Il "re del brivido., a Torino

Il "re del brivido., a Torino Rubicondo, grasso, argutamente affabile Il "re del brivido., a Torino 1 • ; - ■ ■■■ - . *_ 11 regista Alfred Hitchcock è giunto per lancìare "Psycho,. il suo ultimo film dell'orrore H regista Alfred Hltchcock è| a Torino, una città che gli place, per li « lancio » del suo_ ultimo film, Psycho. Conversiamo a mènsa col « re del brivido », che viene dall'aver visto e ammirato 11 nostro Museo del Cinema. Ha sessantanni; è rubicondo e grasso (e non lo nasconde), argutamente affabile. Da.giovane, nella nativa Londra, frequentò corsi d'arte presso scuole notturne.: Venga di qui la sua vocazione al mistero? II primo film lo diresse nel 1921, in sostituzione d'un regista ammalatosi; il secondo lo dovette interrompere per mancanza di fondi. Disegnatore, aiutoregista, scenarista e scenografo, la sua vigilia 'd'armi fu breve. Lo rivelò The lodger, uh film su Jack lo sventratole, il pri-; no d'una serie di "thrillers",' che gli hanno fruttato - il nomignolo di Mister Suspense. Quando si siano citati Blackmail, il primo film inglese parlato, Afurder, Secret AJgent e Sabotale, nei quali la sua tecnica si aperse a tutte le malizie, slamo arrivati, col rapimento da parte dèi produttori di Hollywood, alla produzione popolare di questo grande manipolatore d'intrecci; La prima moglie, II prigioniero di Amsterdam, Il sospetto, L'ombra del dubbio, lo psicanalitico Io ti salverò e i tanti film del dopoguerra, tanto famosi che ci pare inutile citarli. Qualche caduta commerciale come Notorious e Caccia al la-, dto (che furono però successori]) mettono poche macchioline in questo regista solare, maestro del divertimento intelligente. Perché Hitchcock, a cui piace riandare la sua carriera, ha capito che orgasmo e angoscia Bono, ahinoi, la ricreazione dell'uomo d'o,;gi. Qualcuno rimpiange la sua prima maniera classicamente asciutta, quando nel cerchio magico del suo film l'intrigo procedeva con tutto il rigore e nel massimo silenzio al più estroso scioglimento. Ma invecchiandosi, egli si è alleggerito nello spiritò e va socraticamente divertendosi con le proprie trovate. Gli affari, e basta guardarlo, gli vanno benissimo; il pubblico, l'eternò fanciullo, beve con la stessa golosità le favole di òggi come i drammi di ieri, e anche se sente ronzare nel nuovo Hitchcock qualcosa di estraneo (virtuosismo, ironia), continua a gradire il prodotto. Psycho, da un giallo di Robert Bloch tradotto anche in italiano col titolo « II passato che urla » (Garzanti), è' un « horror-film » ; e in attesa del prossimo (se si farà) sulla bomba atomica, ci darà le ultime diavolerie del maestro. In tutto 11 mondo i «press-agents» hanno caricato le batterie. La raccomandazione di vedere il film dall'inizio è universale; ma in molti paesi la suffragano forze di polizia schierate alla cassa. Hitchcock allunga il labbrone che ha tanta fortuna sul « video », e sorride Tanto parla volentieri di sé, tanto elude le domande sugli altri cinematografai e sugli altri registi. Per la ragione che •al cinema non ci va mai. (O ci andrà di nascosto: cura molto bène la sua leggenda). Con la gentile signora che ha l'aria di dormire sonni tranquillissimi accanto a questo ministro di orrori, il regista ha più tardi visitato la Fiat Miraflori, i cantieri di « Italia '61 > e quin di si è recato ad Alba, la pa tria del tartufo. 1. p.

Persone citate: Alfred Hitchcock, Caccia, Garzanti, Hitchcock, Robert Bloch, Secret Ajgent

Luoghi citati: Alba, Amsterdam, Hollywood, Italia, Londra, Torino