Depressione vitivinicola

Depressione vitivinicola Noto di agricoltura Depressione vitivinicola Quest'anno la vendemmia e il commercio delle uve hanno avuto un andamento piuttosto irregolare in seguito alle piogge verificatesi nei primi giorni di ottobre e quelle successive dal 9 corr. e di venerdì scorso, per cui le contrattazioni hanno avuto alti e bassi, dovuti essenzialmente al prodotti di ridotta mércantilltà. La vendemmia sarà ultimata a giorni, ma 1 viticultorl proprietari conduttori e mezzadri sono poco soddisfatti, perché si prevedono bassi redditi nei confronti dei costi di produzione. L'andamento dei prezzi sarà registrato dai mercuriali comunali alla fine della prossima settimana; tuttavia, a grandi linee, i prezzi sono vadati come appresso: le grandi ditte vinicole pagarono i primi moscati dalle 770 alle 800 lire al miria, indi diminuirono a 700 lire e dopo le piogge a 600 circa Il dolcetto fu venduto a 600620 lire al miria e successivamente a 500 ed anche 480. Le barbere furono trattate dalle 580 alle 600 lire, dopo le piogge toccarono le 500 lire per scendere successivamente sulle 450. In alcune zone il prodotto di non piena mércantilltà è stato pagato sulle 380 lire al miria ed anche di meno. Il nebbiolo ha quotato dalle 750 alle 1000 lire al miria e la freisa (a Chieri) dalle 300 alle 380 lire. Quest'anno il mercato delle uve non è stato attivo come nelle scorse annate; molti commercianti hanno ridotto gli acquisti e attendono ad approvvigionarsi dalle cantine sociali le quali sono aumentate di numero ed hanno lavorato al massimo della propria potenziali tà; alcune hanno dovuto cedere partite di mosto ed affittare locali privati per provvedere alla vinificazione dell'uva dei soci ordinari ed annuali. Nelle zone ove non trovano le cantine sociali e nelle località ove l'uva non presentava le caratteristiche richieste, specie per il tenore zuccherino e per la, sanità, 1 prezzi hanno subito flessioni sensibili e sovente inferiori a quelli medi citati nei listini dei mercati comunali. Si ritiene la produzione del 1960, in Piemonte, un po' superiore a quella del 1959, mentre nelle zone dell'Italia centro-meridionale il raccolto è risultato inferiore. Nelle Puglie si calcola il 30 per cento in meno con prezzi delle uve dalle 3800 alle 4600 il quintale. In Sicilia, all'inizio, sono stati segnalati prezzi da 3000 a 3200 il quintale; in Emilia dalle 3600 per uve di collina alle 2600-3000 per quelle di pianura. Le scorte di vino dello scorso anno sono minime e, appena possibile, saranno posti in vendita i vini dell'annata per i quali si prevedono, in linea di massima, 10-12 gradi di alcool per i moscati, 11 gradi per i dolcetti, 11,5-13 per le barbere. Nel complesso i vini hanno gradazioni soddisfacenti e sono di « corpo ». I viticultóri che hanno vinificato le proprie produzioni hanno fatto la selezione delle uve, trattato i mosti con 15-20 grammi di metabisolflto di potassio e con 20-30 grammi di fosfato di ammonio per ogni quintale di mosto, nonché curata la fermentazione in modo da ottenere vini di buona qualità. Nonostante tutti gli sforzi che i piccoli coltivatori delle colline stanno facendo, il bilancio economico annuale raramente < quadra », molti restano sconfortati, specie i giovani ed i mezzadri, per cui le piccole aziende site nelle località più disagiate vengono trascurate nelle cure culturali e talvolta abbandonate. Quest'anno si sono pure avute difficoltà nel trovare il personale per le operazioni di vendemmia. Tutte le difficoltà che si riscontrano nelle varie plaghe agricole dimostrano che l'agricoltura sta attraversando una crisi profonda e, nonostante 