) ; ambienti talora sporchi, maleodoranti, sovraffollati; ammalati mal assistiti ì é ' fepèteso, se' fenkiani, prolissi e inconcludenti. Da una casa all'altra, talvolta senza nemmeno togliersi il soprabito, il medico mutualista visita, diagnostica, scrive ricette. Forzatamente brusco con parenti e familiari, costretta a malincuore a dar poca sor1 "sfazione. Ma il suo tac cuino è pieno d'impegni e se, gli avanza un no' di t°mpo do- Pve pensare anche alla clientela | vprivata. Quella poca che ha, i "se pure ne ha. La giornata è breve. Le visite gli sono compensate 600 lire l'una, al lordo: netto, 480 lire. Sul guadagno della giornata deve viverci, con la famiglia, mantenere un certo decoro, pagare la benzina e l'usura dell'auto. Che è forte, sia che gli tocchi in sorte una zona centrale, con sensi unici, posteggi vietati e semafori a ogni passo; sia che si avventuri su strade periferiche, non asfaltate, piene di buche e di fango. La giornata diventa estenuante se il medico è un ospedaliero, cioè se trascorre la mcsAc2qsFmcdmtpncdfmIpaputènegdzerUencNcviqdbtvsrpsclrDspnpsimmiiiiimmiiimmiiiiiiiiimimmiiii im mattina in ospedale e deve concentrare ambulatorio e visite nel pomeriggio e alla sera. Allora gli capita di arrivare a casa dei pazienti alle 22, alle 23, anche più tardi. Per riposare, per leggere qualche rivista medica, gli restano le poche ore della notte. Fortunatamente di notte la mutua non lo chiama, perché c'è un apposito servizio svolto dalla Croce Rossa per le chiamate urgenti. Le eventuali telefonate sono della clientela privata. Ma per un uomo che non conosce orario dei pasti, e che corre tutto il giorno, studiare, aggiornarsi diventa una fatica improba.