Altri bimbi colpiti dall'ignota epidemia che ha fatto vittime nella Bassa Veronese

Altri bimbi colpiti dall'ignota epidemia che ha fatto vittime nella Bassa Veronese Da quasi due mesi migliaia di famiglie vivono nell'angoscia Altri bimbi colpiti dall'ignota epidemia che ha fatto vittime nella Bassa Veronese Ieri una piccina è morta dopo ventiquattro ore di tenda ad ossigeno - Ci vorranno dieci giorni per conoscere la natura dei virus - Il male si manifesta con una rinite, disturbi polmonari e vomito con tracce di sangue - Due dei piccoli malati sono guariti e giudicati fuori pericolo (Nostro servizio particolare) Verona, 4 ottobre. Nella Bassa Veronese, dove un misterioso processo infettivo ha provocato in circa due mesi la morte di sette bimbi, migliaia di famiglie vivono nell'ansia e nella paura. Oggi l'oscuro male, che comincia come un semplice raffreddore, ha fatto altre vittime: dall'ospedale di Nogara è giunta notizia che durante la notte, dopo essere stata per ventiquattro ore sotto la tenda a ossigeno, era morta un'altra bambina, Nicoletta Princivalle di 1S mesi. Poco dopo si è appreso che altri due bimbi — Renzo Venturini di 30 mesi e Claudio di 2i mesi — erano stati ricoverati d'urgenza. Il primo presenta, evidenti, i sintomi della grave e ignota malattia,- il secondo è stato trattenuto in osservazione per motivi di cautela. La voce di questi nuovi e penosi fatti si è subito sparsa nei paesi che sono vicini a Nogàra, a Bonferraro, a Sorga, a Casaleohe, a Cerea e la angoscia è diventata ancor più opprimente. Ma è veramente drammatica la situazionef C'è veramente una sconosciuta insidia che minaccia la vita di tanti bimbit Fin dove arrivano le deformazioni v di una fantasia popolare che è rimasta toccata nel profondo dalla visione dei bianchi feretri che sono stati avviati ai piccoli cimiteri nascosti tra gli alberi della campagnat Dalla città la situazione è giudicata con più ragionata tranquillità. Secondo alcune dichiarazioni del medico provinciale dott. De Marco, pare che il processo infettivo vada estinguendosi. S'esclude che si tratti di un'epidemia e che esista il pericolo di contagio. Ha detto il dott. De Marco: « Non ho alcun motivo per pensare che si tratti di un processo epidemico del quale non vi è alcun sintomo attendibile. Si è parlato di decessi, per cause presumibilmente analoghe, in altre località. Ma morti di bambini defedati e distrofici si verificano sempre e non possiamo collegarle ai fatti odierni. La sintomatologia si preannuncia con una rinite, piccoli segni polmonari, vomito alimentare seguito da vomito di sangue, decadimento delle forze e fatti meningei che portano rapidamente alla morte. Sulla natura del virus, se di virus si tratta, non sono in grado di fornire alcuna precisazione. Abbiamo prelevato tutti i materiali da cui è possibile isolare o il virus o i aermi patogeni e attendiamo l'esito dell'esame di laboratorio che sarà effettuato all'Università di Padova ». A proposito di questi esami, è stato interpellato telefonicamente il dotti Gasparini, che dirige il « Centro virus » del l'Ateneo patavino. Egli ha di chiarata: € Abbiamo compiuto dsdscsmlailcsAtpbstsrspfgtianm—hrdhdlptcssapFdprelievi di feci e di sangue che. sono stati iniettati alle cavie.' Ma occorrerà attendere dieci 2giorni per poter osservare l'esi-ìsa a o e o a , . a . a l i e to degli esperimenti e trarre delle conclusioni ». Quante sono dunque le vittime del misterioso virus che secondo alcuni medici potrebbe appartenere al tipo « coxackie », uno forma virale che ha