Polemiche alla vigilia del Giro di Lombardia

Polemiche alla vigilia del Giro di Lombardia Polemiche alla vigilia del Giro di Lombardia La pioggia potrebbe rendere ancora più difficile il «muro» di Sormano - Anquetil minaccia di ritirarsi a metà corsa - Un percorso di riserva (Dal nostro corrispondente) Milano, 14 ottobre. Il € muro > di Sormano, la salita che, immessa sul nuovo tracciato del Qiro di Lombardia, dovrebbe servire, nell'intento degli organizzatori, a movimentare la < classica > coxsa d'autunno, continua ad essere al centro di una polemica dai toni abbastanza accesi. Dopo la discussa decisione della Commissione Professionisti, che ieri ha approvato il tracciato, nonostante il parere sfavorevole di due dei suoi membri — Cinelli e Magni — oggi il tempo, su buona parte della Lombardia, è peg-i giorato, e in parecchie zone si sono registrate precipitazioni atmosferiche anche di discreta intensità. La pioggia, naturalmente, è servita agli antagonisti del rag. Torrìani, direttore dell'Ufficio organizzazione della Gazzetta dello sport, per rinnovare una volta ancora le proteste per una novità che sembra comportare eccessiva fatica lungo la rampa ed eccessivi rischi giù per la ripida e tortuosa discesa, ma tali < voci » contrastanti non sono servite a far cambiare d'opinione i responsabili del Giro di Lombardia. Sul imuro» di Sormano, lungo la giornata di oggi, sono soltanto cadute poche gocce di acqua. Quindi i lavori di riat: tomento della strada sonò proseguiti con il ritmo voluto in modo da garantire per domenica un < fondo > ohe dia sufficiente sicurezza di regolarità alla corsa. A questo prò posito, domani, con partenza da Milano alle 9,30, verrà effettuato un ennesimo sopralluogo, al quale sono invitati i giornalisti che, ventiquattro ore dopo, seguiranno lo svolgersi della manifestazione. Gli organizzatori si ripropongono di mettere in fuga quelle preoccupazioni ritenute troppo allarmistiche, cosicché il «muro > venga considerato nelle sue giuste proporzioni: una difficoltà notevole, insomma, ma non insuperabile per quanto concerne la salita e, nel tratto di discesa, non più rischiosa di parecchie altre discese che gli atleti sono usi ad affrontare durante i vari giri a tappe. E' difficile, comunque, ohe i differenti punti di vista debbano mutare. Fiorenzo Magni, ad esempio, proprio oggi ha confermato, con la sua tradizionale energia, il « no > più reciso, ribadendo che la responsabilità dell'approvazione da parte della Commissione professionisti ricade sul presidente dottor Strumolo e su Bollini. I corridori, dal canto loro, sembrano piuttosto rassegnati. < Ci tirano il collo — ha detto Defilippis — anche quando potrebbero evitarlo. A me, però, incuteva molta pau ra la discesa. Se è- vero che è stata aggiustata, i timori pus sano un po'. Si raddoppierà la attenzione, ecco tutto ». E' il parere generale, pur con qualche variante, che va dalla incondizionata approvazione di Massignan, scalatore per eccellenza, al cauto riserbo di Anquetil che, fra tutti, è par so il più impressionato. Jacques ha detto: « Domenica scalo il Ghisallo, poi, giunto ai piedi del "muro", vedo se converrà tirare, avanti, oppure se non sarà più prudente dirottare per Milano con un ritiro privo di acrobazie >. Una dichiarazione pessimistica che non dovrebbe però esser tradotta in pratica: anche al francese fa gola il traguardo del Giro di Lombardia. Nel caso che domenica il tempo fosse proibitivo gli organizzatori sarebbero eventualmente indotti, come accaduto in passato per talune gare, a cambiare il tracciato. In questo caso entrerebbe in scena il percorso di riserva, che prevede, come è noto, la doppia scalata della salita del Ghisallo Bimane l'incognita dei concorrenti, in maggioranza disposa ad affrontare di malavoglia io fatiche dell'erta e le insidie del la discesa snon è da escludere del resto, l'attuazione di una specie di sciopero bianco, che indurrebbe molti a ridurre al minimo là combattività. I corridori iscritti alla gara di dopodomani sono 178. 1. C.

Persone citate: Anquetil, Bollini, Cinelli, Defilippis, Fiorenzo Magni, Magni, Massignan