Ex-indossatrice inglese e la madre si uccidono avvelenandosi con il sonnifero

Ex-indossatrice inglese e la madre si uccidono avvelenandosi con il sonnifero Ex-indossatrice inglese e la madre si uccidono avvelenandosi con il sonnifero Avevano 43 e 87 anni, ed erano in miseria - La modella aveva perduto la causa intentala all'amante che le sottrasse i gioielli avuti in dono - «Se non vincerò mi toglierò la vita» aveva detto ai giudici - In quindici anni il baronetto suo amico le aveva dato settanta milioni (Dal nostro corrispondente) Londra, 19 ottobre, (m. ci.) La ex-indossati ice 43enne Jacqueline Gray e sua madre, ottantasettenne, si sono uccise ingerendo una forte dose di sonnifero. Jacqueline, che fece causa al suo amico, l'industriale Strati Ralli (oggi ottantaquattrenne) per ottenere la restituzione di preziosi gioielli che l'amante le aveva sottratto, fu trovata già morta nell'appartamento in cui abitava; la madre era ancora in vita, ma è deceduta poco dopo il suo ricovero all'ospedale. Gli agenti di polizia hanno prelevato dall'appartamen to tre flaconi di sonnifero vuoti. Le due donne conduce vano una vita molto ritirata: . Non uscivano quasi mai ha detto il custode della ca sa — nessuno le conosceva > In realtà Jacqueline Gray era molto conosciuta a Lori dra: per quindici anni era stata l'amica di Sir Strati Ralli ed era ancora assai bella. Terminata la loro relazione, il baronetto si fece ridare ì gioielli con la scusa che voleva farli assicurare, ma Jacqueline non li rivide più e iniziò causa per farseli restituire. Al tribunale civile di Londra la causa fu dibattuta da avvocati famosi due anni e mezzo fa e suscitò molto interesse negli ambienti mondani della capitale per il suo sfondo scandalistico: alla fine il tribunale respinse la richiesta di Jacqueline, che dovette sostenere anche le pesanti spese processuali. L'ex-indossatrice non si dette per vinta, a tutti i costi voleva rientrare in possesso dei gioielli valutati venti milioni di lire, e senza l'assistenza di ledali, perch'era rimasta senza denaro, fece ricorso in appello contro il verdetto del tribunale. Ai giudici della Corte, nel '58, disse: «Se non vincerò, mia mamma ed io ci toglieremo la vita». Si credette allora che la signorina Gray arammatizzasse per impressionare i giudici i quali, infatti, nonostante quella dichiarazione, respinsero il ricorso. La Corte decise infatti che i gioielli non le erano stati regalati: durante il dibattito fu precisato che Sir Strati Ralli, la cui moglie è ancora viva, diede a Jacqueline, durante i quindici anni della loro relazione, circa settanta milioni di lire. Perso il ricorso in appello, la Gray lasciò la sua casa in St. John Wood e andò ad abitare con la madre in un appartamentino ammobiliato, per il quale pagava cinquantamila lire d'affìtto. Ridotta quasi in miseria ed ossessionata dal ricordo dei gioielli perduti attuò il piano che aveva esposto ai giudici.

Persone citate: Gray, Jacqueline Gray, John Wood, Strati Ralli

Luoghi citati: Londra