Protesta russa all'ambasciata americana per la strana vicenda d'un turista-spia di Alberto Ronchey
Protesta russa all'ambasciata americana per la strana vicenda d'un turista-spia Protesta russa all'ambasciata americana per la strana vicenda d'un turista-spia fin certo Mark Kaminsky avrebbe percorso in lungo e in largo l'Unione Sovietica fotografando obiettivi militari, quindi sarebbe stato arrestato, processato e condannato a sette anni di reclusione - Infine graziato ed espulso (Dal nostro corrispondente) Mosca, 17 ottobre. Il ministero degli Esteri sovietico ha indirizzato una nota di protesta all'ambasciata degli Stati Uniti a Mosca perché € lo spionaggio americano continua a servirsi dei turisti in visita nell'Urss ». Ne hanno dato l'annuncio una comunicazione ufficiale e un lungo articolo pubblicato ogg1 dalla Pravda, dove si narra la vicenda di un « nuovo Powers questa volta in veste di turista, che secondo i sovietici avrebbe percorso in lungo e in largo il paese fotografando obiettivi militari, sarebbe stato arrestato, avrebbe confessato e il tribunale militare lo avrebbe condannato a sette anni di reclusione in base all'art. 2 della legge sui crimini contro lo Stato (lo stesso articolo, a norma del quale fu condannato a dieci anni di reclusione Francis Powers): la pena sarebbe stata poi commutata, su domanda di grazia del condannato, in semplice espulsione Uall'Urss. Il caso è singolare e va illustrato con qualche dettaglio, non senza osservare anzitutto lIflllllllItllllItllIlllllIllllIIIIIIIIIIIlllIIIIIIIIlKlD che la grazia concessa al «Powers turistay potrebbe costituire precedente per gli ulteriori sviluppi della vicenda giudiziaria del « Powers pilota » (per non dire dei due piloti dell' RB-tf tuttora prigionieri dei sovietici). Il cittadino statunitense condannato e poi graziato ed espulso si chiama Mark Kaminsky: la condanna a sette anni di detenzione inflittagli dal tribunale è solo un poco più mite di quella irrogata al Powers; ed il capo d'accusa era lo stesso; anche in favore di Powers è stata presentata al € Praesidium » dèi Soviet Supremo una domanda di grazia (firmata e spedita dalla moglie in data 25 agosto u.s.). Kaminsky è stato arrestato alla fine d'agosto presso Ujgorod: maestro di scuola a'Bdwardsberg (Michigan) avrebbe affrontato il viàggio a spese della fondazione « Fair Craft », dalla quale, secondo i sovietici, ricevette un assegno di duemila dollari impegnandosi a presentare, dopo il ritorno, una relazione. dettagliata. Conosceva bene il russo: nel '59, in rappresentanza della « General Motors », aveva lavorato per due mesi come guida all'esposizione americana di Mosca; per vari anni, inoltre, aveva prestato servizio nelle forze aeree degli Siati Uniti in territorio giapponese, lavorando come meccanico presso le postazioni radar. Dopo l'accordo con la Fondazione, invitò a viaggiare con lui un amico di nome Harvey Bennett (del pari già soldato in Giappone). Da New York i due giunsero ad Helsinski, dove noleggiarono una vettura e percorsero l'itinerario Vjipuri, Leningrado, Novgorod, Kalinin; Smolensk, Minsk, Mosca e quindi Mosca, Karkow, Kiev, Lvov (l'antica Leopoli), Ujgorod. Secondo i sovietici tra Minsk e Mosca e nelle province occidentali dell'Ucraina, Kaminsky avrebbe raccolto « dati spionistici » e fotografato « obiettivi militari », avrebbe « abbandonato consapevolmente l'itinerario concordato con J'Inturist nella zona della città di Ujgorod » e < sarebbe penetrato nella fascia confinaria proibita agli stranieri », dove lo avrebbero arrestato col suo compagno. Fallito il tentativo di nascondere Un taccuino e di esporre alla luce le pellicole fotografiche, supponendo che la polizia lo avrebbe torturato, Kaminsky (già autore di una tesi di laurea su Jerjinsky e sulla Ceka) avrebbe confessato di sua iniziativa quanto segue: « Il taccuino che mi è stato requisito con¬ teneva annotazioni cifrate sulla ubicazione di una base di artiglieria, di una installazione radar e di un aerodromo militare, informazioni sulla presenza di soldati in alcune zone abitate, sulla dislocazione di stazioni radio e centrali elettriche, sui campi militari e sulle strade che conducono ad essi, nonché su ponti, stazioni ferroviarie e industrie. Ho fotografato postazioni radar, vagoni ferroviari e antenne radio ». Fin qui la versione sovietica appare almeno verosimile: a questo punto, tuttavia, rispondendo alla domanda: c Perché avete fatto tutto questo f », Kaminsky avrebbe risposto: t Per scrivere un libro calunnioso sull'Unione Sovietica: il manoscritto del mio libro lo volevo vendere ad alcune case editrici americane per guadagnare parecchio; avevo pure intenzione di utilizzare una parte del materiale per riferire alla Fondazione sul viaggio compiuto » Alberto Ronchey
Persone citate: Craft, Francis Powers, Harvey Bennett, Kalinin, Kiev, Lvov, Mark Kaminsky
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