1 provvedimenti presi dal governo (cmopreso quello sul dazio del vino il quale non ha giovato né al produttore, né al consumatore), l'attuale feno meno di spopolamento delle campagne non si arresta L'industria ed i grandi centri richiamano tuttora e sempre di più i lavoratori delle campagne, per cui le aziende agricole grandi e pìccole si tro vano ogni giorno in maggiori difficolta e vi sono fondati motivi per temere sull'avvenire della nostra agricoltura. Carlo Rava M E RCATI Beatiame — Per la razza bovina piemontese da macello, al chilo, peso vivo, franco mercato: buoi 310-380; vitelloni 320-380; vitelli comuni 420-480; vitelli della coscia 520-700; vitelli sanati 550600; vitelli della coscia d'alleva- mento 1100-1200; vacche da macello di U cat. 230-280; vacche da produzione 170-230.000 al capo. Suini grassi 285-300 al chilo. Folli nostrani 500-600 al chilo e polli d'allevamento 280-360. Cereali — Grano di qualità tenera buono-mercantile 6500-6600 11 q.le; qualità fine 6650; granoturco ibrido 3650-3750. Risoni, a Vercelli: Pierrot 5500-5700; Maratelli 5800-6000; R.B. 6500-6700; Arborlo 6500-6800. Foraggi e paglia: a Fossano: fieno maggengo 1660-1750; ricetta 1550-1650; terzuolo 1400-1500; paglia di grano imballata 1700-1800. Riduzioni immediate per i contributi unificati — Il Consiglio dei ministri nell'ultima seduta ha deciso: 1) di sospendere totalmente dal pagamento dei contributi unificati le ditte iscritte negli elenchi per un carico contributivo di L. 30.000; 2) di ridurre di una quota pari al 20 % dei contributi le ditte iscritte negli elenchi per un carico contributivo da lire 30.001 L. 70.000; 3) di ridurre di una quota pari al 10 % dei contributi le ditte iscritte negli elenchi per un carico contributivo superiore a lire 70.001; 4) di ridurre del 40 %, per ogni singolo podere, 1 contributi gravanti sui terreni concesai a mezzadria. Le sospensioni e riduzioni hanno effetto immediato e quindi si applicheranno anche alle rate con scadenza al 10 ottobre corrente. Mercati delle uve Cuneo — Media ponderata progressiva delle uve vendute in tutta la provincia: mg. 1.853.507. Prezzi medi: barbera L. 573,79 al mg.; dolcetto L. 641,46 al mg.; freisa L. 549,67 al mg.; moscato L. 754,77 al mg.; nebbiolo destra Tanaro L. 1011,47 al mg. Asti — Barbera mg. 2130, prezzo medio L. 470 al mg. Canolli — Barbera mg. 1800, prezzo medio L. 435,61 al mg. M(incalvo — Barbera mg. 47.000, prezzo medio L. 450,69 al mg. M (integro san — Barbera mg. 7300, prezzo medio L. 469 al mg. Acqui — Moscato mg. 2000 al prezzo medio di L. 698,30 al mg.; dolcetto mg. 2890 a L. 571 al mg. ; barbera mg. 3420 a L. 516,55 al mg. S. Stefano Belbo — Moscato lire 605-730 al mg.; barbera L,. 400 mg.; barbera L. 410-450 al JBg. Nizza Monf. — Mg. 6300 di barbera al prezzo medio di L. 428,60 al mg. Ovada — Dolcetto L. 460-480 al mg.; barbera L,. 410-450 al mg. Baiialuzzo — Uvaggi misti da ti. 300 a Li. 340 al mg. Capriata d'Orba — Barbera da L. 430 a L. 450 al mg.; bianca cortese da L. 400 a L. 420 al mg.; uvaggi misti da L>. 320 a L. 350 al mg. Gavl Ligure — Uva bianca cortese da L. 410 a L. 440 al mg. Novi Ligure — Uva da tavola: comune da L. 500 a L. 600 al mg. ; cortese da L. 650 a L. 750 al mg. ; regina da L. 1100 a L. 1400 al mg. Mercato dei vini ad Alba Nebbiolo d'Alba all'ettolitro da L. 11.000 a L. 12.000; dolcetto da L. 9600 a L. 11.000; barolo da L. 26.000 a L. 27.600; barbaresco da L. 26.000 a L. 28.000; freisa da L. 8600 a L. 11.000.

Persone citate: Alba Nebbiolo, Barbera, Carlo Rava, Pierrot

Luoghi citati: Acqui, Alba, Chieri, Emilia, Fossano, Italia, Novi Ligure, Piemonte, Sicilia, Vercelli