Impazzita di fame e stenti una donna che viveva con 7500 lire di pensione

Impazzita di fame e stenti una donna che viveva con 7500 lire di pensione Impazzita di fame e stenti una donna che viveva con 7500 lire di pensione L'allarme degli inquilini: raccolta sfinita e delirante nella squallida stanza - Da otto giorni non toccava cibo - Ricoverata in manicomio Sono stati due coniugi, che ab'J-Dramma dell* pazzia ieri in Borgo Dora, nei. i stabile di corso Emilia 5. Un'anziana signora è stata trovata chiusa nella sua cameretta, in grave stato di deperimento organico: da otto giorni non toccava cibo. tano nella casa, a dare il primo allarme. Ieri sul tardo pomeriggio, preoccupati per 11 fatto che da qualche tempo non vedevano l'inquilina del secondo piano — la vedova Caterina Ghlsoli, di 87 anni — avvertivano la custode. Dapprima ai pensava a una disgrazia: ai bussava inutilmente alla porta, nessuna risposta. Infine dall'interno giungeva un tramestio e quindi la porta veni- va aperta di pochi centimetri. Dallo spiraglio si intravvedeva il volto smunto e patito della donna. « Cosa volete? » chiedeva con voce fioca. Gli inquilini riuscivano a convincerla a farli entrare; l'unica stanza aveva un aspetto Squallido, pochi vecchi mobili. qualche suppellettile abbandonata qua e là; non c'era luce elettrica ma solo una fumosa lampada a petrolio. Alla custode era sufficiente dare un'occhiata nel cucinino per rendersi conto che da alcuni giorni nelle poche pentole non era stato cucinato alcun cibo. La Gn'ani; confessava Infatti chi da oltre una settimana non aveva mangiato nulla. < Sto bene cosi, l'isolatemi stare ». Le vicine le facevano prendere una tazza di caffè: la povera donna non aveva neppure la forza di stare in piedi. Si era distesa sul letto e respirava a fatica. «Andate via — continuava a ripetere — non ho bisogno di nulla x.. Veniva avvertita la polizia; due agenti si recavano sul posto. Si veniva cosi a sapere che la Ghisoli viveva con la modestissima pensione di 7500 lire al mese. Gli stenti e le preoccupazioni l'avevano ridotta a un povero essere sfinito. Anche la sua mente ha ceduto: otto giorni fa si è chiusa in casa decisa a lasciarsi spegnere a poco a poco. Il medico municipale che l'ha visitata ieri sera ha consigliato 11 ricovero in manicomio, per alienazione mentale e stato confusionario acuto. Alle 21 la povera donna, lasciava 11 suo alloggetto, per entrare nella casa di cura di via Giulio dove riceverà l'assistenza di cui ha bisogno.

Persone citate: Caterina Ghlsoli, Ghisoli