La Camera giapponese si riapre in un'atmosfera di agitazioni

La Camera giapponese si riapre in un'atmosfera di agitazioni La Camera giapponese si riapre in un'atmosfera di agitazioni ! socialisti invitano alla prudenza: vogliono dimostrare che la violenza è a destra • Le elezioni fissate per il 20 novembre - Probabile riconferma del Primo ministro Ikeda (Nostro servizio particolare) Tokio, 17 ottobre. Ancora sotto l'impressione dell'assassinio del capo socialista Asanuma e nell'atmosfera greve creata dalle manifestazioni di protesta della sinistra, la Camera giapponese si è riunita oggi per un'ultima e breve sessione prima dello scioglimento. I deputati uscenti furono eletti nella primavera del 1958, quando la stella di Kishi era in piena ascesa. Dopo la sua caduta catastrofica del luglio scorso, il successore, Ikeda, fu nominato soltanto a titolo provvisorio, con l'intesa che i deputati sarebbero ritornati^ al più presto possibile dinanzi agli elettori. La sessione parlamentare durerà dunque una decina dì giorni soltanto. Salvo cambiamenti il decreto di scioglimento deve essere letto 11 24. ottobre. Le elezioni si svolgeranno meno di un mese dopo: il 20 novembre. In questo paese abituato ai grandi terremoti, non si pensa che i sismi politici degli ultimi dieci giorni debbano modificare sensibilmente le forze dei partiti. Ikeda lascia il suo posto con la certezza o quasi di essere riconfermato come primo ministro, alla fine di novembre, e questa volta per durare a lungo. Il problema consiste nel sapere in quale clima dovrà vivere. Gli appelli dei socialisti a manifestare l'indignazione dopo la scomparsa del loro capo, sono stati seguiti abbastanza bene. Anche sabato scorso, nel centro di Tokio, i cortei dei sindacati e degli studenti si protrassero fino alla notte, sotto migliaia di lampioncini. Ci furono scontri e feriti. Ma il Giappone per fortuna non sta ricadendo in un'atmosfera ed in una situazione analoga a quelle che provocarono i tumulti di giugno. Pur essendo indignata, l'opinione pubblica è stanca dell'agitazione. Gli avvenimenti danno al partito socialista l'occasione di mantenere le sue truppe in stato d'allarme. Ma le sue consegne sono di prudenza. Le violenze del giugno-luglio scorso gli avevano preso la mano e fatto molto torto presso la maggioranza del paese, soprattutto in provincia. Quindi si sforza oggi, alla vigilia delle elezioni, di evitare incidenti per poter dire che la violenza non è a sinistra bensì a destra. Qual è, a questo proposito, il pericolo dalla destra? Il Giappone vedrà risorgere una èra di omicidi politici come prima della guerra? Non si crede neanche a questo. Si constata, certo, che le organizzazioni ultranazionaliste, delle quali è stata tollerata la ricostituzione, sono numerose e possono essere pericolose. Ma il clima di oggi è completa mente diverso da quello di allora. I < super-patrioti > di un tempo esistevano soltanto grazie all'appoggio dell'esercito. Ora, il piccolo nuovo esercito i del Giappone non è che un fantasma dell'antico esercito imperiale. Non ha più peso nella nazione. I militari giapponesi di oggi quasi si vergognano. I nuovi estremisti sono senza sostegno. Secondo fatto maggiore: mentre l'opinione pubblica era in altri tempi, in maggioranza, a favore ed anche complice de- i assassini politici, oggi l'omicidio organizzato dallo studente Yamagusci solleva la collera e la repulsione quasi generale. L'assassinio appare del resto non soltanto abominevole, ma sciocco, perché non può che rivolgersi contro gli estremisti di destra e servire la sinistra e l'estrema sinistra. Infine, le organizzazioni nazionaliste sono un ammasso di piccoli gruppi che hanno pochi aderenti e si sono dimostrate incapaci di realizzare la unione fra loro o di ringiovanire le loro vecchie dottrine. Comunque, dopo l'assassinio la sinistra avrà la possibilità di continuare, durante la presente sessione, la sua agitazione contro il partito conservatore al potere. In realtà è la battaglia elettorale che incomincia, portata nella arena stessa del Parlamento, dove le passioni minacciano di infiammarsi intorno al seggio vuoto di Asanuma. E dire che, in questo stesso recinto, il Giappone si è sentito prodigare — all'inizio del mese — tante belle lezioni di democrazia da parte dei deputati di tutti i paesi venuti a Tokio per il congresso dell'Unione interparlamentare. Robert Guillain Copyright di c Le Monde » e per l'Italia de « La Stampa »

Persone citate: Ikeda, Robert Guillain

Luoghi citati: Giappone, Italia, Tokio