preso il nome da una cittadina della valle dell'Hustont I casi sicuri sono finora sette, di cui cinque letali. Sono morti, oltre a Nicoletta Princivalle, un altro bimbo di Nogara, Riccardo Borin di 2 anni e mezzo, deceduto la scorsa settimana e tre bimbi di Bonferraro, Adriano Rizzi di 21 mesi, mor-i to giovedì scorso, Chiara Men- j pfcini di 17 mesi, morta sabato sera e Alessandra Ferrari di 16 mesi, morta quindici giorni fa. Attualmente sono ricoverati, sempre al padiglione pediatrico di Nogara diretto dal dott. Arioli, due bambine di Torre Masino, una località ai confini tra la provincia di Verona e quella di Mantova: Marisa Parise di 2 anni e mezzo e Daniela Campi di 2 anni. Le loro condizioni, pur restando gravissime, hanno lasciato intravvedere nelle ultime ore qualche segno di miglioramento. La situazione era apparsa ieri ancor più angosciosa perché, ai decessi registrati a Nogara e a Bonferraro, si era collegata la morte di altri cinque bimbi avvenuta tra giugno e agosto a Cerea e Casaleone. A Cerea si erano spenti, per cau se sconosciute, Luisa Bertù di 8 mesi e Graziella Caucchioli di 12; a Casaleone, Nicoletta sisdzcIIrLanza, Loretta Miorali e Ua-niele Manara, rispettivamente di 6, 3 e 4 mesi. Ma oggi i medici condotti e gli ufficiali sanitari dei due paesi hanno smentito nel modo più assoluto che questi decessi possano essere rapportati alla forma di virus attualmente in atto a Nogara e a Bonferraro. Lo stesso discorso ha fatto la Verona il primario pediatra dell'ospedale, prof. Mengoli, secondo il quale nessun fondato motivo di allarme sussiste per la popolazione della città. Due interrogazioni sono state intanto presentate al ministro della Sanità dai parlamentari socialisti veronesi: il sen. Giuseppe Di Prisco chiede quali provvedimenti siano stati presi; gli onorevoli Adelio Albarello e Luigi Bertoldi hanno avanzato la proposta di un'inchiesta, per stabilire «a chi risale la respon sabilità del grave ritardo in tervenuto nella denuncia della situazione e in particolare se risponda a veritd la notizia secondo la quale il medico provinciale sarebbe stato informato del pericolo solo nella giornata di ieri 3 ottobre, mentre da tempo la gravità della infezione teneva in legittima ansia le famiglie ». Nella Bassa stasera la calma non era ancora tornata.. La morte della piccola Princivalle — come abbiamo detto — non ha fatto che accrescere i fimori e le apprensioni. Il sindaco di Sorga, con sua ordinanza, ha disposto oggi la chiusura degli asili del capoluogo e delle frazioni di Bonferraro, Lampuro e Pontepossaro. Dal canto suo la fantasia della gente cerca di accreditare le più sconcertanti e assurde supposizioni. E si va dal disperato atto di accusa del padre d'una piccola vittima, il sarto Luigi Ferrari, che pensa che alla radice di questo morbo sia la . dioattività delVaria ad una ' erstiMosa forma di precau. 2ione che la gente dei campi ìsi ostina da qualche giorno a seguire. Poiché si è notato che il morbo colpisce i bimbi al di sotto dei 3 anni, si è fatta strada l'assurda ipotesi che l'infezione sia causata da un virus che aleggerebbe a non più di 70 centimetri da terra. Per questo, i bimbi non vendono più fatti scendere dagli alti seggioloni o son tenuti sempre in braccio. Finché durerà l'apprensione, finché non si saprà che le due piccine di Torre Masino, ancora ricoverate all'ospedale, sono riuscite a superare la crisi, sarà difficile far capire a questa gente che non è con simili patetici esorcismi che si vince l'insidia dello sconosciuto virus. g. na.