I piani di De Gaulle alla Camera francese

I piani di De Gaulle alla Camera francese I piani di De Gaulle alla Camera francese Respinta con 264 no e 213 sì la richiesta di rinvio della discussione - L'ex-presidente del Consiglio Paul Reynaud afferma che sarebbe meglio cercare la sicurezza nell'organizzazione europea - Debré replica: la forza nucleare è necessaria per non dipendere dagli altri nella difesa (Nostro servizio particolare) Parigi, 18 ottobre. La discussione sulla « forza d'urto » o di « dissuasione », interrotta giovedì scorso dopo il discorso del primo ministro Michel Debré, è ripresa oggi pomeriggio; in primo luogo i deputati hanno respinto con 264 no, 213 si e 64 astensioni o non partecipazione al voto la questione pregiudiziale sostenuta dall'on Jean Paul David dell'intesa democratica; egli aveva cercato di far rinviare l'esame di un problema che solleva numerose critiche anche in seno all'esercito e divide i partiti, non escluso quello dell'Unr (Unione nuova repubblica), sostegno princi pale del governo. Nel suo discorso l'on. Jean Paul David chiariva che, pre sentando la questione pregili diziale, egli non tentava di rimandate indeflnitivamente il problema della « forza d'urto » bensì di ottenere un certo tempo per esaminarlo meglio. A suo parere, se ne potrebbe riparlare in gennaio e nel frattempo studiarlo di nuovo. Fra l'altro, ha detto: « Possedere la bomba H, metterla in un armadio sperando che non debba mai servire, forse è bene; ma purché si sia sicuri del guardiano che ha in tasca le chiavi dell'armadio ». Un solo oratore ha risposto a Jean Paul David, come prescrive il regolamento della Camera, ed è stato l'ex-presidente del Consiglio Paul Reynaud, la cui ostilità alla < forza d'urto » è nota, perché egli ritiene che la Francia non ha t mezzi finanziari indispensabili per possederla. Reynaud, pur respingendo la questione pregiudiziale, ha detto che la Francia dovrebbe cercare la propria sicurezza nell'organizzazione dell'Europa. Egli ritiene che prima di tutti? la Francia dovrebbe armare meglio l'esercito, e particolarmente le poche divisioni che si trovano in Germania, dove do¬ vrebbe averne, del resto, di più; è convinto inoltre che quando la Francia avrà la sua arma atomica, questa sarà già vecchia, superata, mentre la Nato ne avrà probabilmente una modernissima, come ha chiesto il generalissimo atlantico Norstadt Ai due oratori ha replicato il primo ministro Debré, ribadendo un concetto già espresso giovedì scorso: la Francia deve avere una sua forza d'urto per non dipendere dagli altri nella propria difesa e poter assumere le sue responsabilità. Il voto è quello che abbiamo indicato, ma il malessere alla Camera è evidente. Sono divisi i cosiddetti «indipendenti» (destra conservatrice ed economica) ed i democristiani, che hanno ministri nel governo; perfino fra i deputati dell'Unione Nuova Repubblica tre hanno votato la questione pregiudiziale invece di rispettare la disciplina imposta dal partito. Poco dopo venivano espulsi dal gruppo. In serata Debré si è recato dal generale De Gaulle per preparare con lui il Consiglio dei ministri di domani, nel quale sarà esaminata, fra l'altro, la situazione parlamentare. 1. m.

Persone citate: De Gaulle, Jean Paul David, Michel Debré, Paul Reynaud, Reynaud

Luoghi citati: Europa, Francia, Germania, Parigi