La salute dei nostri figli

La salute dei nostri figli Tranquillizziamo le madri in ansia dopo i casi di Massa Carrara La salute dei nostri figli Prof. Guassardo: «La situazione attuale è ottima. Ma contro la polio bisogna vaccinare tutti i bambini sin dai primi mesi di età. L'immunizzazione è garantita nel 97 per cento dei soggetti» - Prof. De Mattia: spiega perché qualche volta si ammalano anche i vaccinati • Il medico provinciale prof. Cotta Ramusino : « In Torino e provincia abbiamo vaccinato 200 mila bambini » Ogni volta che una malattia sì manifesta violenta facendo vittime tra i bambini, le madri si rivolgono ansiose ai medici e ai giornali. E' accaduto otto giorni fa, in occasione del morbo di Verona; si ripete ora dopo le notizie di Massa Carrara, dove la polio ha ucciso tre bimbi e ne ha colpiti altri dieci. Il prof. Guassardo, direttore della Clinica pediatrica, ci ha dichiarato: *E' mio dovere rassicurare le jnamme torinesi. Nella nostra città la salute dei bambini in questo periodo è ottima. Raffreddori, tracheiti, faringiti e anche lievi forme bronchiali sono malanni di stagione che non devono preoccupare, pur esigendo naturalmente cure e precauzioni. Tutte le malattie infettive caratteristiche dell'infanzia sono in' forte declino. E anche se con la ripresa della vita scolastica aumentassero i casi di morbiWo o varicella non ci sarebbe nulla di preoccupante ». Il prof. Guassardo ha cosi proseguito: « Mi rendo conto che fatti come quelli accaduti in Toscana possano allarmare, tanto più, che — a quanto pare — uno dei bimbi morti era già stato vaccinato contro la polio. I decessi sembra si debbano attribuire al "virus 1" che è il più maligno in quanto si manifesta preferibilmente oon forme iulbari, cioè a carico del midollo spinale. Posso precisare che a Torino dall'ottobre '59 al marzo '60 non si è verificato nemmeno un caso di polio. Dalla primavera a oggi nella mia clinica, quattro bambini sono stati colpiti dalla malattia. Nessuna forma letale e niente "virus l"t. Abbiamo chiesto al prof. Guassardo di spiegarci se la malattia abbia preferenza per l'una o l'altra stagione, come si manifesti e se sia sempre individuata. Ecco le risposte. « La polio si manifesta soprattutto in primavera, estate e principio di autunno. I mutamenti meteorologici possono esercitare una certa funzione nel ledere la barriera del sistema nervoso, che nel bambino è per natura più labile, he stesse condizioni possono pero essere determinate da molte altre cause: un trauma cranico, un colpo di calore, una caduta nell'acquai un'indigestionei ecc. € Il " virus " della polio, penetrando nel sangue, crea dap prima una fase setticemica: se il soggetto dispone di' un'effi cace barriera di difesa, costituita dalle pareti del capillare sanguigno, il "virus" non passa dal sangue alla cellula nervosa. In questo caso l'organi smo si vaccina spontaneamen te. Se invece questa barriera è lesa, allora interviene la paralisi. A mio parere, la maggior parte dei casi di polio si verifica senza paralisi: c'è febbre, vomito, qualche volta canvul sioni e basta. A una certa e\à l'uòmo diventa immune per aver contratto in precedenza la malattia senza paralisi, e passata per questo ignorata » La vaccinazione è necessaria? In quali casi non dà l'immunità? « La vaccinazione — ha dichiarato il prof. Guassardo — è l'unica arma per difendere i bambini dalla malattia. Bisogna vaccinarli prestissi mora partire dal quarto mese di vita. Si calcola che per circa il 97% dei casi si consegua l'immunizzazione, se si sommi nistra il vaccino razionalmente e si fa la quarta e anche la quinta iniezione. Per l'altro S% si tratta di soggetti costituzionalmente cattivi produttori di anticorpi, o nei quali l'azione del vaccino si esaurisce rapidamente ». Gli ammalati vengono trasferiti, da tutta la provincia, all'Ospedale Amedeo di Savoia. Al direttore, prof. De Mattia, abbiamo chiesto come sia possìbile la malattia in individui già vaccinati. «Le spiegazioni sono due — ha detto; — o ii vaccino inoculato era in catti vo stato di conservazione (va tenuto in frigorifero alla temperatura di 4 gradi) oppure l'organismo era incapace di formare gli anticorpi necessari: è una cosa che può accadere e si verifica anche in occasione di antidifteriche e antivaiolose ». Il prof. De Mattia ha aggiunto: c Questi casi sporadici di manifestazioni morbose in soggetti vaccinati non devono preoccupare. Torino è all'avanguardia, tra le città italiane, nella prevenzione antipolio. Ebbene, da quando la vaccinazione si è estesa ad abbracciare la quasi totalità dei bambini, abbiamo assistito alla caduta della malattia. Molto raramente tra i colpiti abbiamo contato dei vaccinati ». Unica difesa, la vaccinazione. « E non solo per i bambini — conclude il prof. De Mattia — ma anche per gli adulti, almeno sino ai SO anni. Le somministrazioni di vaccino necessarie per raggiungere una certezza di immunita sono almeno 4». H medico provinciale, prof. Cotta Ramusino, ci ha tracciato il quadro dell'opera profilattica svolta in città e provincia: « Dal gennaio '58 ad oggi risultano vaccinati 101 mila bambi- ni dai S mesi ai 12 anni in città e altrettanti nella provincia. A quasi tutti sono state fatte qtiattro iniezioni. Anche gli adulti che si presentano ai nostri uffici vengono tutti vaccinati, gratuitamente, su semplice richiesta. Il vaccino, che ri ceviamo dal ministero, è con servato nei frigoriferi e conse gnato volta per volta agli uffl, ci d'igiene. I casi di polio, a tutto il 15 ottobre, sono star» 19 (tre letali), 16 in città e 3 in provincia. Nello stesso periodo dell'anno '69, i casi furono £5, con sette morti. Nel '58 (primi dieci mesi) i casi furono 89, con 6 morti ».

Persone citate: Cotta Ramusino, De Mattia

Luoghi citati: Torino, Toscana, Verona