Difficoltà finanziarie per il '61

Difficoltà finanziarie per il '61 Difficoltà finanziarie per il '61 Non ci saranno nuovi (ondi statali dopo gli 8 miliardi già deliberali - Occorrono altri 5 miliardi: 2 li verserà il Comune Si pensa di lanciare una sottoscrizione fra gli enti economici A otto mesi di distanza dall'inizio delle manifestazioni per il Centenario del '61, sono sorte nuove difficoltà per il plano dì finanziamento. Il programma, come si sa, comprènde tre esposizioni principali: quella internazionale del Lavoro, la mostra storica e la mostra delle Regioni. A queste si devono affiancare altre grandi rassegne e congressi Internazionali. Gli organizzatori hanno previsto che la realizzazione del programma importerà una spesa complessiva di circa 14 miliardi. Lo Stato, con apposita legge, ne ha stanziati 8 e 800 milioni. Non tutti per Torino però, anche se alla nostra città spetta la maggior parte del contributo. La distribuzione del rondi avrà lnoéo mercoledì prossimo a Roma: Ancona, Ca- stelfldardo, Genova, Teano, Ca sefta hanno chiesto complessi vamente mezzo miliardo. Nei mesi scorsi il comitato torinese, presieduto dal sindaco, avvocato Peyron, aveva svolto trattative per ottenere dal governo un secondo stanziamento, sia pure dilazionato, per completare il finanziamento delle manifestazioni. Sì era parlato di altri 6 miliardi [1 sottosegretario Folchi aveva anche dato precise assicurazioni. Le ultime le aveva avute il sindaco Peyron nel suo recente viaggio e Ro ma. Ora da fonti ben informate, la nostra redazione romana apprende che questo secondo contributo non ci sarà. Ecco il dilemma che si presenta agli organizzatori: o ridimensionare 11 programma delle manifestazioni, adeguandole ai fondi disponibili, oppure ricorrere ancora una volta a denaro torinese. La nuova U11III1MIUIIIIU11 lllllll I1HI III II I llll IU III 1IIHII II III situazione è stata, discussa anche dal Comitato di Italia '61. Al termine si è deciso di presentare alla riunione di mercoledì a Roma la seguente proposta: gli 8 miliardi del governo vengano impiegati nelle tre esposizioni del Lavoro, storica e delle Regioni. Tutte le altre opere siano a carico dì Torino. Tra queste figurano la Mostra dei fiori, Il Samia, la Mostra del barocco, il Museo di Torino, la Mostra dei gioielli, oltre all'organizzazione della giornate chirurgiche internazionali, ai diversi congressi e alle manifestazioni sportive. Per alcune si chiederà allo Stato un contributo. Rimarrebbe il problema dell'attrezzatura alberghiera necessaria ad ospitare le masse dei turisti richiamati dalle celebrazioni: si calcolano sei-sette milioni in sei mesi. Anche quest'ultimo sforzo toccherebbe alla città, che chiederebbe al governo un contributo limitato a 280 milioni. In totale Torino dovrebbe affrontare una spesa di almeno cinque miliardi. Come verranno reperiti? Per ora c'è soltanto 11 miliardo stanziato dal Comune. Si pensa che la prossima amministrazione civica, non pppena insediata dopo il responso delle urne, dovrà deliberarne un secondo. Ne rimangono tre: per raccoglierli un organismo finanziario dovrebbe lanciare alla fine dell'anno una sottoscrizione fra gli enti economici torinesi, un miliardo sarebbe già garantito in partenza dalle banche. Questo il progetto, che gli esperti di Italia '61 ritengono di poter realizzare. Il problema principale adesso diventa il tempo. MIN llllllllllll I 11 II 11111111 II 111 II 111111! Il I II II I 111 IB

Persone citate: Folchi, Peyron