Le salme di cinque vittime trasportate oggi a Genova

Le salme di cinque vittime trasportate oggi a Genova Lo schianto del quadrimotore sui monti dell'isola d'Elba Le salme di cinque vittime trasportate oggi a Genova Giovedì si svolgeranno i funerali Le probabili cause della sciagura (Dal nostro corrispondente) Genova, 17 ottobre. L'eco della tragedia del quadrimotore « De Havilland-Heron » della linea Roma-Genova, precipitato venerdì scorso sulle pendici del monte Capanne nell'isola d'Elba, è ancora viva in tutta la città. Le salme di cinque delle undici vittime della sciagura verranno trasportate domani nella nostra città e giovedì probabilmente avranno luogo, nella cattedrale di San Lorenzo, le esequie celebrate dai cardinale arcivescovo. Non è ancora certo che le spoglie della signora Adelaide Rocca Da Dalmau e della figlia Maria Pia di 4 anni vengano trasferite, a Genova. Il marito, che risiede a Quito, è stato informato della disgrazia dall'ambasciata dell'Ecuador a Roma e ha dato disposizioni perché le salme della moglie e della figlioletta vengano trasportate a Quito. Nel pomeriggio di domenica, iiiiitiiiiliiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiii umilimi non appena la radio diede notizia del ritrovaménto del relitto sul monte Capanne, partirono alla volta dell'Elba la moglie dell'importatore Silvio Sciunnach, ' signora Marcella, con la signora Haroko Takashima moglie del commerciante giapponese, collega in affari dell'importatore genovese. Partirono pure 11 fratello ed il cognato del dott. Èlio Perugl, il consulente commerciale che aveva promesso alla moglie di non prendere l'aereo e che, all'ultimo momento, forse per fare una gradita sorprésa a casa non mantenne la promessa, ed il signor Daniele Rocca fratello della signora Adelaide De Dalmau e zio della piccola Maria Pia, perite méntre trasportavano a Genova le ceneri del capostipite della famiglia. Il signor Rocca non conosceva la nipotina, nata in Ecuador: la vedrà per la prima volta distesa nel sonno della morte, nella camera ardente che è stata allestita nell'ospedale di Marciana «Marina. Il maresciallo dell'Aeronautica Adolfo Bracci, fratello del sindacalista d. c. Giorgio Bracci perito nella sciagura, non è partito. Il sottufficiale ha vissuto troppo da vicino la tragedia del «De Havilland-Heron » — era infatti di servizio alla torre di controllo dell'aeroporto «Cristoforo Colombo» quando l'aereo precipitò — ed ora è prostrato da una crisi di sconforto. Sono poi partiti l parenti dell'aw. Ernesto Cuomo-Ulloa, il noto civilista che rientrava a Genova dopo aver discusso una "causa alla Suprema Corte di Cassazione. Un ufficiale pilota, ex-combattente, che si occupa ora di questioni tecniche dell'Aeronautica, ha concordato con tutti coloro che ritengono pericolosa la rotta aerea dell'Elba. «Attorno all'isola — eglt| ha detto — c'è una confluenza di due venti quasi sempre diversi e che provengono dalla Corsica e dalla Toscana: questi venti creano continui insidiosissimi vuoti d'aria e mulinelli. Posso dire che ormai tutti i piloti sono abituati ai «salti» provocati dalle turbolenze che. si registrano nella zona dell'isola. Venerdì scorso c'era una bufera impressionante lungo tutta la costa tirrenica e risulta che già in mattinata qualche altro velivolo più potente è più grande del « De Havilland-Heron » si era trovato in difficoltà». c. m> All'Isola d'Elba, le squadre di soccorso trasportano nel piccolo cimitero di Marciana, per l'idontificaziona, I resti di una delle vittime della sciagura aerea (Telefoto) 1111111 r 1111111111111111 : j t f 11 ) n 11m f < 111 ■ 11111m111 m 11 ■ 1 < 11111 ; 11111111111 ; i ( m 11 ■ i 11 m m i [ i m i ■ j 1111 < 1111 < 11 e ■ t i a 11111111111 n 11 < 1111111111:111 ■ i liiiiiiiiiiiiiiiiim