Aule affollate e doppi turni per i 51 mila delle elementari

Aule affollate e doppi turni per i 51 mila delle elementari 1 problemi della scuola Aule affollate e doppi turni per i 51 mila delle elementari Peggioraìttento rispetto al '59: in molte scuole gli alunni sono aumentati di 200-300 in un anno - Alla Duca d'Aosta: 28 aule per 2100 iscritti - Servizi sul ballatoio • Già insufficienti gli edifici nuovi La critica situazione delle scuole medie torinesi, illustratala «La Stampa» nei giorni scorsi, si ritrova nelle elementari. L'hanno constatato ieri, primo giorno di lezione, maestri e alunni. C'è stato un sensibile peggioramento rispetto all'anno scorso perché, come ci diceva l'ispettore prof. Pastorino, < le esigenze delle scuole medie rubano sempre nuovo spaxio alle elementari, e oltre a questo la popolazione scolastica è molto aumentata*. Ieri mattina le iscrizioni erano già 46.428, 3015 in più rispetto al '59. Si prevede che entro ottobre raggiungeranno le 51 mila unità. Quante aule sono a disposizione di questa considerevole massa di bambini? 1395, delle quali un centinaio in affitto. Due anni fa con 1276 aule e 45 mila scolari il Provveditore aveva dovuto istituire I doppi turni per 150 classi. Quest'anno la media di alunni per classe è salita a 39, ma mentre ci sono aule con più di 46 ragazzi, altre ne contano soltanto una ventina: la distribuzione è irregolare e la mancanza di spazio per parecchie scuole è veramente allarmante. Direttori e maestri si chiedono che cosa accadrà nel "61 se il ritmo edilizio non sarà enormemente accelerato. Negli ultimi due anni, purtroppo, sono state costruite soltanto 87 aule elementari; altre 39 sono state affittate. Parecchie, tra le 1395 aule sono locali di fortuna, ottenuti con la soppressione della sala medica (come alla Vittorino da Feltra e alla Muratori), della sala cinematografica (come alla Parini), della sala di lettura (come all'Allievo); degli atri (come alla Gabelli), di un vecchio magazzino (come alla Gozzi), dei locali di servizio (come alla De Amicis) o con elementi prefabbricati (come alla B. Vergine di Campagna). Potremmo continuare. Ci sono casi limite, come la succursale di corso Vercelli n. 212, ospitata in una piccola casa privata, con i gabinetti sul ballatoio. Già l'anno scorso per poter far posto a tutti gli allievi, I maestri avevano sistemato delle assi tra i seggiolini, ma quest'anno si sono dovute avviare ad altre sedi le nuove domande d'iscrizione. Anche la situazione della Duca d'Aosta è degna di rilievo: 2100 alunni in 28 classi: turni completi al mattino e al pomeriggio. Per il doposcuola restano a disposizione 4 aule soltanto per gli alunni che hanno -frequentalo .sii. mattino. E ■per i ragazzi' del pomeriggio, che evidentemente non possono essere abbando nati a se stessi nelle ore in cui i genitori sono al lavoro? Per questi il doposcuola si svolge nel refettorio: alle 12,40 nello stesso locale e sugli stes si tavoli dove si sono stipati centinp'a di bambini intenti ai loro compiti, sarà servita la colazione del Patronato. La scolaresca è aumentata di 300 in un anno solo: nello stesso periodo la zona si è arricchita di una trentina di edifici nuo vi. C'è urgenza di un'altra scuola, ma non è ancora progettata. La crisi di crescenza della città pesa sulla Duca d'Aosta come su altre scuole, tipo l'Allievo salita a 1600 scolari (200 in più dell'anno scorso), la Bori compagni (300 in più), la Coppino (100 in più), la Gozzi (150 in più), la Margherita di Savoia (180 in più), la Parini (200 in più), la Mazzini (250 in più) Sono tutti edifici nati parecchi anni prima della guerra, quan do lo sviluppo di Torino non si poteva prevedere cosi inten so. Ma il guaio è che le scuole appena costruite sono già nelle stesse condizioni: è il caso della Baricco succursale Aeronautica con 10 aule e 20 classi e per di più il doposcuola in casa di Bllllllllf MIIIIIIIIIIMIIIIilllllllllllIIIIMIIIIIIIIIII affitto; e della Vldari costretta a ricavare aule di fortuna dal locali di servizio e ad adottare i doppi turni nella succursale di Mirafiori. Le cause dell'affollamento sono note: l'Incremento edilizio che ha radicalmente trasformato intere zone della città, il costante flusso dell'immigrazione, gli immigrati sono gente giovane, con. famiglie numerose e in genere tutti i figli in età scolastica. Ieri, uscendo da scuola, 1 bambini si precipitavano incontro ai genitori che erano venuti ad aspettarli. Molti commenti, molte critiche, soprattutto ai lavori ritardati che impediscono l'inizio regolare delle lezioni. Abbiamo già parlato della Duca degli Abruzzi dove centinaia di allievi sono costretti a stiparsi nei corridoi e negli spogliatoi perché le aule sono inabitabili. Potremmo aggiungere tra gli altri l'episodio della Muratori dove alla vigilia del primo giorno di scuola era stato dato ordine dì sistemare le panche in due delle 25 aule. I banchi richiesti, infatti, non erano ancora arrivati. Dalla Copplno gli scolari sono usciti delusi. Una bimba di quarta ha detto: € L'hanno fatta bella da fuori, ma dentro è più sporca di prima ». Sui muri della sua aula la vernice è scrostata e a coprire una crepa più grossa è stato incollato unì pdunctscgtesscthtanLnierodmraplipinellatastridl'ppU111 ; 11 ! 11 ) I i 1111111 1 • 11111111 ! I il 11E111111 II 1111111111 pezzo di giornale. Dalla Duca d'Aosta un bimbo di prima è uscito con le ginocchia e le mani nere: « E' il banco — ha confidato alla mamma — era tutto pieno di polvere ». Il direttore della Gabelli ha scherzato su questi banchi vecchi e sconquassati, altra piaga delle scuole torinesi, nell'intento d'infondere coraggio e spirito garibaldino ai suoi Insegnanti: «Sono gli stessi banchi dove hanno studiato i protagonisti dell'Unità d'Italia — ha detto — ormai sono rispettabili rome monumenti nazionali »

Persone citate: Baricco, Coppino, De Amicis, Duca D'aosta, Gozzi, Mazzini, Parini

Luoghi citati: Aosta, Torino